Revisione del 28 settembre 2015
La nostra Associazione no profit ha proposto una linea guida con l’obbiettivo di rilanciare l’occupazione in tutto il settore primario italiano oltre a difendere la biodiversità e le tipicità del territorio.
Questo Piano verrà ulteriormente migliorato e revisionato grazie alla collaborazione di studenti e docenti di Istituti Agrari nell’attuale anno scolastico formulando la seconda versione.
Biodiversità
Tutela legale e sostanziale di tutta la Biodiversità presente sul territorio nazionale.
Realizzazione di una banca dati nazionale.
De.C.O.
Introduzione a livello comunale del Regolamento per la tutela e valorizzazione dei prodotti tipici locali e per l’istituzione della Denominazione Comunale di Origine onde poter rilanciare l’occupazione oltre ad un’adeguata remunerazione dei prodotti agricoli ed agroalimentari.
Green Economy
Sburocratizzazione, detassazione ed impulso per tutti gli agricoltori che vorranno diversificare il proprio reddito con l’inserimento nelle proprie Aziende di sistemi per la produzione di energie pulite (solare, eolica, geotermica e biogas con uso di liquame aziendale e scarti agroalimentari). Disincentivi per i nuovi impianti di biogas con uso di cereali e mantenimento del divieto di impianti solari a terra per evitare la sottrazione di superfici coltivabili e sbalzi di mercato delle materie prime e degli affitti.
OGM
Adozione di tutte le misure necessarie per bloccare e vietare la commercializzazione, il transito, il deposito e l’utilizzo di sementi, materie prime ed alimenti contenenti Organismi Geneticamente Modificati.
Applicazione immediata di politiche anti-OGM presso le istituzioni europee competenti.
Realizzazione di una banca sementiera nazionale.
Giovani
Istituzioni di maggiori corsie preferenziali per i giovani agricoltori (aperture di imprese agricole, subentro famigliare, conti correnti, accesso a finanziamenti, acquisti e affitti di terreni…);
Favorire il riaccorpamento delle superfici aziendali specialmente a favore dei giovani agricoltori onde aumentare la dimensione media e con essa la relativa produttività;
Istituzione di una corsia preferenziale per l’affidamento delle terre demaniali ai giovani agricoltori. Le terre demaniali devono essere concesse ai giovani agricoltori a titolo gratuito per almeno 20 anni e massimo 30 anni onde poter dare il tempo necessario per ammortizzare tutte le spese di recupero (livellamento, preparazione, concimazione…) di zone dimenticate da anni. Ricordiamo che la produttività di queste terre per i primi anni sarà contenuta e richiederà molte spese;
Innalzamento dell’età anagrafica per la definizione di giovane agricoltore da 40 a 50 anni.
Imprenditoria agricola femminile
Adozione di misure economiche ordinarie e straordinarie (blocco totale della tassazione nazionale e locale per 5 anni) per l’insediamento, l’ampliamento e la valorizzazione dell’imprenditoria agricola femminile titolare di imprese agricole individuali o societarie.
Principio della Localizzazione
È indispensabile riconoscere che la difesa dell’agricoltura, in quanto settore economico strategico e in quanto espressione viva di identità culturale, deve fondarsi sul principio della “localizzazione” e non su quello della “globalizzazione”; solo così sarà possibile tutelare il fattore umano (le popolazioni) e l’aspetto ambientale (ecosistemi e paesaggi) che, per loro intrinseca natura, sono peculiari e mai standardizzabili.
Mercati contadini
Al fine di valorizzare l’agricoltura locale e sensibilizzare l’opinione pubblica al consumo di prodotti provenienti dalla cosiddetta “filiera-corta” o meglio a Km zero, le Amministrazione comunali, nello spirito legislativo previsto dall’articolo 4 del d. lgs. 18 maggio 2001, n. 228, devono adottare un “Mercato Contadino” coperto e/o scoperto a cadenza prestabilita. In questo modo sarà favorito un ripristino di antiche tradizioni rurali andate perse nel tempo, la possibilità dell’incontro diretto in un unico luogo predefinito e adeguato dal punto di vista commerciale dei produttori agricoli per la vendita dei loro prodotti e del consumatore finale. La divulgazione di questa iniziativa sarà a carico dell’Amministrazione comunale.
