La pressione bassa, o “ipotensione”, è un disturbo che colpisce molte persone, a tutte le età.
Si tratta dei valori della pressione sanguigna più bassi rispetto al normale, solitamente sono inferiori alla norma, ossia la pressione arteriosa massima a riposo scende al di sotto dei 90 mmHg e la minima dei 60 mmHg.
E’ bene sapere che la nostra pressione varia nel corso della giornata, diminuisce quando dormiamo e aumenta quando ci svegliamo, può anche aumentare in situazioni di eccitazione o nervosismo oppure durante l’attività fisica.
A chi non è capitato ad esempio se ci si alza troppo in fretta che la pressione si abbassi bruscamente? le cellule avvertono la diminuzione e subito si attivano affinché il sangue continui ad affluire al cervello, ai reni e agli altri organi principali.
La maggior parte delle forme di pressione bassa si sviluppa perché l’organismo non è in grado di riportare la pressione alla normalità, oppure perché non agisce abbastanza rapidamente in tal senso.
Certo, alcuni di noi possono avere di norma la pressione bassa o la tendenza ad averla, ma con l’arrivo del caldo e dell’afa, questo problema può aggravarsi oppure manifestarsi anche in soggetti che, in condizioni normali, in genere non ne sono affetti.
L’aumento delle temperature esterne, infatti, comporta una reazione particolare dell’organismo. La sudorazione, per esempio, può portare il corpo ad una lenta disidratazione e l’abbassamento dei valori della pressione sanguigna.
Allo stesso modo, la vasodilatazione (cioè l’aumento della dimensione dei vasi sanguigni cutanei in risposta al caldo) favorisce la diminuzione della pressione.
Questa situazione può manifestarsi con giramenti di testa, vertigini, senso di affaticamento, nausea e mal di stomaco, tachicardia, cute fredda, sudorazione e svenimento.
In Fitoterapia un aiuto dal Ribes nigrum
Contemporaneamente si può associare il gemmoterapico Ribes nigrum oppure l’olio di Ribes: per la sua azione di riequilibrio sulla corteccia surrenale migliora l’attività circolatoria, migliora la fragilità dei capillari sempre affaticati durante i periodi caldi ed in generale aiuta lì organismo a contrastare l’affaticamento.
Come combattere la pressione bassa con il caldo? Ecco alcuni consigli:
- Bevete molta acqua e idratate il corpo in maniera appropriata; spesso non si assumono liquidi a sufficienza, oppure quando si suda molto durante l’attività fisica. Anche la febbre, il vomito e la diarrea intensa possono provocare la disidratazione. Bevete molta acqua, ma anche spremute e succhi di frutta, integratori idrosalini, per reintregrare il sodio, che agisce sulla pressione, ma anche Manganese-Rame-Zinco oppure Ferro
- Mangiate frutta e verdura in abbondanza;
- Evitate le bevande alcoliche; che accentuano la vasodilatazione e aumentano la disidratazione,
- Evitate gli sforzi e l’attività fisica nelle ore più calde della giornata;
- Evitate i cibi grassi e molto calorici, come i fritti, ma anche i piatti troppo piccanti o troppi carboidrati
- Tra gli alimenti che sono un vero toccasana per contrastare la pressione bassa ci sono: la liquirizia, la rapa, le mandorle, la radice di ginseng, il germe di grano e la soia;
- Nel caso di pallore, sudorazione fredda, tachicardia e giramenti di testa improvvisi, stendetevi in un luogo fresco, portando le gambe in alto;
- Muoversi lentamente, evitando movimenti bruschi nell’alzarsi in posizione eretta o nel muovere particolarmente velocemente il capo
- Anche l’abbigliamento ha la sua importanza: meglio indossare vestiti leggeri e non esporsi al sole o uscire di casa nelle ore più calde della giornata per non rischiare colpi di calore.
- Maggiore accortezza, con l’alzarsi delle temperature, va prestata all’assunzione di farmaci ipertensivi, diuretici, antidepressivi, lo stesso discorso vale per chi è affetto da patologie a carico del sistema nervoso centrale (come il morbo di Parkinson) o da certe patologie cardiache.
- Tra gli altri fattori di rischio per l’ipotensione ricordiamo l’immobilità protratta e la gravidanza, durante la quale l’ipotensione è normale
- Ricordiamo fonti di stress, eventi di shock particolarmente impegnativi per le nostre emozioni e di conseguenza per il nostro sistema nervoso
- Attenzione alle insolazioni! Evitate di stare sdraiati troppo a lungo sotto il sole cocente. Soprattutto nelle ore centrali, cioè dalle 12 alle 15. Il calore provoca un surriscaldamento generale del corpo che, per raffreddarsi, produce una vasodilatazione cutanea, necessaria per disperdere calore. In questo modo la pressione centrale scende, con il risultato di dare origine a debolezza e cedimenti.
Meglio muoversi di tanto in tanto e alternare l’esposizione solare con soste all’ombra e bagnarsi spesso. Meglio bagnare direttamente la testa con un semplice e comodo vaporizzatore di acqua fresca: il sollievo è immediato!
- Evitate di alzarti bruscamente dal letto o dal lettino della spiaggia: se siete stati sotto il sole per diverso tempo, o se avete mantenuto la posizione supina durante il riposo notturno, il rischio calo di pressione è molto elevato! Accade frequentemente a chi si alza di notte oppure a chi si precipita giù dal letto, svegliato da una telefonata…
- Ricordate di rinfrescare i locali: ambienti freschi, con aria condizionata (senza esagerare) o ventilatori sono un valido aiuto contro i cali di pressione. Approfitta della sera per far arieggiare gli ambienti.
- Comunemente si pensa che acqua e zucchero sia il rimedio più efficace contro i cali di pressione. Meglio uno spuntino salato per far alzare la pressione velocemente
- Se sentite che la debolezza sta per sopraffarvi, sollevate subito le gambe: tale posizione favorisce il ritorno venoso dalle parti periferiche del corpo al cuore, a tutto vantaggio della circolazione e, quindi, del rialzo della pressione sanguigna.
Sembrano banali accorgimenti, eppure a volte è meglio ricordarci delle sensate norme di benessere!
Francesca Perego
Naturopata Insieme per la Terra