Conosciuto anche come oro verde, fa parte della dieta mediterranea, porta buonumore
Il pistacchio è di fatto il seme della Pistacia Vera, una pianta appartenente alle famiglie delle Anacardiaceae, appartenente alla dieta mediterranea e prodotto in gran parte nel Medio Oriente, in Italia vi è storicamente una coltivazione alle pendici dell’Etna tutelata da marchio DOP: i pistacchi di Bronte chiamati anche “oro verde”.
La loro presenza nelle abitudini già nell’antichità è riportata anche in letteratura: si dice addirittura che la regina di Saba li dichiarò cibo reale.
Apportano meno calorie di altri semi (608 kcal per 100 grammi), per la maggior parte sono costituiti da acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi essenziali che offrono alle cellule nervose nutrimento che si traduce in buonumore. In particolare il pistacchio è ricco di acido oleico e linoleico, entrambi riconosciuti nella prevenzione cardiovascolare.
Come ottima fonte di proteine vegetali, contengono arginina, precursore di un importante vasodilatatore utile nel controllo di ipertensione arteriosa, aterosclerosi, problemi cardiovascolari ma anche neurodegenerativi.
Il pistacchio contiene adeguate quantità di tutti i 9 aminoacidi essenziali con un rapporto più alto rispetto ad altri semi, contiene inoltre una maggiore quantità di aminoacidi ramificati utili per mantenere il corretto trofismo muscolare, di pronto utilizzo energetico senza appesantire fegato e reni, questo lo rende un ottimo snack energetico e proteico per tutti ma soprattutto per gli sportivi.
La presenza di minerali è notevole: il più presente è il calcio con 131 mg ogni 100g di prodotto ed altri minerali antiossidanti come selenio, zinco, oltre alla vitamina C, ma anche rame, magnesio e fosforo.
Rame e zinco sono importanti per collagene ed elastina, che conferiscono alla pelle lucidità e morbidezza. Magnesio, fosforo e calcio partecipano al metabolismo osseo, potassio e sodio al controllo della pressione arteriosa.
Tra le vitamine troviamo le vitamine B, C, E, ottimi antiossidanti e composti fenolici (come antocianine, flavonoidi) preventivi dell’invecchiamento, del profilo lipidico, ma anche carotenoidi, come luteina e zeaxantina, che con la vitamina A, coadiuvano la vista.
Prepariamoci un buon pesto di pistacchi, con olio extra vergine di oliva, ricco di vitamina E che rende questo pesto particolarmente morbido e avvolgente, a piacere possiamo aggiungere limone, una spolvera di parmigiano e pepe rosa macinato fresco.
Possiamo consumare i pistacchi (non salati) anche come snack, nella quantità di un pugno per non arrivare affamati all’ora del pasto ma senza esagerare per non appesantirci, oppure possiamo metterne qualcuno in un piatto unico come insalata mista che con il cambio di stagione può diventare sfiziosa e completa.
Possiamo metterlo in granella sopra un primo piatto, come del riso al prezzemolo e pistacchio, oppure nello yogurt per la merenda per bambini… verde primavera… verde pistacchio!
Francesca Perego
Consulente in Nutrizione e Nutraceutica, Naturopata
Insieme per la Terra