Ad ascoltare gli esperti dell’Organismo Mondiale della Sanità non c’è un alimento che faccia bene alla salute. Nella peggiore delle ipotesi viene il cancro mentre nella migliore ti becchi qualche altra malattia che va dalla carie al diabete, da curabile ad incurabile. Pasta, carne, formaggi, caffè, dolci. La lista degli alimenti “pericolosi” è infinita, allungandosi giorgio dopo giorno.
Questi allarmi ingiustificati sono costati al Made in Italy la bellezza di quasi 12 miliardi di euro negli ultimi 15 anni, per effetto del taglio degli acquisti provocato da reazioni ingiustificate. L’impressione, che va a consolidarsi nel tempo, è della nascita ed amplificazione di comportamenti lesivi al nostro sistema agroalimentare particolarmente invidiato e conosciuto in tutto il mondo.
Appare sconcertante come la dieta mediterranea, riconosciuta a livello internazionale, sia confusa con diete di altro genere costituite da alimenti completamente diversi; confondere la nostra carne rossa ottenuta senza l’uso degli ormoni con carne proveniente da Paesi dove il ricorso agli ormoni è una pratica comune indica chiaramente il tipo di smarrimento scientifico in cui si trovano i ricercatori dell’OMS.
Sappiamo benissimo che ogni alimento va consumato in modo moderato senza incorrere in eccessi ma pretendere di ascoltare lezioni di informazione alimentare da un Organismo che ha sede in un Paese che ha il record di obesità lascia veramente parecchia amarezza.
Sventolare questi allarmi attraverso i mass media, senza spiegazioni scientifiche che hanno portato a tali conclusioni, ha come unico effetto quello di fermare i consumi inducendo nella popolazioni stati di ansia, preoccupazione e dubbi infondati.
Il comportamento discutibile dell’OMS ha portato ancora alla ribalta la necessità di una etichettatura seria con l’indicazione in tutti gli alimenti della provenienza di tutti i componenti così da dare al consumatore finale la possibilità di scegliere; temiamo fortemente che ciò non potrà mai avvenire perché a livello dell’Unione Europea il settore primario è visto come “un nemico” da abbattere usando ogni mezzo possibile.
Questo Organismo così come impostato non ha alcuna utilità perché unicamente “usato” per spostare i consumi inducendo allarmismi privi di fondatezza.
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra