In ottobre la compagine sindacale e governativa sarà pronta a dimettersi senza usare stratagemmi? L’unica certezza che abbiamo in questo momento è il crollo dei SI; certamente la gente sta aprendo gli occhi giorno dopo giorno.
Come rivela un sondaggio di Euromedia pubblicato su Facebook da Renato Brunetta, infatti, il “no” è al 54,1% contro il 45,9% dei voti favorevoli alla riforma. “La forbice a favore del no si amplia ulteriormente”, scrive il capogruppo di Forza Italia alla Camera, “Ormai abbiamo sfondato la soglia del 54% e continueremo a crescere costantemente, mentre i sì stanno crollando, sono in caduta libera. Diminuiscono gli indecisi. Per di più, cosa da non sottovalutare, il Partito democratico è quello più saturo, con oltre l’83% dei suoi elettori che dichiarano di votare a favore della riforma. Cosa vuol dire? Che il margine di crescita per Renzi e i suoi è praticamente nullo. Hanno già fatto il pieno e resteranno al palo nei prossimi mesi. Tutti gli altri partiti hanno invece importanti margini di crescita, che influiranno sull’incremento del no, destinato ad aumentare ulteriormente. Gli italiani hanno capito l’imbroglio Renzi, l’equivoco di un presidente del Consiglio mai eletto che ha come unica ragione sociale del suo agire l’occupazione militare del potere. E contro questo rischio di deriva autoritaria stanno dicendo e diranno no alla sua riforma per mandarlo a casa e ripristinare la democrazia nel nostro Paese”, conclude.
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra
Fonte: Il Giornale