L’analisi realizzata quasi in terza persona, nell’assoluta indifferenza, relativamente ai notevoli danni economici causati al Belpaese, è quella emersa nell’articolo de Il Punto Coldiretti:
“L’embargo russo nei confronti del settore agro-alimentare straniero, introdotto per rispondere alle sanzioni dai nostri ‘cosiddetti partner’, si è rivelato positivo per l’economia del Paese e dovrebbe restare in vigore il più a lungo possibile”.
Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato da Interfax. Putin ha spiegato che grazie all’embargo ci sono prodotti migliori e più a buon mercato e che dunque è “negli interessi dei consumatori”.
La guerra commerciale scatenata dalle sanzioni europee ha fatto scendere le esportazioni del Made in Italy in Russia al minimo da almeno un decennio con una perdita stimata di 7,5 miliardi in 2 anni, provocata anche dall’embargo totale deciso nei confronti di importati prodotti agroalimentari.
L’agroalimentare è l’unico settore ad essere colpito direttamente da un embargo totale sancito, come ritorsione alle sanzioni europee, dalla Russia con decreto n. 778 del 7 agosto 2014 che ha chiuso completamente le frontiere del paese di Putin ad una lista di prodotti, frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma anche pesce, provenienti da Ue, Usa, Canada, Norvegia ed Australia con successiva proroga.
Sorge spontanea una domanda: Ma non è possibile che una volta tanto i nostri politici coldirettiani facciano una seria autocritica chiedendo scusa agli operatori del settore ? Capisco che la serietà possa venire a meno, ma un briciolo di dignità non sarebbe il caso di mostrarla un volta tanto ?
Prima favoriscono e non contrastano le sanzioni dell’Unione Europea al popolo russo, poi fanno finta di nulla. L’affidabilità del Presidente Renzi, del Ministro Martina e della Coldiretti è sicuramente pari al valore delle azioni di Banca Etruria. Sarò esagerato nel mio giudizio ?
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra