Legge Sabatini: poche #risorse concrete, tanta illusioni date dai #media e dai #sindacati
Alcuni di voi sicuramente ci darà dei polemici ma, giusto per non contraddirvi, vogliamo dire la nostra anche sul rinnovo dei finanziamenti della Legge Sabatini. Il Dr. Roberto Bartolini scrive su Il Nuovo Agricoltore: La nuova Legge di Bilancio 2017 ha stabilito di dare continuità alla Nuova Sabatini (la cui operatività si sarebbe conclusa il 31 dicembre 2016), che prevede per le micro, piccole e medie imprese – agricoltura compresa – contributi a tasso agevolato in conto interessi per l’acquisto, anche in leasing, di macchine e attrezzature nuove di fabbrica e investimenti in hardware, software e tecnologie digitali. È stato introdotto un contributo maggiorato del 30% della misura massima concedibile in caso di investimenti spiccatamente innovativi come per esempio robotica avanzata, meccatronica, banda ultralarga, eccetera. Per il 2017 è previsto un fondo di 27 milioni di euro, che sale 84 milioni di euro per il 2018. I finanziamenti sono concessi…
Terremoto: visto le iniziative di #Coldiretti forse sarebbe il caso di macellare il #bestiame
Apriamo il vangelo secondo San Roberto Moncalvo: Il Decreto crea le condizioni per salvare tremila aziende e stalle con quasi centomila animali allevati a rischio nelle campagne terremotate ma ora dobbiamo vincere insieme la battaglia contro la burocrazia per fare in modo che gli aiuti arrivino al più presto ad agricoltori e allevatori che con l’inverno rischiano di chiudere per sempre se non si creano le condizioni per restare sul posto, garantendo vivibilità e operatività per accudire il bestiame e dare continuità alle attività produttive. Ora arriva l’unità di crisi della Coldiretti, alias protezione civile beneficiaria di contributi pubblici … Giusto per rimanere in tema di necessità monetaria! L’Unità di crisi della Coldiretti dall’inizio delle scosse lo scorso 24 ha avviato una mobilitazione che ha consentito la consegna di 70 moduli abitativi solo con la collaborazione del Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e l’azienda Danieli di Buttrio…
Pomodoro amaro per gli #agricoltori italiani. L’inutilità dei contratti di #Martina
Ogni anno siamo alla stessa storia ! Una volta ti raccontano che c’era troppo caldo, un’altra ti dicono che c’era troppo freddo, poi eccessiva produzione, magari scarsa produzione, infine ti raccontano che il camionista dell’industria che sta raccogliendo ha avuto l’influenza e non viene a caricare! Ma in che Paese viviamo? Ogni scusa è buona per scaricare gli agricoltori che cercano di fare del loro meglio per produrre quanto richiesto a vantaggio, guarda caso, dell’industriale di turno. E le sindacali agricole perchè sono sempre inerti e indifferenti a queste situazioni ? Cosa serve fare dei contratti, tanto sponsorizzati dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, se poi ogni scusa è lecita per ridurre i pagamenti ? Come si temeva, le penalità previste dall’accordo interprofessionale pomodoro 2016 per l’eventuale superamento delle quantità definite hanno tagliato drasticamente i redditi dei produttori nella campagna che si è da poco conclusa. Il prezzo, al…
I conti “segreti” delle #sindacali agricole
La povertà non è sicuramente una caratteristica gradita, auspicata e, soprattutto, concretizzata dalle nostre sindacali agricole. Mentre gli agricoltori a malapena riescono a sopravvivere, le strutture che dovrebbero rappresentarci e difenderci in tutte le sedi istituzionali, navigano nell’oro e nel lusso più sfrenato. Volete delle prove? Gli eventi mediatici organizzati dalla Coldiretti non badano a spese; autobus (mezzi vuoti!), bandiere, stadi, tecnici delle luci e dell’audio, buffet a go go, alberghi di buon livello, hostess, trasferta delle Direzione romana, ecc … Tutto al modico costo di circa 150.000 euro! Indovinate chi paga? Dai mercati locali, in puro stile di Campagna Amica, ai Patronati vige l’imperativo di raccogliere il maggior importo possibile di soldi pubblici per mantenere tutti i privilegi raggiunti. Ma quanto costano agli agricoltori ed ai comuni cittadini i sindacati agricoli? Impossibile saperlo perchè ai sindacati è data la facoltà di non depositare i bilanci in Camera di Commercio…
Guerra del #Grano – Il #MIPAAF fa uno #stanziamento che sembra la #mancia della domenica
La guerra del Grano di quest’anno ha lasciato molte vittime sul terreno, molte aziende agricole hanno lasciato marcire il grano sul campo a causa dell’incredibile speculazione perpetrata dall’industria alimentare, ai danni degli agricoltori italiani che si sono visti svalutare i loro guadagni fino al negativo. Il prezzo di un quintale di grano è arrivato a Foggia a 19 € ed a Bologna a circa 24 €, con un questi valori, la perdita è assicurata, molti produttori dicevano che non valeva nemmeno la pena raccoglierlo, sarebbe costato ben più di quanto speso per arrivare al prodotto finito. La prima motivazione che è stata data a questa incredibile curva verso il basso è stata per via della quantità di proteine contenute nel nostro grano che ne avrebbe eroso il prezzo. Inoltre poi, l’industria con persone del calibro di Farinetti si permette di dichiarare apertamente che nei suoi pastifici utilizza grano Canadese, perchè più ricco…
PAC: la UE ordina l’anticipo del 70%, Martina paga il 30%. Cosa succede nel Ministero?
