75.000 agricoltori caduti nella #rete dell’#usura mafiosa nel totale silenzio delle #Istituzioni
A volte ci sono silenzi che soffocano più di una sberla, che rimbombano più forte dell’indifferenza di molti di noi. Per tanti giornalisti, per tanti di noi operatori del settore primario, parlare di usura mafiosa e bancaria appare come cosa pericolosa, da dimenticare, da accantonare come se nulla fosse. Noi invece di Insieme per la Terra gridiamo e grideremo con tutta la forza che abbiamo dentro di noi, un “NO” secco, senza se e senza ma. Il TG5 delle ore 8 del 8 settembre 2016 ha dedicato un servizio giornalistico per abbattere un muro di omertà nell’informazione italiana. Numeri sconcertanti: 75.000 agricoltori colpiti da usura mafiosa, richiedenti prestiti medi di 30.000 euro. Nessun riferimento alle vittime di usura bancaria, magari per non disturbare gli Istituti di credito ed i loro dirigenti. Quando si parla di usura tutti pensiamo al Sud Italia; proprio per sconfessare questo mito il TG5 indica nella…
Le #allucinazioni del Ministro Martina. Ecco come raccontare una #realtà inesistente
Sentire parlare di “semplificazione” e di “innovazione” in campo agricolo da parte del Ministro Martina ha lo stesso effetto di una supposta data ad un paziente con un’unghia incarnita; cura sbagliata oltre ad un peggioramento delle condizioni di salute dell’ammalato (della quale patologia, dovrebbe essere specialista se non il primario). Il Ministro sostiene, come a sventolare una bandiera di successo, che i giovani sono tornati in massa a lavorare in campagna. Domanda: perchè allora l’età media della popolazione agricola è di 67 anni? I conti non tornano mai, anzi con il Ministero non sono mai tornati !!! C’è talmente tanta voglia di vedere risultati che si è disposti a raccontare, concordemente con le Sindacali amiche, numeri fantasiosi classificabili come vere e proprie allucinazioni, per fare impressione sull’elettorato con Mass-Media “di parte”, che non si sognano di verificare come invece dovrebbero fare, diffondono così eresie a tutt’andare. Non sarà per caso che…
Le #banche non conoscono l’#agricoltura italiana
Vi sembrerà un’assurdità ma la realtà è che le banche non conoscono l’agricoltura del Belpaese. Vi starete domandando se sono impazzito oppure a cosa concretamente mi sto riferendo? Tutto inizia da un articolo del Sole 24 Ore pubblicato il 20 di agosto dal titolo “Dalle BCC più impieghi al settore agricolo“. Dopo il consueto carosello di cifre che indicano un aumento dei finanziamenti bancari destinati all’agricoltura friulana, vengono dati dei consigli per migliorare il rapporto banca – impresa: “Quello che conta, però, è che le aziende sappiano presentarsi alle banche con idee innovative, business plan ben fatti e bilanci ben scritti“ Ci permettiamo di fare alcune osservazioni: 1. I business plan, essendo realizzati da professionisti economici con adeguate competenze, richiedono costi tecnici non indifferenti soprattutto tenendo conto che spesso le Sindacali richiedono costi pratica anticipati ed a percentuale; 2. Per la quasi totalità le Aziende Agricole sono ditte individuali e…
L’Italia dell’informazione #agricola distorta
Senza sosta, senza scrupoli, l’Italia dell’informazione agricola distorta continua a raccontare illusioni e bugie. Per commentare l’articolo del Corriere useremo le parole di Alessandro Riganelli, fondatore di Fitowell: “le visioni distorte, alterate, la lettura dei dati affidate a giornalisti impreparati, che non sanno leggere l’altro lato della medaglia. Una lettura trimestrale del pil in agricoltura. Come pesarsi solo dopo ferragosto. L’importante è il messaggio che si vuol far passare, condirlo con retorica e oscurare la situazione disastrosa delle imprese. Venghino signori, venghino.” Due indizi non fanno ancora una prova. Tuttavia cominciano a denotare una tendenza. L’Italia sta registrando una crescita per volumi, valori e posti di lavoro nell’agricoltura. In un secondo trimestre asfittico (a segno zero) l’Istat contabilizza una crescita del settore primario che unito a quello dei servizi compensa le difficoltà dell’industria. Un mese fa l’istituto di statistica aveva segnalato una convinta ripartenza del Meridione attribuendola, dopo sette anni…
L’#agricoltura sommersa da problemi, i Sindacati chiusi per #ferie
Mentre gli allevatori e gli agricoltori non sanno come sbarcare il lunario visti i sotto-prezzi dei propri prodotti, i sindacati agricoli pensano a munirsi di secchielli e palette per costruire castelli di sabbia lungo le nostre coste italiane. Avete una pratica urgente o avete bisogno di gasolio agricolo causa il troppo caldo? Nessun problema, basta rinviare il tutto dopo il rientro graduale nei comodi uffici dei sindacalisti nostrani! Mentre la bile annebbia la nostra lucidità ed altera la nostra pazienza, i sindacalisti si vedranno costretti ad affrontare bagni interminabili, passeggiate in lungomare, sport estremi sotto l’ombrellone. Finalmente per alcuni giorni, come durante gli europei di calcio o durante le olimpiadi, i problemi quotidiani del settore primario spariranno come per incanto; poco contano poi il loro ritorno, magari ancora più accentuati a causa del passare del tempo. L’Italia delle prese in giro sindacali continua … Dr. Nicola Gozzoli Presidente Insieme per…
Il Manifesto di “Fare” accoglie le richieste dell’#agricoltura italiana
Durante la presentazione del “Manifesto delle Idee” del partito politico Fare del Sindaco di Verona Flavio Tosi, sabato 23 luglio a Roma, si è parlato di agricoltura. Politiche per il credito agevolato a favore delle imprese agricole e per favorire il ricambio generazionale, l’innovazione e la tecnologia; Contrasto all’abbandono delle aree montane attraverso incentivi fiscali e no “tax area”. Incentivi e assistenza burocratica per l’export; Difesa e tracciabilità totale delle produzioni “Made in Italy”; Contrasto all’ “Italian sounding” con investimenti in comunicazione e marchio di garanzia; Investimenti in cultura e informazione sulla sana alimentazione; Creazione di un sistema organizzato per attrarre turisti in percorsi che valorizzino le nostre produzioni locali, il patrimonio artistico e culturale. E’ stata recepita completamente l’attività di consulenza della nostra no profit. Obbiettivo di Insieme per la Terra è e sarà quello di riportare al centro dell’attività della politica italiana tutti i problemi e tutte le…
La #speculazione finanziaria sul #grano è criminale
Comunicato stampa 14/07/2016: La speculazione finanziaria sul grano è criminale, la Regione Sardegna si attivi per tutelare l’oro sardo Il prezzo del grano è crollato negli ultimi mesi, questo mette a rischio il lavoro e le produzioni di agricoltori italiani e sardi che, coraggiosamente, hanno deciso di coltivare un prodotto primario e fondamentale per la vita di tutti. Il mercato e il sistema capitalista-monopolistico dei grandi produttori (sardi e italiani), con questa operazione di cartello, sta mettendo in ginocchio migliaia di realtà agricole in tutta la penisola, al pari d’una alluvione o d’una invasione di cavallette. La politica ha il dovere di proteggerci da lobby criminali, il cui unico scopo è l’accumulo della ricchezza, e di tutelare i nostri beni comuni, tra cui il grano, da cui derivano beni di primissima necessità. Noi crediamo che la Regione debba proporre premi de minimis a favore degli agricoltori che coltivano principalmente grano,…
Un’#Europa di zone-socio-economiche #autosufficienti
L’Europa come unione di Zone-Socio-Economiche Autosufficienti e sviluppate allo stesso livello? Che sia necessario per questo una Ital-EXIT, per ripartire con il piede giusto? Se l’unione fa la forza è anche vero che se non vi è un obiettivo comune condiviso, e soprattutto una Costituzione, Codice Penale e Codice Civile, e procedimenti Amministrativi comuni, come afferma P.R. Sarkar nella sua teoria economica PROUT, il castello di sabbia così sviluppato per l’Unione di Paesi, non reggerà alle tempeste e mareggiate del tempo. Oggi “i grandi animali e i piccoli stati non possono più sopravvivere”, afferma ancora Sarkar, per cui sarebbe necessario attrezzarsi in diverso modo. L’idea di Europa è buona, diceva un britannico intervistato prima del voto, ma ciò che non va bene è Bruxelles, cioè la sua amministrazione. In questa idea è condensato il problema di un’organizzazione tra gli stati, che all’apparenza e secondo i manager di Bruxelles ‘sono tutti…
Senza #regole condivise ci saranno altre #Brexit
L’analisi puntuale e precisa, pubblicata su Agronotizie, dell’Assessore lombardo Gianni Fava permette sicuramente di fare il punto del momento storico in cui viviamo. La Brexit deve farci riflettere. Non entro nel merito della decisione di un popolo sovrano. La democrazia si accetta, non si commenta. Fanno pensare, tuttavia, le posizioni di alcuni leader britannici per i quali “l’Unione è stata una buona idea, ma non è più giusta per noi”. L’errore politico più grave che l’Europa oggi potrebbe compiere è quello di arroccarsi sdegnosamente nel proprio sé, girandosi dall’altra parte o – peggio ancora – criticando le scelte di un Paese che forse non ha mai avuto uno slancio convintamente europeista, ma che fino al 23 giugno scorso ne faceva pienamente parte. Lascio valutazioni di carattere più generale ad altri, limitandomi ad alcune osservazioni in merito all’agricoltura, materia peraltro che è stata alla base dell’Europa. Se non l’unica, è stata…