Ogni anno siamo alla stessa storia ! Una volta ti raccontano che c’era troppo caldo, un’altra ti dicono che c’era troppo freddo, poi eccessiva produzione, magari scarsa produzione, infine ti raccontano che il camionista dell’industria che sta raccogliendo ha avuto l’influenza e non viene a caricare! Ma in che Paese viviamo? Ogni scusa è buona per scaricare gli agricoltori che cercano di fare del loro meglio per produrre quanto richiesto a vantaggio, guarda caso, dell’industriale di turno. E le sindacali agricole perchè sono sempre inerti e indifferenti a queste situazioni ? Cosa serve fare dei contratti, tanto sponsorizzati dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, se poi ogni scusa è lecita per ridurre i pagamenti ?
Come si temeva, le penalità previste dall’accordo interprofessionale pomodoro 2016 per l’eventuale superamento delle quantità definite hanno tagliato drasticamente i redditi dei produttori nella campagna che si è da poco conclusa. Il prezzo, al Nord, era calato già in partenza del 7,4%, ma a questo si è poi aggiunto un taglio di 2 euro/t determinato dalla produzione abbondante (2,8 milioni di tonnellate, +6% sul 2015) e dall’applicazione delle decurtazioni previste dalla griglia qualitativa. In sostanza si è passati, mediamente, da 85,2 euro/t indicativi, a una media inferiore a 77, con una perdita oscillante attorno al 10% rispetto a un prezzo già insoddisfacente . Al Centro-Sud, invece, il pomodoro è mancato (2,3 milioni di tonnellate, -13% rispetto al 2015) e di conseguenza sono venute meno anche buona parte delle tensioni registrate nelle scorse annate. Accettare le penalità per un obiettivo definito a trapianti iniziati si è rivelato un vero suicidio e solo un andamento climatico particolarmente avverso, come è avvenuto al Sud, avrebbe potuto consentire di evitare al Nord ciò che invece è puntualmente successo.
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra
Fonte: Informatore Agrario