Spett.le Assessore all’agricoltura Elisabetta Falchi
Epc Presidente Francesco Pigliaru
Epc Assessore Raffaele Paci
Epc Coldiretti, Copagri, Confcooperative, Cia, Confagricoltura
Oggetto: Art 13 L.R. 15/2010 e successive modifiche e integrazioni richiesta di rifinanziamento aiuti ai produttori cerealicoli e di adeguamento dell’intensità d’aiuto al nuovo regime de minimis.
Il comparto cerealicolo, con particolare riferimento alla coltura del grano duro, ha subito in Sardegna, nel corso degli anni, una forte contrazione in termini di superfici e conseguentemente di produzione e addetti.
Si è passati dagli oltre 90.000 ettari primi anni 2000 agli attuali circa 35.000 ettari attualmente coltivati.
Le ragioni risiedono nella contrazione dei ricavi a fronte di un continuo aumento dei costi e nella volatilità dei prezzi materie prime, spesso innescata da fenomeni speculativi, che rendono difficile una seria programmazione.
Per queste ragioni la RAS dispose, a suo tempo, che le risorse disponibili fossero destinate al fine di favorire il consolidamento delle nascenti filiere cerealicole orientate alla qualità (tramite i centri d’ammasso accreditati nel frattempo dalla Ras), erogando un premio ai cerealicoltori che aderiscono ad un accordo di filiera finalizzato alla valorizzazione del grano duro coltivato in Sardegna.
La misura intendeva favorire principalmente:
– Creazione di un percorso rivolto alla qualità delle produzioni;
– Definizione e diffusione di uno standard di valutazione delle partite conferite;
– Favorire la programmazione delle cultivar;
– Favorire processi di accorpamento dell’offerta cerealicola in strutture che si rifanno a operatori agricoli o loro coop e consorzi.
Si segnala che, nel primo triennio, l’aver considerato a numero chiuso il processo (chi faceva la domanda dal primo anno poteva usufruire confermando gli ettari anche per le annualità successive, mentre non era consentito ad agricoltori che chiedevano di entrare in filiera al secondo anno di poterne usufruire) ha di fatto limitato la portata aggregativa della norma.
Si segnala inoltre che, l’aver gestito la procedura, da parte degli enti competenti, in maniera scoordinata rispetto ai tempi delle annate agrarie di riferimento ha determinato per lungo tempo incertezza sulla misura stessa.
Come evidenziato a suo tempo, la norma se opportunamente indirizzata e gestita con tempi legati alle stagioni agrarie, con integrazione di altre disposizioni vigenti come la Misura di difesa del suolo presente nel PSR, nuova PAC, l’art. 68 del Reg. CE n. 73/2009, possa innescare una positiva inversione di tendenza.
Si chiede pertanto di:
A) Confermare per un nuovo biennio (2017-2018) l’agevolazione a favore dei produttori che partecipano a processi di aggregazione dell’offerta attraverso i centri di ammasso accreditati RAS (si evidenzia che la misura ha carattere anticongiunturale in quanto permetterebbe ai produttori di disporre di uno strumento che reintegri il reddito nelle annate no contrastando siccità, volatilità prezzi e speculazioni finanziarie e la posizione dominante di alcune grandi imprese);
B) Adeguare l’entità del premio alle nuove soglie di aiuto de minimis ora pari a 5000 euro annui per azienda, contro i 2500 euro vecchio regime de minimis;
C) Favorire una migliore diversificazione e programmazione delle cultivar sia cerealicole che leguminose e\o foraggere : non solo grano per i cereali e non solo foraggere per la parte rotazione e ciò in armonia anche con i dettami della nuova Pac e difesa del suolo.
Al riguardo si propone la seguente intensità di aiuti legati alla superficie seminativa complessiva di ciascuna azienda in maniera da diversificare le cultivar e permettere così lo sviluppo di ulteriori microfiliere locali (oltre al grano):
– Aziende con superficie >20 ettari : premio pari a 5000 euro annui a condizione che siano coltivati per la parte cereali 3 cereali differenti da scegliere liberamente tra le seguenti : Grano-Farro \ Orzo \ Grano Saraceno \ Segale \ Sorgo) mentre per la parte rotazione, oltre che le foraggere, almeno 3 leguminose da scegliere tra: Ceci, Cicerchie, Lenticchie, Fave alimentari e favino, Fagioli;
– Aziende con superficie >10 ettari : premio pari a 4000 euro annui a condizione che siano coltivati per la parte cereali 2 cereali differenti da scegliere liberamente tra le seguenti : Grano-Farro \ Orzo \ Grano Saraceno \ Segale \ Sorgo, mentre per la parte rotazione, oltre che le foraggere, almeno 2 leguminose da scegliere tra: Ceci, Cicerchie, Lenticchie, Fave alimentari e favino, Fagioli;
– Aziende con superficie > 5 ettari : premio pari a 3000 euro annui a condizione che siano coltivati per la parte cereali 2 cereali differenti da scegliere liberamente tra le seguenti : Grano-Farro \ Orzo \ Grano Saraceno \ Segale \ Sorgo, mentre per la parte rotazione, oltre che le foraggere, almeno 2 leguminose da scegliere tra: Ceci, Cicerchie, Lenticchie, Fave alimentari e favino, Fagioli.
Confidando sulla vs collaborazione, restiamo a Vs. disposizione per approfondire i punti sopra proposti e cogliamo l’occasione per porgere i nostri cordiali saluti.
Filiera Grano Duro Coltivato e Trasformato in Sardegna (Sardo Sole)