Caso unico e raro le associazioni sindacali sarde si sono unite per sollecitare le Istituzioni affinchè provvedano urgentemente a pagare PAC e PSR. Sorge spontanea una domanda: perchè in Italia i Sindacati non uniscono i propri intenti ed il proprio agire ma navigano separatamente sprecando risorse ed energie?
CAGLIARI – “Le imprese agricole solo sull’orlo della disperazione per i mancati pagamenti dei premi comunitari. Confidiamo in un vostro autorevole e risolutivo intervento, e annunciamo già da ora lo stato di mobilitazione in caso di mancate soluzioni”. È quando scrivono in una lettera-ultimatum indirizzata al presidente della Giunta regionale e all’assessore all’Agricoltura Coldiretti Sardegna, Cia, Copragri e Confagricoltura per i mancati pagamenti del Premio Unico e del Psr. La missiva è indirizzata ai vertici regionali per evidenziare e rimarcare ancora una volta la disperazione che si sta vivendo nel mondo della campagne.
“Riceviamo quotidianamente centinaia di chiamate da imprese sull’orlo della disperazione”, si legge nel documento, “perché ormai da anni non ricevono i sussidi necessari per poter continuare l’attività agricola. Questa attesa, che per centinaia di aziende dura da anni, è diventata insostenibile. Per questo chiediamo un vostro autorevole intervento presso il Ministero dell’Agricoltura e AGEA, per sbloccare immediatamente la domanda Unica e i pagamenti del Psr. Non troviamo alcuna giustificazione plausibile ai ritardi lamentati se non il mal funzionamento della pubblica amministrazione”. La lettera però non si ferma solo ai mancati pagamenti ma punta il dito anche contro Argea, l’agenzia regionale che non ha ancora istruito “oltre l’80 per cento delle domande di agroambiente e di indennità compensativa 2015” e chiede al presidente e all’assessore di intervenire per “ristabilire i regolari tempi di istruttoria che consentano alle aziende di ricevere i premi comunitari del 2015 nel più breve tempo possibile e che tutti i pagamenti possano essere effettuati nello stesso anno in cui vengono inoltrate le domande”.
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra