Esistono tipi di sale che non provengono dal mare, ma dalle miniere: milioni di anni fa, con l’ascesa di numerose catene montuose, ampi specchi di mare sono rimasti intrappolati sulla terraferma. Gradualmente
Ne esistono di molti tipi, di diversa provenienza, con colori e proprietà diverse tra loro: ogni parte della Terra ha il suo tipo di sale e noi ce ne intendiamo!
Quello che tutti conosciamo ovviamente è quello bianco ed estratto dal mare: l’acqua marina viene raccolta nelle saline e fatta evaporare, facendo affiorare così il sale, che successivamente in raffineria, viene lavato, depurato e spesso lavorato con elementi chimici per evitare che assorba umidità e formi fastidiosi grumi, oltre che per mantenerne la bianchezza innaturale.
Ma esistono altri tipi di sale che non provengono dal mare, ma dalle miniere: milioni di anni fa, con l’ascesa di numerose catene montuose, ampi specchi di mare sono rimasti intrappolati sulla terraferma. Gradualmente l’acqua è evaporata, lasciando depositati il sale e tutti gli elementi nutritivi che essa conteneva, dando vita al SALE ROSA.
Perciò questo tipo di sale è più puro, oggi viene estratto dal suolo e quindi è incontaminato come al momento del suo deposito.
Oggi conosciamo il SALE ROSA DELL’HIMALAYA:
Il sale rosa dell’Himalaya è ben diverso dal comune sale da cucina, che è costituito essenzialmente da cloruro di sodio. Il sale himalayano è puro, molto antico, privo di tossine e di sostanze inquinanti che possono contaminare le tipologie di sale che provengono da mari e oceani.
Il sale rosa sull’Himalaya è conosciuto anche come “oro bianco”. Si tratta infatti di una risorsa davvero preziosa. E’ ricchissimo di sali minerali, che invece sono del tutto assenti nel sale da cucina, tra i quali troviamo soprattutto il ferro. Il caratteristico colore rosa è dovuto sia all’elevata presenza infatti di tale minerale, sia al fatto che questa speciale varietà di sale non viene sottoposta ad alcun trattamento sbiancante. Per questo motivo può avere diverse sfumature rosa o rossicce e può essere nel colore dei grani molto disomogeneo.
Infatti il sale rosa non è raffinato e non viene trattato con alcun procedimento chimico, è incontaminato: quando viene estratto, risulta puro proprio come quando si era depositato nel suolo migliaia di anni prima: viene estratto, selezionato, lavato in soluzione satura per togliere polvere ed eventuali residui, macinato e impacchettato..
Il nostro intestino lo assorbe meno, il che è un bene, e il suo gusto tende a valorizzare il sapore dei cibi senza coprirlo.
E’ l’unico che unisce al cloruro di sodio altri 84 oligoelementi, tutti quelli di cui abbiamo bisogno, nelle giuste proporzioni.
Esiste sia in grani grossi che fino, usiamolo pertanto su ogni piatto: dalla bollitura dell’acqua per la pasta all’insalata…
Ma esiste anche in pezzi molto più grandi, utilizzati principalmente per estetica, e in contenitori appositi per attirare l’umidità in eccesso e non ultimo viene anche venduto sotto forma di lampada, cuscini di grani.
I benefici?
Innanzitutto, l’impiego di sale rosa dell’Himalaya, in sostituzione del comune sale da cucina, limita il rischio di ritenzione idrica e di ipertensione, poiché il suo contenuto di cloruro di sodio è decisamente ridotto. Vi sono poi numerosi benefici che possono derivare dall’uso alimentare del sale rosa dell’Himalaya:
1) Controllo dei livelli di acqua presenti nell’organismo e loro regolazione in modo da garantirne il corretto funzionamento.
2) Promuovere un equilibrio stabile del pH a livello delle cellule, cervello incluso.
3) Aiutare la riduzione dei comuni segni di invecchiamento.
4) Promuovere un miglioramento della capacità di assorbimento degli elementi nutritivi presenti nel cibo lungo l’intestino.
5) Supportare la respirazione e la circolazione.
6) Ridurre i crampi.
7) Accrescere la forza delle ossa.
8) Promuovere la salute dei reni rispetto all’uso del comune sale da cucina.
9) Favorire un sonno migliore e regolare
10) il sale rosa non essendo raffinato, cioè non trattato chimicamente in alcun modo, non ha nessuna aggiunta di antiagglomeranti o altri componenti chimici.
Non solo in cucina…
Il sale rosa non è soltanto un condimento. Vi sono infatti alcuni interessanti usi alternativi del sale rosa dell’Himalaya che vanno al di fuori dell’ambito alimentare: la preparazione di uno scrub per la pelle ad esempio, oppure il suo impiego per un bagno caldo e per la riduzione dei dolori articolari e la realizzazione di una soluzione salina adatta a disinfettare il cavo orale in caso di mal di gola e di raffreddore.
L’acqua infatti ha la capacità di arrivare anche nei punti più difficili e il sale è disinfettante e cicatrizzante. Per questo è molto importante avere sempre a disposizione un vaso, possibilmente di vetro, con del sale dentro e dell’acqua di buona qualità.
Purtroppo il sale rosa dell’Himalaya non è di certo un prodotto a chilometri zero. Le zone di estrazione sono molto lontane da noi. Si tratta infatti delle miniere naturali di sale che si trovano sulla catena dell’Himalaya e che si sono formate grazie ad un processo durato ben 250 milioni di anni.
Di conseguenza non spaventiamoci se il costo è superiore al normale sale da cucina, consideriamo però che FA BENE, essendo più saporito dura molto più a lungo perchè ne basta davvero pochissimo per dare ad ogni piatto quel tocco di gusto in più.
Sale e calore
La combinazione di questi due elementi, sale rosa e calore, danno vita ad alcune reazioni molto importanti che possono aiutarci concretamente al mantenimento quotidiano del nostro benessere.
Le lampade di sale
In parole semplici, nell’aria esistono ioni negativi e ioni positivi che sono i responsabili della carica elettrostatica di un ambiente. Se i due sono in equilibrio fra loro, ci sentiamo bene e respiriamo bene. Ma se una delle due cariche prende il sopravvento la situazione si squilibra e possono insorgere diversi problemi come irritabilità, sonnolenza, mal di testa.
Apparecchiature comuni come elettrodomestici, tv, radio, computer quando sono in funzione emettono molti ioni positivi, chi non ne è quotidianamente circondato?
Mentre le lampade di sale accese e riscaldate dalla lampadina al loro interno emettono ioni negativi che vanno a compensare l’elettrostaticità dell’aria. Oltre a questa utilissima funzione, il colore del sale rosa dona una gradevolissima luce ambrata, molto rilassante e avvolgente.
Cuscini di sale
Sono veri e propri cuscini di diverse dimensioni e forme, imbottiti esclusivamente di sale rosa dell’Himalaya e rivestiti all’esterno solitamente di morbida spugna di cotone. Possono essere usati a temperatura ambiente o freddi, ma sprigionano il loro massimo potenziale se utilizzati a caldo: in caso di botte, stiramenti, crampi, cervicali, dolori alla schiena, etc. Sono molto utili per il calore secco che emanano, che scioglie rapidamente il dolore e lascia a lungo una sensazione di benessere dovuta alla capacità igroscopica (cioè di attirare a sé l’acqua). Inoltre il sale trattiene a lungo il calore, quindi si avrà tutto il tempo necessario a trattare la zona interessata.
Francesca Perego
Naturopata Insieme per la Terra