La crocifissione del Ministro #Martina
Non è un martire, non è una vittima di ingiustizie, è solo il carnefice degli agricoltori italiani. Lui? Il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, uomo che non conosce il settore primario italiano e che si affida per qualsiasi necessità ai sindacalisti nostrani. Dalla padella alla brace! Roma, 2.08.2016 – “La nomina di un nuovo commissario alla guida di Agea, principale erogatore di finanziamenti per l’agricoltura, segna il fallimento del ministro delle Politiche Agricole, Martina, che dall’inizio della Legislatura preferisce mettere ancora volta una toppa piuttosto che risolvere il problema della governance dell’Agenzia. Per questo oggi ci asterremo sul voto per la nomina di Gabriele Papa Pagliardini a nuovo commissario dell’Agea”. Lo affermano i deputati del M5S della Commissione Agricoltura. “È paradossale che finora l’unico atto del ministro delle Politiche Agricole, Martina, sia stato quello di cambiare il vertice da lui stesso nominato. Dalla nascita di Agea, con il decreto…
Pascolo, a rischio ben 26 milioni di euro di #fondi agricoli comunitari
Se il Governo nazionale non interviene immediatamente, ben 26 milioni di euro di fondi comunitari, di cui 4 milioni per la Calabria, annualmente dal 2014 al 2020, verranno sottratti ad allevatori e proprietari e restituiti a Bruxelles. La possibilità del pascolamento per conto terzi è stata introdotta con la revisione della PAC 2006. Il suo obiettivo era, ed è, quello di favorire, non solo gli allevatori, ma anche gli agricoltori proprietari che, a prescindere dalla produzione, garantiscono la tutela del patrimonio paesaggistico. Questa pratica è stata regolata dal 2006 al 2013, ma a causa di una circolare di Agea con la quale si era deciso di sostenere solo il pascolamento diretto in modo da colpire pochi disonesti, c’è stato un blocco per l’anno 2014. Dal 2015 il pascolamento per conto terzi è stato nuovamente reintrodotto, ma il blocco legislativo causato per il 2014 (l’anno di riferimento per la formazione dei…
Il #TTIP potrebbe mettere in #ginocchio le nostre #Aziende
L’articolo straordinario di Vois Magazine non lascia alcun dubbio: il TTIP va fermato perchè apporterà un danno incalcolabile alle nostre Imprese. Si chiama Transatlantic Trade and Investment Partnership, meglio noto come TTIP, ufficialmente è finalizzato a «ridurre le barriere commerciali» e a «rilanciare la crescita economica per uscire dalla crisi». Dopo quasi tre anni di silenziosi negoziati, da qualche settimana, l’accordo commerciale tra Unione Europea e Stati Uniti è finalmente al centro del dibattito internazionale. “Per Feditalimprese la firma del trattato potrebbe provocare un danno economico consistente alla già critica situazione delle piccole e medie Imprese italiane, il TTIP porterà molti agricoltori d’Europa a confrontarsi con una maggiore concorrenza e prezzi più bassi da parte dei competitor Usa minacciando le aziende agricole di tutta l’area dell’UE”. I prodotti alimenti a denominazione d’origine protetta rischieranno di essere confusi con prodotti analoghi, prodotti anche negli Usa, realizzati con norme igieniche più blande di…
Il #manuale perfetto di come sfruttare gli #agricoltori
Da giorni assistiamo allo show di una parte della politica che grida contro il caporalato e le precarie condizioni lavorative presenti nel Belpaese. Ancora una volta assistiamo ad uno spettacolo mediatico che porta a vedere le cose non nella sua complessità ed interezza ma bensì rilegato ad una sola parte, quella più conveniente per l’interlocutore del momento. Come sempre si pensa a debellare il problema senza esaminare le cause che lo hanno creato. Tutti dimenticano le condizioni di sfruttamento che i nostri giovani italiani devono subire in Paesi definiti “civili” come gli Stati Uniti o l’Australia. Nessuno pensa, o vuole pensare allo sfruttamento che i nostri agricoltori vivono ogni giorno in campagna dalle nostre amate forze sindacali. Pronte a creare nuovi servizi con nomi commerciali variopinti, pronte a lievitare i costi della propria attività, i sindacati agricoli posso attingere ad un vero e proprio repertorio, opportunamente insegnato a tutti i…
Tassa medievale sui #terreni agricoli. Il Comune batte cassa, gli #agricoltori si ribellano
Non parliamo di fantacalcio o di un gioco della vostra playstation. L’incredibile vicenda della terra asolana, famosa per la Battaglia di Asola dipinta dal Tintoretto, lascia non solo sconcertati ma rappresenta il classico esempio di come la burocrazia rende impossibile la nostra vita quotidiana. Ovviamente davanti a queste assurdità le Istituzioni scompaiono, nascondendosi tra i “non so” e i “lavoreremo” con buona pace degli agricoltori locali. L’importante è pagare, per il futuro si vedrà. Il “livello” è un contratto agrario, nato con l’impero romano (IV sec.) voluto dagli imperatori Valentiano e Valente che, nati poveri, così promossero l’uso delle terre incolte. Se ne fece largamente uso nel Medioevo e rimase in vigore praticamente fino all’Unità di Italia. Prevedeva la concessione – a termine o perpetua – di un terreno, a fronte del pagamento di un canone (spesso in natura, consistente in una parte del raccolto). Almeno fino all’inizio dell’800, essendo…
Le nostre #proposte per rilanciare immediatamente il #prezzo
In questo marasma di politici e pseudo-tecnici incapaci a gestire la grave crisi economica e produttiva delle nostre eccellenze agroalimentari la nostra Associazione si prende la responsabilità, davanti a tutti voi, di fare delle proposte serie e concrete per rilanciare il prezzo. L’unico parametro che le sindacali e il mondo politico dovrebbero considerare è quello del prezzo dei prodotti alla campagna; solo se c’è un’adeguata remunerazione ci potrà essere attività imprenditoriale e futuro occupazionale. In sintesi ecco le nostre proposte: ETICHETTATURA -Definire obbligatoriamente l’origine del prodotto sia davanti alla confezione sia sul retro della confezione stessa; -Definire obbligatoriamente se il prodotto ha origine da un semilavorato (cagliata, concentrato) straniero; -Impedire l’utilizzazione del tricolore sulle confezioni del prodotto straniero; -Stabilire anni 5 di reclusione e chiusura dell’attività per chi ricorre alle truffe e contraffazioni alimentari. BORSA MERCI Modifica dei regolamenti delle quotazioni dei prodotti agricoli. In caso di mancato accordo tra…
L’#olio italiano barattato con l’amicizia tunisina
A volte si preferisce non esternare quello che si prova, impossibilitati a parlare e pensare perchè increduli e sconcertati. Questo è il caso di oggi, dopo aver letto Catania.BlogSicilia. Questo baratto, già precedentemente anticipato, quanto ci costerà in termini economici, occupazionali e sociali ? L’importante, ironicamente parlando, è che paghi sempre il primario italiano ! Via libera del Parlamento europeo all’incremento della quota d’import dell’olio di oliva tunisino in regime di esenzione fiscale nel mercato comunitario. La decisione, votata stamani, con 500 voti favorevoli, 107 contrari e 42 astensioni, diventa definitiva e rischia di assestare un duro colpo al comparto olivicolo siciliano. Nelle scorse settimane a più riprese alcuni eurodeputati hanno tentato di scongiurare questa decisione attraverso degli emendamenti contrari all’incremento dell’import. “Il mercato europeo sarà letteralmente sommerso da 70 mila tonnellate di olio tunisino in più all’anno e senza alcun dazio – spiega l’europarlamentare Salvo Pogliese che ha dato…
Pomodorini svenduti in #campagna per arricchire la GDO
Mentre vengono annunciati continuamente nuovi PSR, il ritorno dei giovani in campagna e il decollo delle esportazioni agroalimentare, la campagna italiana è stata ridotta alla fame. Come svegliarsi da un sogno e trovarsi nella dura realtà quotidiana. L’ortofrutta italiana è stata sostituita da quella straniera nel più totale silenzio della politica e dei sindacati. Oramai abbiamo la chiara impressione di vivere in una dimensione diversa da quella raccontata dai mass media; Ragusa TG descrive invece, in un vecchio articolo purtroppo sempre molto attuale, in un modo schietto e nitido, la cruda realtà. Mentre i “nostri” agricoltori soffrono e non riescono più a far quadrare i conti e molti di questi rischiano anche di perdere la casa perché all’asta, c’è chi riesce a vendere i loro prodotti a prezzi anche 12 volte superiori a quelli riconosciuti a chi produce. Alcune foto documentano bene come la filiera dell’ortofrutta riesce a realizzare “la…
Latte: Fiera agricola di Montichiari (BS) i racconti drammatici degli allevatori
Si è aperta la 88ª Fiera Agricola Zootecnica Italiana di Montichiari (BS), ma più che una piazza dove incontrarsi, confrontarsi, seguire l’innovazione tecnologica, è sembrata la valle del lamento. Purtroppo la situazione non è per nulla rosea e non si scorge la luce in fondo al tunnel, si sente che il settore è allo sbando, senza una regolamentazione del mercato, senza una reale tutela della nostra primaria eccellenza. Riportiamo il Comunicato Stampa di Matteo Bernardelli: (Montichiari, 19 febbraio) «Nel 1988 il latte alla stalla veniva pagato 800 lire al litro e il prezzo alla distribuzione il consumatore lo pagava 1.500-1.600 lire. Oggi ci pagano 35-36 centesimi al litro, quando non addirittura 31-32, e il consumatore lo paga 1,60 euro allo scaffale. Qualcosa non torna e non serve un genio della matematica per capirlo». Fra gli allevatori presenti alla 88ª Fiera Agricola Zootecnica Italiana di Montichiari (FAZI) Roberto Capelletti, 50 anni, una…
#Agricoltura, il silenzio dei #TG
Veritiera, puntuale e condivisibile è l’analisi di Roberto Bartolini pubblicata su Il nuovo agricoltore. Il recente fatto di cronaca del mancato pagamento dell’acconto Pac 2015 per moltissimi agricoltori non ha trovato nemmeno una minima citazione in alcun giornale o servizio televisivo. E dire che si tratta di quattrini promessi e dovuti a molti cittadini e non recapitati dalla Pubblica Amministrazione nei tempi stabiliti, per mancanza di fondi, per i soliti intoppi burocratici o non si sa per quale altro motivo. Fatto sta che se una cosa del genere, che riguarda migliaia di persone, avesse interessato qualsiasi altro settore diverso dall’agricoltura, ne avremmo sentito parlare per giorni. Ma si sa, purtroppo, anche se ci sediamo regolarmente a tavola più o meno tre volte al giorno, tutti danno per scontato che ciò che mangiamo c’è e ci sarà sempre, come l’aria che respiriamo e l’acqua che beviamo. Così ben pochi si preoccupano…