Tutela idrogeologica del territorio
L’agricoltura e la silvicoltura sono attività economiche integrate che concorrono, più di qualsiasi altro fattore, alla stabilità idrogeologica del territorio e alla salvaguardia dagli effetti devastanti del dissesto. All’agricoltura e alla selvicoltura deve quindi essere riconosciuto, oltre che un ruolo economico, anche un ruolo sociale rilevante e preminente.
Predisporre un vasto, articolato, organico e capillare piano di sistemazioni idraulico-agrarie e idraulico-forestali, capace di mettere in sicurezza l’assetto territoriale dell’intero Paese, recuperando all’agricoltura tante aree rese marginali e incolte dall’abbandono e dall’incuria dell’uomo e ricostituendo il bosco nelle vaste plaghe che hanno subito una pressione antropica distruttiva. Le superfici potenzialmente interessate da questa tipologia di interventi ammontano a decine di migliaia di ettari, per cui avviare un “piano di riassetto del territorio” su base nazionale consentirebbe di mobilitare ingenti forze lavorative e professionali, con grande sollievo dell’occupazione in ogni angolo del paese.
Totale detassazione nazionale e locale per tutti gli agricoltori intenzionati alla costruzione o al rafforzamento di argini privati autorizzati.
Totale detassazione nazionale e locale per tutti gli agricoltori intenzionati ad effettuare una adeguata pulizia dei boschi montani.
Sburocratizzazione ed informatizzazione
Snellimento di tutta la documentazione a carico delle Aziende Agricole in modo da poter ridurre sia i costi tangibili (bolli, fotocopie, imposte…) sia i costi in termine di tempo sottratto al lavoro agricolo;
Maggiore informatizzazione delle pratiche principali in modo da poter ridurre i tempi burocratici negli uffici pubblici;
Costruzione di una banca dati legislativa del Ministero dell’Agricoltura facilmente accessibile e consultabile dagli agricoltori. Disponibilità di un esperto online per i vari quesiti agricoli, previa ovviamente adeguata registrazione.
Riduzione costi aziendali
Accorpamento, riduzione e razionalizzazione dei Consorzi di Bonifica in modo da ridurre i costi a carico degli agricoltori e migliorare la loro efficienza.
Eliminazione di tutte le accise dal gasolio agricolo in modo da contenere ed attenuare i costi finali dei prodotti agricoli con conseguenti effetti positivi sulla spesa del consumatore finale.
L’adozione di tutte le procedure necessarie sia a livello politico sia a livello economico per la concentrazione dell’offerta dei prodotti agricoli nazionali potenziando le attuali strutture di raccolta / lavorazione / commercializzazione e/o favorendone la nascita di altre.
Facilitazione del reperimento di manodopera italiana annuale e stagionale legalizzata mediante migliore interazione informatica tra Aziende Agricole e Uffici di collocamento e organizzazione di corsi formazione agricoli per i giovani italiani.
Crif, Equitalia / Agenzie o Enti con attività similare e Tribunali
Sanatoria totale di tutte le segnalazioni CRIF definendo di fatto il punto zero da cui ripartire.
Blocco e annullo di tutte le iniziative di Equitalia / Agenzie verso il mondo agricolo.
Impignorabilità dell’Azienda Agricola (casa colonica, strutture varie, crediti, partecipazioni societarie, terreni ed attrezzature) da parte di Equitalia / Agenzie e Tribunali.
Banche
Definizione ed allargamento a livello nazionale di tutti i prodotti finanziari destinati all’agricoltura (conto corrente agrario, anticipi fattura agrari, fido di cassa agrario, chirografari agrari, mutui agrari) in termini di accessibilità, di contenimento dei costi, di durata e di diversificazione.
Allargamento dell’applicazione delle moratorie bancarie sia in termine di caratteristiche di accessibilità per le Aziende Agricole sia in termine di dilazionamenti concessi sui vari finanziamenti agrari.
Potenziamento dei Consorzi di Garanzia agrari su tutto il territorio nazionale e agevolazioni delle procedure di accesso (sia in termini di documentazione sia in termini di parametri di accessibilità).
Istituzione di uffici agrari competenti all’interno di tutti gli Istituti bancari italiani ed esteri operanti nel territorio nazionale.
Mass Media
Azione culturale mirante a rivalutare il mondo agricolo, la sua professionalità, la sua dignità e nobiltà. Troppo spesso si è raffigurato il mondo del contadino e dell’allevatore solo come elemento del passato, quasi destinato a sparire o almeno a rassegnarsi a un ruolo marginale e subordinato. Al contrario, è il mondo agricolo che produce il cibo per le altri classi e in un mondo messo in pericolo da OGM, multinazionali monopolistiche, carestie, crisi, al “mondo della Terra” deve essere riconosciuto il ruolo essenziale e prestigioso che gli spetta.
Maggiore ed adeguata sensibilizzazione dei mass media nella promozione indiretta dei ns. prodotti alimentari (per es. nei film di produzione italiana si auspica che gli attori parlino di spumante e non di champagne!).
Capacità del Ministro dell’Agricoltura di poter intervenire direttamente sui mass media (televisioni / radio / giornali / internet) per impedire la diffusione di notizie infondate, tendenziose, false ed ansiose sull’agricoltura italiana, sugli allevamenti italiani e sui prodotti agroalimentari del Bel Paese; questo tipo di informazione che ha come unico intento quello di aumentare gli indici di ascolto (come accaduto per es. nei casi allarmistici della mucca pazza e della aviaria), distrugge ed annulla in pochi giorni anni e generazioni di lavoro e di sacrifici degli agricoltori del settore colpito. Gli interventi potranno essere dei semplici richiami scritti (nei casi meno gravi) o interventi incisivi di blocco temporaneo e parziale della specifica informazione (nei casi più gravi).
Adozione di corsie preferenziali e agevolazioni fiscali per tutte le imprese agroalimentari nazionali produttori di alimenti esclusivamente Made in Italy nella realizzazione di qualsiasi forma pubblicitaria.
Realizzazione di un forte programma di sostegno nazionale, regionale, provinciale e comunale sia a livello economico sia a livello organizzativo di tutte le imprese agroalimentari piccole, medie e grandi alla partecipazione a fiere e manifestazioni nazionali (in primis Cibus e Vinitaly) ed estere (le principali) in modo da sostenere energicamente quello che noi consideriamo il vero Made in Italy. Il centro di questo coordinamento sarà rappresentato dalle attuali Camere di Commercio dove già attualmente ci sono gli uffici di Promoimpresa.
Grande Distribuzione Organizzata (GDO)
Riduzione della tempistica dei pagamenti nella Grande Distribuzione delle merci agricole nazionali deperibili saldabile in 15 giorni e di quelle non deperibili in 30 giorni;
Obbligo alla Grande Distribuzione del posizionamento adeguato, ben visibile e segnalato (posizione centrale a vista d’occhio negli scaffali e in punto di alta frequentazione) dei prodotti di provenienza locale e nazionale, ovviamente senza sostenere alcun costo come invece avviene in questo momento.
Consorzi Agrari
Riorganizzazione e concentrazione dei Consorzi Agrari presenti sul territorio nazionale sia a livello politico sia a livello economico. Ripresa del loro ruolo storico mediante la vendita agli agricoltori di macchine agricole, sementi, carburanti ed articoli vari attraverso finanziamenti fortemente dilazionati a tassi di interessi euribor 3 mesi. Riorganizzazione e potenziamento dei servizi di assistenza tecnica agraria, di assistenza sull’alimentazione zootecnica e di assistenza meccanica sull’attrezzatura agricola.
