A leggere certi post su Facebook ti verrebbe da ridere (o piangere a seconda dell’occasione!) se non fosse che l’autore è un Ministro della Repubblica italiana. A ci mi sto riferendo? Ovviamente a Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole.
“In queste settimane ci siamo confrontati con organizzazioni agricole, Regioni, produttori sulle prospettive di riforma della politica agricola europea. A 60 anni dai Trattati di Roma è necessario rilanciare l’idea di un’Europa più forte e più vicina ai suoi cittadini, anche partendo dall’agricoltura. Abbiamo voluto così inviare formalmente al Commissario europeo Phil Hogan un primo documento indicando le priorità italiane nella discussione sulla nuova Pac post 2020.“
Leggere di questa forte propensione al dialogo da un Ministro spesso assente alle riunioni con gli assessori regionali italiani oltre, ovviamente, ai tavoli europei direi che ha proprio del tragicomico. Sarebbe interessante sapere con quali produttori il Ministro si sia confrontato visto la sua profonda carenza di competenze tecniche; non sarà per caso che il Ministro guardi tutte le domeniche mattina i programmi agricoli dove il settore primario viene dipinto come un paesaggio del “Mulino Bianco“?
“Parole chiave: maggiore semplificazione, investimenti per l’innovazione, tutela del reddito e salvaguardia delle produzioni per garantire il futuro delle filiere.“
Caro Ministro come si può pensare di tutelare un reddito agricolo che non esiste più da tempo? Questa è la dimostrazione che Lei non conosce il settore o, forse, non ha mai voluto conoscerlo completamente per mancanza di volontà e di competenza. Il colmo della situazione è che dice di aver dialogato con i sindacati agricoli ossia con coloro che non possono permettersi una riduzione della burocrazia ossia una riduzione delle rendite derivanti. Chissà che consigli avranno dato Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri ! Quanto averei voluto esserci in questi incontri …
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra