Oramai è palese, non v’è ombra di dubbio, Martina ci offende e lo fa nel modo più bieco, facendoci pensare che lui è attendo alle difficoltà del settore:
C’è bisogno di trasparenza nella filiera e verso i consumatori – afferma il Ministro Maurizio Martina – e il ‘Codice etico’ sottoscritto oggi va proprio in questa direzione.
Eh si, dopo anni ed anni di urla disperate, suicidi, aziende che chiudono per colpa di un mercato squalo, arriva bello fresco in luglio 2017 a dirci che ci sta lavorando da un po:
Da tempo stiamo lavorando per garantire più equilibrio e più equità nei rapporti tra produzione e distribuzione anche nell’ottica di una maggiore tutela dei diritti dei lavoratori. Noi ci siamo.
Ma dove siete? O meglio, dove eravate quando la gente spendeva ogni sua goccia di sangue nel tentativo di far sentire la propria voce o riportava quella degli altri, come facciamo noi? Eravate al fresco dei palazzi dorati con aria condizionata a far ben altro rispetto a quanto avevate giurato sulla Costituzione di fare per il Paese, che muore sotto la pressione fiscale unica in Europa e contro una GDO senza scrupoli.
Adesso ve ne uscite fuori con “Noi ci siamo”? Non ci siete ora e non ci siete mai stati e temiamo che non ci sarete mai. Avete troppi interessi privati, di carriera, economici, di favore, di facciata, politici… e chissà quali altri che non vogliamo nemmeno sapere, speriamo solo che se state facendo qualcosa di opaco, un giorno qualcuno ve la farà pagare.
Poi conclude:
L’accordo di oggi impone uno stop alle aste al doppio ribasso, dando una risposta anche a tante organizzazioni e cittadini che hanno animato in queste settimane la campagna “#astenetevi”. Va riconosciuto a Federdistribuzione e Conad di aver colto rapidamente il nostro invito a fare un salto di qualità su questo fronte. Credo che dobbiamo far riconoscere e valorizzare l’impegno di quanti operano nel settore e promuovere la sostenibilità economica, ambientale e sociale delle nostre produzioni alimentari. Si tratta di un impegno importante che deve diventare un punto di riferimento. Mi auguro che presto altre realtà della grande distribuzione possano quindi accogliere l’invito a sottoscrivere il nostro Patto d’impegno.
E’ un accordo, una sorta di “stretta di mano” tra una parte della GDO e Martina, non una legge, non una presa di posizione forte del Governo. Pensate, la cosa è stata presa così seriamente da Federdistribuzione, che nemmeno ha fatto un articolo sul loro sito, ad oggi, ancora non v’è evidenza dell’accordo, evidentemente molto “all’acqua di rose”, il solito contentino che non fa contento nessuno e sopratutto, non scontenta gli industriali.
Come sempre, toni entusiastici di Martina che non fa altro che pavoneggiarsi del proprio insufficiente operato, mai una parola di scuse per il ritardo, mai una riverenza verso chi tiene in piedi il mercato che, nonostante l’assenza totale dello Stato, riesce a fatica a sopravvivere, mai un po di umiltà sull’azione poco incisiva, anche magari con una motivazione del perchè non si può o non si è potuto fare di più. Sempre e solo il “poco” portato in trionfo come se fosse oro.
Beh, Ministro, dall’alto del Suo scranno dorato forse Le sembrerà di aver fatto tanto, ma ci permetta almeno la critica: Per noi non sta facendo granchè, anzi, si limita a fare il dovuto e lo fa pure male ed in ritardo, provocando anche imbarazzi al Paese nei confronti degli altri Paesi europei.
Visto che siete così europeisti, almeno stavolta facciamolo sto paragone, che ne dice?
Mauro Cappuccio
Segretario Generale
Insieme per la Terra