Continua il palesarsi del lavoro di distruzione dell’Unione Europea sul nostro (invidiato) agroalimentare, poche ore fa TUTTI gli emendamenti all’Articolo 1 sono stati bocciati ed il nostro Senato ha supinamente approvato, quindi il titolo del nostro articolo è più che motivato.
L’etichetta ha visto sparire la provenienza delle olive, quella dell’olio ottenuto ed ora anche la data di scadenza. Nelle bottiglie sugli scaffali potrebbero metterci anche l’olio dei motori delle auto che tanto sarebbe la stessa cosa!
La Senatrice Elena Fattori del Movimento 5 Stelle, in una nota scrive: “Un altro passo verso la morte del mercato dell’olio nazionale è stato fatto oggi in Senato, dove in Commissione Politiche UE è stato approvato l’articolo 1 della Legge Europea 2015 che prevede la liberalizzazione in etichetta della data di scadenza dell’olio di oliva. Non sarà più necessario rispettare i vincoli, tutti italiani, che finora ne hanno garantito le proprietà alimentari. È una scelta politica compiuta a danno del nostro Paese: il governo preferisce piegarsi ai diktat dell’Europa anziché difendere e tutelare la nostra produzione di qualità – Questa legge prevede che l’Italia si adegui a una normativa europea che va a detrimento della qualità dell’olio d’oliva, intaccando pesantemente uno dei fiori all’occhiello del nostro Made in Italy – spiega Fattori –. L’Europa ci chiede di liberalizzare l’indicazione in bottiglia della scadenza dell’olio come avviene negli altri paesi comunitari. Non avrà più il vincolo dei 18 mesi ma potrà essere stabilita anche più in avanti negli anni a discrezione del produttore, con la prima conseguenza di far circolare nel mercato dell’olio che oggi, con la normativa attuale, sarebbe invece scaduto”
Conclude poi con “Il Movimento 5 stelle ha presentato in Commissione politiche Ue del Senato una serie di emendamenti per evitare che il nostro Parlamento accetti supinamente una imposizione dell’Europa che assesta un altro colpo basso al nostro patrimonio agroalimentare, ma sono stati tutti bocciati: questo parlamento giorno dopo giorno sta decretando la morte del Made in Italy”
A costo di sembrare ripetitivo, ma nessuno grida allo scandalo per questo?
Possibile che, ancora una volta, si lasci che si legiferi in maniera distruttiva e nessuno fa nulla?
Dov’è il MIPAAF, cosa sta facendo per evitare il tracollo di una nostra eccellenza nel mondo?
P.S. Nell’immagine, potete trovare l’etichetta del futuro tanto voluta dal nostro Parlamento Europeo!
Mauro Cappuccio
Segretario Generale
Insieme per la Terra