Siamo sempre pronti a scrivere sul comportamento sbagliato o “furbino” dei politici che aggirano le regole per fare favori ad industriali ed amici o industriali amici o amici degli industriali etc, ma stavolta dobbiamo veramente mettere il cappello in mano e dire… mi commuovo davanti a tanto altruismo e volontariato.
Parliamo di quanto detto nell’articolo di Agricolae, dove il Consigliere Mauro Rosati ottiene fondi per la propria Fondazione “Qualivita” (cosa sono al giorno d’oggi 200.000 Euro?) restando al MIPAAF per soli 20.000 Euro al mese, nonostante gli sia stato ridotto lo stipendio da 27.500. Mentre nel 2015 era anche impegnato in altre attività:
“Contemporaneamente agli altri impegni, Rosati ha anche portato avanti l’attività di giornalista, food writer e conduttore televisivo collaborando attivamente come editorialista prima per La Nazione e successivamente per L’Unità e con trasmissioni televisive come Occhio alla Spesa e Linea Verde di Rai Uno”.
Questo è stato prelevato dalla sua biografia, poi basta andare sul suo sito ufficiale per trovare più di una puntata con lui: Vedete qui
Poi prendiamo questo ultimo stralcio dall’articolo di Agricolae:
Mauro Rosati spiega ad AGRICOLAE che non lavora più in Rai a Linea Verde: “non ho rapporti con la Rai e Linea Verde. L’anno scorso sì, come consulente”, precisa. “Ma nel 2016 nulla. Nel 2015 come consulente. Ho altre cose e non ho tempo per seguirla”, precisa infine. Sulla biografia di Rosati relativa al 2014 per il sito del ministero delle Politiche agricole scrive: “Collaboratore Rai per Linea Verde e consulente di Occhio alla Spesa e di Linea Verde Orizzonti”.
La RAI invece, interpellata da AGRICOLAE, non ha commentato
Avete notato come per questi “consulenti” sia facile e lecito o addirittura, motivo di orgoglio lavorare (e quindi guadagnare) da più fonti contemporaneamente, anche se legate tra loro da vincoli politici ed istituzionali come la RAI ed il Governo di turno e quindi anche i propri ministri? Avete fatto caso che “casualmente” vengono erogati finanziamenti pesanti (scusate se 200.000 € non ci sembrano pochi) alla fondazione del “compagno” di partito che lavora a stretto contatto col Ministro? Avete ancora letto come quando si tratta di queste persone, non si tratti mai di “conflitto di interessi”? Ma no, come si fa a pensare una cattiveria simile? Poi l’ha assicurato lui: Rosati ha già rassicurato: “non ci sono conflitti di interessi”.
E allora va bene così! Perchè dobbiamo pensar male? Se l’ha assicurato lui!
Caro Ministro Martina, purtroppo per noi e per lei, non passa giorno che non confermi la nostra convinzione sul fatto che il Settore Agroalimentare e se vogliamo prenderla più larga ancora, tutte le politiche agricole, alimentari e forestali, è malato! Ciò che lo ammala ulteriormente è la Sua condotta cieca e dissennata, non c’è giorno ribadisco, che non troviamo qualcosa che non va, qualche giorno fa abbiamo parlato dell’Assicurazione, oggi dell’amico Mauro Rosati e delle decine di articoli da noi redatti contro questa politica malsana, fatta di interessi diversi a quelli degli agricoltori e dei consumatori, ma vicini a quelli degli industriali, della GDO e delle multinazionali del cibo.
Se avesse messo metà dello sforzo nel senso giusto, ora mangeremmo meglio, spenderemmo la metà e il mercato Agroalimentare sarebbe sano ed un punto di VERO riferimento nel mondo, grazie a Lei ed al suo staff, siamo alla rovina completa, ad un passo da baratro che verrà sigillato, con noi dentro, con l’obrobrio del CETA.
Ancora una volta: Vergogna!
Mauro Cappuccio
Segretario Generale
Insieme per la Terra