Quanto avevamo annunciato l’arrivo di salassi governativi sul settore primario molti lettori avevano etichettato la nostra Associazione come venditore di fumo ed i nostri articoli come fautori di polemiche. Finalmente, grazie a indiscrezioni romane, iniziano a trapelare i provvedimenti che saranno approvati dal Consiglio dei Ministri giovedì prossimo.
Agricolae ha infatti confermato il taglio del 3 per cento delle risorse destinate al Ministero delle Politiche Agricole, l’abolizione dell’Iva agevolata al di sopra di un certo fatturato (inizialmente 40 milioni, attualmente 50 milioni). Le misure più pesanti andrebbero a colpire le Organizzazioni di Produttori e le Cooperative, soprattutto quella del settore avicolo e del vino.
Il “trucco” sarebbe quello di disagreggarsi per poter accedere all’Iva agevolata, ma in questo modo il governo andrebbe contro a tutta la politica fatta fin qui per l’aggregazione di filiera al fine di essere competitivi all’estero ed eliminare la frammentazione sul territorio. Vanificando gran parte del lavoro svolto in questi due anni. La trattativa è tutta ancora aperta e la tensione è alta. Il rischio è la frammentazione di filiera.
Con questa operazione chirurgica l’attività commerciale delle Aziende Agricole sarà ulteriormente indebolita nei confronti delle multinazionali che potranno imporre prezzi ad esse congeniali sia delle materie prime sia dei prodotti finiti.
Per quanto tempo l’agricoltura dovrà essere munta, finanziando i privilegi ed i vizi romani?
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra