E’ proprio il caso di dire che siamo passati dal braciere ad un vero e proprio incendio!
Poche ore fa l’Ufficio Stampa dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lombardia ha diffuso la passionale dichiarazione di Gianni Fava nei confronti del Partito Democratico regionale.
(Milano, 2 dicembre) “L’onestà intellettuale non ha casa nel Pd e per averne l’ennesima prova basta leggere l’interrogazione strumentale dei consiglieri del Pd che, anziché chiedere spiegazioni al loro ministro Maurizio Martina sui ritardi di Agea, puntano, con la scorrettezza che li contraddistingue abitualmente, a scaricare le responsabilità su Regione Lombardia”.
Non ci sta l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, ai giochi dei consiglieri regionali del Pd e alle insinuazioni di ritardi sui pagamenti della Pac dovuti a responsabilità regionali.
“Mentre il ministro Martina fa danni – continua Fava – noi aiutiamo gli agricoltori lombardi da soli. Il risultato del lavoro dell’assessore Massimo Garavaglia e l’impegno in prima persona del presidente Maroni hanno evitato il peggio”.
“A qualcuno è strumentalmente sfuggito – precisa l’assessore lombardo – che la competenza sull’Organismo Pagatore Regionale non è mia e i consiglieri firmatari dell’interrogazione dovrebbero vergognarsi a presentare interrogazioni solo con l’evidente scopo di speculare e aizzare gli agricoltori contro Regione Lombardia. Lo ripeto: se fossero onesti chiederebbero conto delle inefficienze e delle mancanze del governo e del ministro che sostengono a Roma”.
L’Organismo Pagatore della Lombardia ha avviato le corresponsioni dell’acconto della Domanda Unica 2015 lo scorso 17 novembre, concludendo le operazioni di disposizione dei pagamenti il 30 novembre.
In attuazione del Regolamento di esecuzione 1748/15, che prevede la verifica di ammissibilità del contributo prima dei pagamenti, aggiunge Fava, “è stato erogato un anticipo del 70% a 26.339 aziende per un’erogazione complessiva di 253 milioni di euro. Oltre al pagamento di base è stata anticipata anche la componente greening, che rappresenta una parte importante del contributo”.
Di più. “Sono stati erogati anche gli anticipi agli agricoltori aderenti al regime dei piccoli agricoltori senza le domande per i premi accoppiati – spiega Fava – e questo a salvaguardia degli agricoltori che, con il pagamento dell’anticipo, avrebbero visto confermata la loro appartenenza al regime precludendo la possibilità di un contributo più elevato e ai giovani agricoltori”.
Un lavoro impegnativo da parte dell’Opr, dichiara Fava, “perché altrimenti, solo sulla base dei dati trasmessi da Agea, non avrebbero potuto ricevere l’anticipo, dal momento che il calcolo dei titoli provvisori che la stessa Agea ha fornito il 5 ottobre scorso era incompleto e più di 5.500 aziende risultavano non pagabili. E per molte aziende la qualifica di agricoltore in attività, necessaria per poter accedere agli aiuti Pac, era errata. Eppure di tutto questo i consiglieri del Partito Democratico fanno finta di sapere nulla, mistificando la realtà con l’obiettivo di ingannare il mondo agricolo”.
Non è tutto. “Per colpa delle caotiche disposizione di Agea e del Mipaaf – rende noto Fava – ai primi di novembre non era ancora chiaro che cosa era possibile fare, in particolare per le aziende iscritte d’ufficio al regime dei piccoli agricoltori”.
Dato non secondario, sottaciuto dal Pd, il fatto che “Agea e il ministero dell’Economia e Finanze non hanno ancora trasferito tutti i fondi necessari ed è stato possibile disporre il pagamento dell’anticipo a tutte le aziende solo grazie ad un’anticipazione di cassa regionale di 30 milioni di euro. Ma questo ho persino paura a comunicarlo, perché temo che poi Renzi operi altri tagli nei confronti di Regione Lombardia, dirottando altri fondi verso le sprecone regioni del sud”.
In tutta questa dialettica politica a noi di Insieme per la Terra viene spontaneo domandarsi se tutti i politici, nessuno escluso, conoscano il reale significato di questi acconti PAC nella vita quotidiana di noi agricoltori; quando accadrà questa presa di coscienza allora la burocrazia diventerà più veloce e snella superando ogni litigio politico.
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra