Ancora una volta in questi mesi abbiamo avuto un’ulteriore dimostrazione che i parlamentari italiani votano provvedimenti di cui non solo non conoscono i contenuti ma non hanno provveduto a capire nemmeno quali effetti essi avrebbero sulla vita quotidiana delle persone e sulle Aziende del settore interessato; è opportuno premettere che questi comportamenti sono pure remunerati o meglio strapagati con lauti stipendi!
Caso è il D.L. 51 convertito in Legge relativamente alla parte riguardante le multe latte dell’ultima campagna produttiva 2014/2015.
La nostra Associazione è stata costretta ad inviare a tutti i Componenti della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica la seguente mail:
“con questa sua risposta ha messo chiaramente in evidenza una forte confusione di ruoli istituzionali che purtroppo Lei ha; Lei rappresenta il Legislatore, noi siamo solamente dei produttori di latte. Qualsiasi provvedimento che viene realizzato dal Legislatore va sempre effettuato contattando Esperti del Settore / Associazioni di Categoria / Tecnici per poter realizzare approfondite analisi sulla tematica in esame per poi, in un secondo momento, realizzare delle proiezioni per stabilire l’impatto del provvedimento in questione. E’ evidente non solo che questo iter non è mai stato seguito ma anche che Lei e i suoi colleghi non hanno letto il provvedimento definitivo prima della votazione conclusiva senza valutare alcuna conseguenza. Sia nella realizzazione del D.L. 51 che nella sua conversione in Legge non si è visto nulla di tutto questo oltre ad evidenziare uno strano “silenzio” delle note Associazioni di Categoria. Chiedere agli Agricoltori di pagare una multa UE di euro 30.530.000 oltre a rimpinguare un Fondo di euro 71.650.000 è cadere veramente nella demenzialità più totale. Imporre ai produttori la realizzazione di una fidejussione ferragostana indica chiaramente la considerazione che Lei ed il suo Partito hanno di noi Allevatori. Siamo curiosi di sapere e di spulciare la rendicontazione pubblica di tutte le spese di questo Fondo che Le chiediamo di inviarci fin d’ora; correttezza vuole che non ci siano diciture generiche ma dettagli approfonditi per capire chi sono i reali beneficiari dei fondi. Siamo sicuri che avremo molte sorprese in merito.“
Dopo aver osservato questi assurdi comportamenti abbiamo deciso di avanzare la seguente richiesta:
“Se non ritiene adatto alla sua persona questo incarico che Lei detiene può sempre farsi sostituire con altri colleghi che magari sanno ascoltare di più il territorio. Le chiediamo la gentilezza di ricordare al suo Partito quando tratta i temi occupazionali che in Italia esistono le Aziende Agricole che producono giorno per giorno il vero Made in Italy; chiediamo di poter sapere se la nostra presenza nel tessuto economico è considerata inutile e fastidiosa così da valutare con serietà il trasferimento della nostra professionalità in Paesi dove poter essere apprezzati.“
Fino a che quando ci considereranno delle vacche da mungere?
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra