L’universo femminile in politica non finisce mai di stupirci. Oramai da mesi conosciamo le gesta di Maria Elena, ma non abbiamo mai affrontato quelle di Catia. Di chi stiamo parlando?
Grazie a Il Fatto Quotidiano potremo approfondire il tutto.
Il divieto è scattato al grido di “Ce lo chiede l’Europa”. Ma Bruxelles, a ben guardare, non c’entra nulla con il diktat che dall’1 gennaio impone ai consumatori italiani che acquistano frutta e verdura di confezionarle in sacchettini di plastica biodegradabile e compostabile rigorosamente usa e getta e a pagamento. E’ stato il governo Gentiloni, con un emendamento infilato la scorsa estate nel Dl Mezzogiorno durante il passaggio al Senato, a imporre un diktat che la direttiva comunitaria del 2015 non prevedeva affatto. Il testo europeo, infatti, si focalizzava soprattutto sulle borse in plastica per insacchettare la spesa (quelle che in Italia sono state messe fuori legge già dal 2012) e precisava esplicitamente la possibilità di escludere dalle misure le bustine trasparenti per frutta e verdura. Tanto che solo la Francia ha imboccato la stessa strada dell’Italia, mentre la maggior parte degli stati membri si è limitato alle buste per la spesa in plastica tradizionale, mettendole a pagamento.
Risultato: mentre i benefici ambientali del provvedimento italiano rimangono da verificare, a guadagnarci sarà chi produce polimeri a base vegetale e sacchettini in bioplastica. A partire dal leader italiano del comparto, la piemontese Novamont guidata da Catia Bastioli, che ha inventato la bioplastica biodegradabile e compostabile Mater-bi. Bastioli nel 2011 ha partecipato alla Leopolda e nell’aprile 2014, due mesi dopo l’insediamento di Matteo Renzi a Palazzo Chigi, è stata da lui nominata presidente della partecipata pubblica Terna. A metà novembre 2017, poi, il segretario Pd durante il suo tour in treno ha visitato l’azienda e incontrato a porte chiuse i vertici.
Nessuno però esamina come il sacchetto in realtà venga pagato due volte: la prima con la pesatura della merce, la seconda a prezzo fisso stabilito dalla GDO. Anche in questo caso avete visto o sentito manifestazioni delle sindacali agricole? Perchè scomodarsi nelle vacanze natalizie?
A nostro giudizio, con questi comportamenti irresponsabili, il consumatore sposterà ancora di più i suoi acquisti verso prodotti pronti, ricchi di conservanti, con forte distrazione dai prodotti freschi, molto più salutistici.
Come può la politica essere succube di amicizie così palesi ed evidenti a danno del portafoglio degli italiani?
Dr. Nicola Gozzoli
Coordinatore Nazionale Insieme per la Terra