Il Movimento Riscatto e la Rete Dei Municipi Rurali chiedono al governo di dichiarare lo “Stato di crisi” e annunciano lo “Sciopero nazionale per la terra”
#Cambiareverso. Questo è il grido di rabbia levatosi durante la manifestazione interregionale organizzata dal Movimento Riscatto e dalla Rete Dei Municipi Rurali, che nelle prime ore del giorno 14 marzo ha visto protagonisti, radunati nel parcheggio del Centro Commerciale Ipercoop di Matera-Borgo Venusio, 300 trattori provenienti da diverse città della Puglia e della Basilicata; non ancora del tutto archiviata la questione dell’Imu Agricola, gli attivisti di Riscatto, mettono nuovamente i trattori in strada, questa volta per chiedere sia al Governo centrale sia ai Governi Pugliesi e Lucani, di dichiarare lo “STATO DI CRISI” dell’ intero comparto agricolo, proseguendo di fatto la lunga serie di vertenze incominciate esattamente un anno fa.
Il 14 marzo, all’ombra del Consiglio Europeo dei Ministri dell’Agricoltura tenutosi a Bruxelles, il mondo agricolo del sud Italia, unito sotto la bandiera di Riscatto, ha indetto questa giornata interregionale di mobilitazioni tenutasi, oltre che a Puglia e Basilicata, in Sicilia, che ha fatto da capofila, con mobilitazioni in più di 40 comuni siciliani, tra i quali Vittoria, epicentro della protesta, e la città di Pachino; in Sardegna è stata Decimoputzu la capitale della protesta e in Campania la città di Pietravairano.
L’appuntamento Lucano-Pugliese, incomincia con una serie di dirette Televisive su varie testate giornalistiche nazionali e regionali, dopo le quali, il lungo serpentone dei 300 trattori si muove da Matera-Borgo Venusio alla volta della città di Altamura, percorrendo prima la strada statale 99 e proseguendo per un piccolo tratto della ss 96 che porta Verso il capoluogo Pugliese di Bari, creando qualche piccolo disagio alla circolazione stradale, arrivando e parcheggiando i trattori nei pressi del Palazzetto dello Sport di via Manzoni alle ore 10.30; la decisione, da parte degli organizzatori, di Altamura e del percorso della marcia dei trattori, è motivata dal fatto che Altamura è uno dei centri più grandi e importanti per quanto riguarda lo stoccaggio e la trasformazione di Grano Duro, e dal vicino Porto di Bari arrivano nella città, proprio dalla strada statale 96, decine e decine di camion che trasportano Grano importato, oltre perché il Movimento Riscatto ha scelto di aprire e incominciare proprio da Altamura, lo scorso 4 febbraio, la campagna “Te lo do io il made in Italy”, con un convegno che ha parlato di contraffazione e sicurezza alimentare nella filiera del grano.
La Manifestazione, che nel Palazzetto dello Sport accoglie 500 tra, cerealicoltori, allevatori, olivicoltori, orticultori e frutticultori, accompagnati da numerosi sindaci e amministratori locali, incomincia con il saluto da parte del Sindaco di Gravina In Puglia Alessio Valente, nonché presidente dei sindaci della Rete Dei Municipi Rurali, che dichiara: “il settore agricolo che è la colonna portante dell’Italia ha bisogno di attenzioni”; prosegue il saluto e l’intervento di Domenico Viscanti, Presidente del Movimento Riscatto; l’intervento del Dott. Michele Poligneri, rappresentante di Slow Food Condotta Delle Murge, che racconta di passate denunce riguardo al regolamento 18/81 che consentiva di fatto l’utilizzo in Italia di grano per uso zootecnico, che partono dal lontano 2010. Dopo il saluto del Sindaco di Altamura, Giacinto Forte, l’ intervento del sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Massimo Cassano, il quale accetta di buon grado le richieste fatte dal movimento, chiedendo al coordinamento di inviargli documenti a riguardo, facendo un accorato appello chiedendo coerenza, cambiamento di mentalità e dialogo con gli agricoltori a chi oggi si fa fregio del marchio made in italy non utilizzando materie prime italiane. Il sottosegretario chiude il suo intervento, dichiarando di farsi portavoce presso il Ministro dell’Agricoltura e il sottosegretario, affinchè le proposte e le iniziative di Riscatto si possano portare avanti. La lettura del documento congiunto da Inviare al Governo, letto in tutte le altre manifestazioni regionali, è affidata a due attivisti del Movimento Riscatto uno pugliese, Antonio Digregorio, allevatore di Santeramo In Colle, Pugliese, ed Emilio Vesia, cerealicoltore e olivicoltore di Miglionico, Lucano. Le conclusioni della Manifestazione sono affidate al Coordinatore Gianni Fabbris, il quale dichiara: “da oggi il Movimento Riscatto diventa movimento nazionale…ora è il momento nostro!”, annunciando dal 14 marzo in poi il lungo lavoro per organizzare, a 40 giorni di distanza, lo “SCIOPERO NAZIONALE PER LA TERRA”, insieme alle altre realtà che oggi hanno manifestato nel sud Italia.
Francesco Mastromarco