Di questo argomento se ne è parlato in tutte le salse ed in tutti i colori, ma nonostante anche l’edizione di un libro da parte del patron di Esselunga Dr. Bernardo Caprotti, non c’è verso che un Antitrust o un Giudice si metta di traverso nella gestione spregiudicata della libera concorrenza di Coop Italia.
Sembra veramente incredibile che in alcune regioni italiane non vi sia modo di poter aprire un Supermercato che sia in reale concorrenza con Coop; quando Esselunga acquista un terreno, immediatamente Coop riesce a bloccare la costruzione con l’acquisto, quasi contemporaneo, di un qualcosa che ne impedisca la regolare attività. Più di un articolo di giornale è stato scritto in proposito (Vedi art. de Il Giornale e non solo il liguria, altro esempio a Modena). Come fanno a sapere in anticipo così da poter agire sempre in tempo? Non è difficile da capire, hanno degli “amici” in politica e nelle pubbliche amministrazioni che quando vengono a sapere di un impegno da parte di Esselunga, ecco che parte Talea Spa (società immobiliare del Gruppo Coop) che, o lo acquista prima di loro, oppure trova il metodo di vanificare l’investimento di Esselunga.
Ciò che fa davvero pensare è che la Coop fa ricorso ad una azione legale promossa da un proprio fornitore fallito a causa loro difendendosi dietro la “libera concorrenza”, quando loro per primi schiacciano ogni forma di concorrenza con l’aiutino degli amici nei palazzi del potere.
In Liguria ci sono i prezzi al consumo tra i più alti d’Italia, testati personalmente. La concorrenza c’è ma una sorta di “cartello” (o una sorta di “sudditanza”) tra piccole cooperative di vario genere e/o aziende che sono nate e cresciute in Liguria difficilmente farebbero a pugni con un colosso come Coop (vedi i supermercati Basko del gruppo Sogegross e con l’ingresso di Pam Panorama nell’ultimo periodo). Questo discorso vale anche per gli hard discount, comunque rivolti ad una fascia di clientela differente.
Il consumatore in questo contesto non è in grado di poter scegliere un prodotto di qualità ad un prezzo equo e non c’è nessuna tutela da parte delle istituzioni. Sicuramente un’approfondita inchiesta potrebbe riportare un risultato visibile a tutti; chi avrà il coraggio e l’onestà intellettuale per farlo?
Mauro Cappuccio
Segretario Generale
Insieme per la Terra