PAC (Politica Agricola Comune)
Fino a quando permangono gli attuali equilibri politici a livello di Unione Europea, calibrati più sugli interessi di banche, lobby e oligarchie finanziarie mondialiste che sulle legittime aspirazioni e sui veri interessi dei popoli europei, occorre tutelare adeguatamente gli agricoltori in sede di elaborazione e proposizione della PAC (Politica Agricola Comune), attraverso il riconoscimento delle peculiarità delle produzioni agricole nazionali e anche all’interno dei singoli paesi. Le diverse condizioni climatiche, pedologiche e culturali che caratterizzano il continente europeo, infatti, consentono la produzione di una vastissima gamma di prodotti agricoli, frutto di una straordinaria ricchezza varietale (in termini di biodiversità) e della sapiente arte contadina, espressione di un solido sistema di saperi di cui ancora oggi è depositaria la civiltà rurale.
Deve essere sostenuta la necessità di abolire il sistema delle quote fisiche di produzione.
Per quanto concerne le agevolazioni finanziarie previste dalle diverse misure approvate con i Piani di Sviluppo Rurale (PSR) regionali, occorre sostenere l’opportunità di concedere mutui a lungo termine (20-30 anni) e a tassi agevolati (max 1,5%) a copertura del 100 % dell’investimento previsto dall’imprenditore, abolendo nel contempo la quota di contributo in conto capitale. Il principale problema per la generalità degli imprenditori agricoli, infatti, è la scarsa disponibilità di capitali; pertanto, la copertura dell’investimento attraverso un’agevolazione contributiva parziale, finisce per penalizzare gli agricoltori – in particolare i giovani – che devono ricorrere al credito presso le banche per la parte di investimento non coperta da contributo. Questo meccanismo, tra l’altro, sarebbe in grado di scoraggiare i tentativi di speculazione per lucrare sui contributi a fondo perduto, mentre darebbe certezza di sostenibilità finanziaria a quanti investono energie creative e lavoro per avviare o per migliorare la propria azienda.
Pagamenti agricoli
Cancellazione dell’attuale iniquo e vergognoso sistema di pagamenti a due velocità adottato in agricoltura nello scorso anno.
Adozione di un sistema di pagamenti agricoli armonico ed equilibrato tra tutti i componenti della filiera.
Terremoti e calamità naturali
In caso di terremoti e calamità naturali su semplice segnalazione della Associazioni di categoria il Governo deve predisporre un Decreto immediato per:
– sospendere per due anni le rate dei mutui ipotecari e finanziamenti non ipotecari aziendali e privati con accodamento delle rate alla fine del piano di ammortamento. Rimane ovviamente la facoltà del Cliente di rinunciare per iscritto a tale agevolazione (anche nel corso dei due anni);
– sospensione per due anni del pagamento di qualsiasi imposta e tassa. Il totale accumulato potrà essere dilazionato in tre anni. Rimane ovviamente la facoltà del Contribuente di rinunciare per iscritto a tali agevolazioni in modo totale o parziale;
– sospensione per due anni al pagamento di bollette (acqua, luce e gas). Il totale accumulato potrà essere dilazionato in tre anni. Rimane ovviamente la facoltà del Cliente di rinunciare per iscritto a tali agevolazioni in modo totale o parziale;
– sospendere per due anni l’attività giudiziaria come indicato nel D.L. 6 giugno 2012 n. 74. Rimane ovviamente la facoltà di rinunciare per iscritto a tale agevolazione (anche nel corso dei due anni);
– erogazione con procedura d’urgenza entro un mese dall’evento dei relativi contributi PAC.
Ministero delle Politiche Agricole
Si chiede che tale Ministero sia con portafoglio al pari del Ministero dell’Interno e della Difesa.
Comitato Agricolo presso il Ministero delle Politiche Agricole
Realizzazione di un Comitato Agricolo ristretto costituito da un rappresentante per ciascuna Associazione di Categoria e dal Ministro per le Politiche Agricole. Questo Comitato avrebbe lo scopo di preparare, con modalità celeri, dei provvedimenti importanti ed urgenti da sottoporre direttamente all’approvazione del Consiglio dei Ministri.