Sole si, ma con misura
Arriva il divertimento, il buon umore sotto il solleone ma attenzione a scottature e colpo di sole!
Aspettiamo l’estate e le ferie per un po’ di tintarella, la maggior abbronzatura possibile in poco tempo…. ma sappiamo bene ormai che dobbiamo evitare i pericoli di un’ esposizione troppo intensa e repentina e nei momenti più afosi del periodo.
Arriviamo da un periodo in cui la nostra pelle era ancora molto coperta dai vestiti e non è abituata al sole cocente.
Per questo motivo è consigliato esporsi con attenzione, gradualmente, utilizzando adeguati filtri solari, evitando gli orari troppo rischiosi e mantenersi idratati sia internamente che esternamente.
Numerose le controindicazioni da ricordare…dalla più semplice couperose, l’inestetismo cutaneo conseguente ad una vasodilatazione del microcircolo sottoepidermico, all’eritema, ai più importanti colpo di calore e di sole.
Il nostro organismo riesce a mantenere una temperatura costante, che si aggira intorno ai 36 gradi centigradi, in qualsiasi luogo, ai tropici come al Polo nord, ma l’alta temperatura per ore consecutive può nuocere seriamente.
L’organismo umano è dotato di un complesso sistema di termoregolazione che permette l’adattamento alle variazioni della temperatura ambientale. Il colpo di calore e il collasso da calore sono le condizioni che si determinano per l’incapacità del nostro organismo a rispondere in modo adeguato a queste variazioni ambientali. Il colpo di calore è un disturbo causato da una temperatura troppo alta, associata ad un elevato tasso di umidità e alla mancanza di ventilazione, a cui l’organismo non riesce ad adattarsi. Il collasso da calore, invece, si verifica in seguito ad un’eccessiva perdita di acqua e sali, tale da determinare una vera e propria disidratazione. Le persone più frequentemente colpite dalle malattie da calore sono quelle non abituate al caldo.
L’ azione dei raggi solari, le radiazioni infrarosse e ultraviolette sul capo, soprattutto nelle persone con la pelle chiara possono provocare cefalea, vertigini, nausea, danni alla pelle, e molto altro..
Caratteristica del colpo di sole è la scottatura di I e II grado e conseguente eritema. L’eritema solare si presenta con un arrossamento cutaneo e può essere diffuso o manifestarsi a chiazze. La gravità del problema dipende da quanto lungo è stato il tempo di esposizione al sole e dalla zona in cui è avvenuto.
In alta montagna ci si scotta con maggior facilità e in minor tempo a causa della elevata intensità della radiazione solare, ma anche al mare, sdraiati per ore possiamo correre lo stesso rischio.
Nei casi più gravi compaiono eruzioni pruriginose o brucianti, vesciche in superficie, cute scottente e talvolta può comparire la febbre.
In questi casi si dovrebbe cercare di permanere in un ambiente fresco e ombreggiato, evitando di nuovo l’esposizione, idratarsi ulteriormente e rinfrescare la pelle con un gel fresco di aloe, iperico, calendula, camomilla, tanti i rimedi naturali per portare sollievo in questo caso, per grandi e piccini.
Raffreddare il corpo con acqua o ghiaccio nei punti più sensibili, gomiti, polsi, collo e alla testa e tamponare più volte il corpo allo scopo di far scendere la temperatura.
Se il colpo di sole è accompagnato da sintomi più importanti, come l’ustione, la febbre alta, la cefalea o altro, e opportuno rivolgersi al medico.
Ci sono alcuni consigli che possono essere seguiti per una giusta prevenzione:
- limitare l’attività fisica nelle ore più calde della giornata
- indossare abiti larghi e leggeri di colore chiaro
- bere abbondantemente prima e durante gli sforzi e durante l’esposizione solare, le bevande devono reintegrare anche le perdite di sali
- evitare escursioni troppo lunghe a piedi
- se si è in vacanze in zone straniere, tropicali o desertiche ricordarsi delle nuove necessità del nostro organismo, affrontiamo la vacanza quindi con la dovuta preparazione
Il Collasso da calore
Si verifica in seguito ad un’eccessiva perdita di acqua e sali, tale da determinare una vera e propria disidratazione: è il collasso da calore o sincope da caldo. Questa perdita può essere complicata dalla presenza di diarrea, evento piuttosto frequente all’inizio di un viaggio in un paese tropicale. Il collasso da calore può essere la conseguenza o di un’esposizione ad una temperatura ambientale eccessiva o di uno sforzo fisico intenso e prolungato in clima temperato.
attenzione se tra i sintomi notiamo:
- sudorazione abbondante
- debolezza estrema
- nausea e vomito (quest’ultimo aggrava la disidratazione)
- pressione bassa
- aumento dei battiti cardiaci (il polso è rapido e sottile)
- respirazione rapida
- temperatura corporea normale o leggermente aumentata
Cosa fare
Il collasso da calore va trattato tenendo soprattutto conto delle serie perdite di sali e di liquidi che si hanno nell’organismo, perdite che vanno sollecitamente reintegrate. La prima cosa da fare in caso di collasso da calore, quindi, è distendere il soggetto in un luogo fresco e tenerlo a riposo. Vanno poi somministrati liquidi salati: un cucchiaino da tè colmo di sale in un litro d’acqua, va comunque cercato l’intervento di un medico.
Anziani, bambini e donne sono maggiormente soggetti al collasso da calore. Particolarmente a rischio sono i lattanti lasciati, anche solo per brevi periodi, in autovetture ferme sotto il sole, con i vetri chiusi.
Attenzione anche a chi assume farmaci importanti, o svolge un’attività fisica repentina ed intensa al caldo.
Le informazioni indicate hanno carattere puramente divulgativo ed orientativo.
Non sostituiscono la consulenza medica.
Francesca Perego
Naturopata Insieme per la Terra