Fortunatamente c’è qualcuno che ha a cuore il mondo agricolo, uno ogni tanto. Non siamo così fortunati da avere tanta attenzione mediatica come accade per il petrolio, per le automobili, per le banche… a noi in pochi ci tengono veramente come focus della propria attività. Scontato e riduttivo sarebbe dire “Beh, è il suo assessorato, è ovvio che ci pensi lui” perchè abbiamo ben altri esempi che fanno pensare esattamente il contrario, oppure di persone che, pur non essendo tecnici o esperti del settore, siedono in posizioni importanti e legiferano sotto dettatura. Fortunatamente dicevo, noi abbiamo Gianni Fava in Lombardia che riesce a portare avanti i nostri interessi, stando dall’altra parte della scrivania rispetto a noi.
Ecco l’articolo di Matteo Bernardelli (Ufficio stampa di Gianni Fava) che Vi riportiamo con piacere:
(Piubega/Mn, 3 maggio) “Dal 10 maggio pagheremo la Pac, ma sul tema non dovete fidarvi di chi non racconta il vero, perché la Regione ha già anticipato l’acconto a più del 70% degli agricoltori lombardi e chi non l’ha avuto è perché aveva situazioni in via di definizione, che fosse un contenzioso in atto sul refresh o con la pubblica amministrazione oppure si tratta di particelle in contestazione o, ancora, di attività agricole suddivise su più regioni”.
Gianni Fava, assessore all’Agricoltura della Lombardia, dà la notizia a una folta platea di agricoltori riuniti ieri sera a Piubega, per l’incontro organizzato da La Sanfermese, realtà di stoccaggio e lavorazione dei cereali di proprietà della famiglia Pelladoni.
“Già dalla settimana prossima – annuncia – salderemo le misure relative sul biologico e poi procederemo per blocchi di pagamenti di 50-60-70 milioni di euro per volta”.
“A differenza di altre Regioni – spiega Fava – la Lombardia ha anticipato anche il greening, stimandolo al 30 per cento ed entro la fine di maggio liquideremo anche i saldi definitivi anche di chi non ha ricevuto l’acconto. Mi sento ottimista, perché gli uffici della Regione stanno lavorando senza sosta, ma non possiamo fare finta di nulla e non dire che i fascicoli con le cosiddette particelle incagliate sono stati bloccati direttamente da Roma”.
Non si può, però, parlare ufficialmente di ritardo, perché “il termine ultimo fissato dall’Unione europea per il pagamento della Pac è stato fissato al 30 giugno; comprendo che rispetto a un sistema in sofferenza per mancanza di marginalità la Pac costituisca un’importante boccata d’ossigeno, ma non siamo affatto fuori termine”.
Quello che stride, però, è la solita malattia dell’annuncio del governo. “Per chi non lo ricordo nel febbraio 2015 il ministro convocò le Regioni a Roma – attacca Fava – affermando che entro il mese di marzo gli agricoltori avrebbero ricevuto i moduli precompilati della Pac, sbandierando il provvedimento Agricoltura 2.0, che avrebbe velocizzato e sburocratizzato l’intero sistema. Ebbene, I titoli definitivi sono arrivati giovedì scorso, dopo più di 14 mesi dalle dichiarazioni di Martina, con i conteggi quasi tutti sbagliati. Per la Lombardia significa che almeno un terzo dei 50mila fascicoli aziendali sono da rivedere completamente. Questo richiede tempo e non certo per errori di Milano”.
Con riferimento all’incontro organizzato da La Sanfermese sul tema “Innovazione per l’agricoltura del futuro”, l’assessore lombardo Fava ha lanciato un messaggio chiaro: “Abbiamo un sistema nazionale che non è competitivo rispetto ad altri paesi, dobbiamo fare i conti con una Pac che oggi ha fallito i propri obiettivi, ma la strada che le imprese agricole devono percorrere è quella di una specializzazione, perché se ci mettiamo a produrre commodities saremo fuori mercato”.
Matteo Bernardelli – Ufficio stampa Assessore all’Agricoltura Regione Lombardia
Twitter: http://twitter.com/GeorgicheJack
Forse l’immagine è un pò satirica, ma stavolta il risultato l’ha portato a casa, nonostante la Kryptonite proveniente dal MIPAAF.
Mauro Cappuccio
Segretario Generale
Insieme per la Terra