L’ultima dichiarazione del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina che ha causato tachicardia agli agricoltori è quella rilasciata all’Informatore Agrario: «Per gli anticipi 2016 c’è un cronoprogramma che prevede il pagamento di 600 milioni di euro entro il 5 novembre a circa 450.000 beneficiari». Lo ha dichiarato il ministro Maurizio Martina in un’intervista a L’Informatore Agrario nella quale traccia un bilancio dell’azione del Mipaaf e del Governo in questi ultimi anni. Sempre in tema di PAC, riguardo la «dolorosa» vicenda dei pagamenti 2015 il ministro ha chiarito che «a oggi il 97% dei pagamenti 2015 è stato effettuato. Parliamo di 1,8 miliardi di euro. Sulla quota che rimane, circa 200 milioni di euro, ci sono alcune situazioni in via di rapida soluzione, perché legate a mancanze minori e facilmente sanabili». Tutto questo porta il discorso sui problemi di Agea nel gestire il sistema degli aiuti comunitari: dare efficienza ad Agea,…
Ritorno alla #Terra: il manuale bucolico dei #sindacalisti e burocrati sanguisughe
In un contesto sociale di arrivismo spietato, di sgomitatori seriali, di imbucati e imbucatori, di partitismo che annienta la meritocrazia, di sovrastrutture finanziarie che giocano con l’economia reale e di perdita di valori, la fiaba bucolica del “ritorno alla terra” riscuote enorme successo. Nell’immaginario collettivo, infatti, la figura del giovane agricoltore rappresenta la fuga dal degrado, dall’omologazione culturale, una sorta di eremitismo depurativo. Lo sanno bene i burattinai dei media, colletti bianchi che da anni succhiano linfa dall’agricoltura e che, data la chiusura massiccia delle partite iva agricole, si vedono costretti a usare degli escamotage per reperire nuovi adepti, freschi e ingenui. Già, perché il bilancio dell’economia agricola italiana è tutt’altro che roseo: dal 2013, chiudono 60 aziende al giorno. Una crisi che sta mietendo vittime in tutti i comparti agricoli. Dalla frutticoltura, che vede sparire agrumeti in zone vocate come la Sicilia, alla cerealicoltura, ostaggio di mercati impietosi che…
Forse è il momento di darsi una #sveglia !
La nostra terra… E’ tempo che noi tutti ci svegliamo dal torpore in cui viviamo da troppi anni e cominciamo a pensare a quanto ci rimane ancora della nostra amata terra. Per quanto continueranno a resistere i nostri contadini, agricoltori, allevatori, prima di perdere tutte le proprie risorse affettive, tramandate da generazioni e man mano sempre più vessate, tassate, inquinate, espropriate, per costruire sempre più , per inquinare sempre più , per distruggere quel poco che ancora ci resta e che ci fa chiamare ancor per poco ahimè “Il bel Paese”. E’ tempo che tutti i cittadini e tutta la popolazione italiana si interroghi su che fine farà la nostra terra, su che fine faremo noi, invasi da popolazioni barbariche e distruttrici, che cosa si possa mai fare per non soccombere, per non vivere con l’ansia, la paura ed i timori che ogni temporale potente, ogni tromba d’aria, ogni manifestazione…
Bayer-Monsanto, il #matrimonio del secolo e la pericolosa #disinformazione sulla #stampa
Il Nuovo Agricoltore pubblica un articolo di Roberto Bartolini che, a qualcuno, può dare la senzazione del provocatorio. Cosa ne pensate? I media ci sono cascati un’altra volta, dando la notizia del matrimonio tra Bayer e Monsanto, che segue la fusione Dow-DuPont e l’acquisizione più recente di ChemChina-Syngenta. Purtroppo, quando si deve parlare seriamente di agricoltura “professionale”, emergono sempre più l’assoluta mancanza di preparazione “tecnica” dei giornalisti dei quotidiani e delle televisioni, insieme alla loro perdurante incapacità di informarsi da chi conosce le cose in maniera obiettiva. E così il consumatore, anche lui ben poco informato su come si lavora realmente nei campi tutti i giorni, continua a considerare gli imprenditori agricoli, eccezion fatta per quelli che fanno biologico o biodinamico, degli impenitenti “inquinatori” alla mercè delle multinazionali della chimica e delle sementi. Cosa abbiamo letto nei giorni scorsi su due quotidiani Citiamo alcuni passi letti in questi giorni, cominciando…
Come ti faccio il #marketing #agroalimentare
Eh si, sono cose belle e che danno soddisfazione quando le leggi, quando ti mandano email come quella giunta da una nota sindacale, la scorsa settimana. Pensate, con soli 60 Euro abbiamo la possibilità di formarci su “Sviluppo delle imprese agroalimentari” e finalmente buttare alle ortiche anni di sfruttamento da filiera, finalmente potremo consolidare le basi della nostra attività facendo Marketing! Leggiamo: Il piano formativo prevede 4 incontri mirati sui temi della gestione strategica dell’impresa agricola; del marketing e comunicazione nel settore agroalimentare con politiche commerciali e reti di vendita; della cooperazione come strumento di innovazione; dei processi di comunicazione interni ed esterni all’impresa agricola e di valorizzazione dei prodotti del territorio; Il corso è rivolto a titolari, contitolari, coadiuvanti di imprese agricole, soci e amministratori di cooperative agroalimentari. Inizio delle lezioni <<omiss>> Quota di iscrizione 60 euro IVA compresa. Ma vi rendete conto quanto tempo abbiamo perso fino ad oggi a…