Finalmente è finita la politica degli annunci! Ieri sera Agricolae ha anticipato in esclusiva il testo “agricolo” della Legge di Stabilità che sarebbe stato approvato il 15 ottobre dal Consiglio dei Ministri.
Sconcertante è il fatto che alla data di ieri, ossia dopo sei giorni dopo l’approvazione, il provvedimento non sia ancora arrivato al Presidente Mattarella; questa fatto istituzionale desta non solo preoccupazione ma anche forti dubbi e polemiche.
Secondo l’articolo “Il testo da quanto si apprende si trova ora nelle mani del presidente del Consiglio che sta verificando le ultime limature e gli ultimi “ritagli” di numeri. Piccole modifiche ad oggi per quanto riguarda il settore agricolo. Sebbene si stia ancora lavorando sugli ultimi aggiustamenti del testo prima di redigere il documento definitivo da inviare poi alle Camere e infine a Bruxelles, il grosso è ormai fatto e il testo sembra pronto.” Tradotto, prima il Consiglio dei Ministri ha approvato un documento per poi essere ulteriormente modificato con il totale tramonto della serietà e credibilità istituzionale.
Esaminando il provvedimento appare evidente come l’art. 4, comma 3 preveda l’esclusione dei terreni agricoli dal versamento dell’IMU a decorrere dal 2016 ma solo se “posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, iscritti nella previdenza agricola, indipendentemente dalla loro ubicazione“. Di conseguenza tutti i proprietari di terreni agricoli, come i pensionati, che hanno affittato con regolare contratto, secondo disposizioni precedenti, all’Azienda Agricola, magari dei figli o parenti, dovranno tranquillamente pagare l’IMU. Non stiamo parlando di casi sporadici da di migliaia di contratti presenti nel Belpaese. Se il testo dovesse essere confermato saranno i pensionati agricoli a pagare l’IMU grazie alla totale amnesia sociale della sinistra e di Palazzo Rospigliosi.
Dopo la manifestazione targata Coldiretti a Expo con “trentamila” persone, di cui il 70% dipendenti della stessa Associazione, assistiamo ad uno spettacolo che ha superato l’indecenza. Ora sapete da chi viene governata la nostra amata Italia.
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra