I giovani in #agricoltura, il libro delle fiabe di #Coldiretti
La diffusione delle statistiche della Coldiretti non ha fine. Grazie al Sole 24 Ore vengono propinati con grande enfasi notizie sul mondo giovanile in agricoltura. Obbiettivo del sindacato è aumentare i tesseramenti, aprire nuove partite iva con i relativi fascicoli aziendali; praticamente nuovi polli da spennare, ovviamente senza alcun offesa per i polli! L’alleanza tra il sindacato e Confindustria lascia veramente perplessi, per non dire inorriditi. Ma davvero i “gialli” e gli industriali pensano di trattarci come persone prive della capacità di pensare e ragionare? Le nuove tecnologie non sono certamente l’obbiettivo prioritario a cui tendere essendo molto più importante la capacità di usare il proprio bagaglio formativo ed intellettivo a tutela delle chiacchiere diffuse ad arte da certi personaggi. Cresce il lavoro agricolo e punta a una sempre maggiore qualificazione e innovazione. Nei primi tre mesi dell’anno c’è stato un vero e proprio boom per gli under 35 con…
ASPAL pronta a scendere in #piazza proponendo #proposte concrete
Recentemente l’Associazione dei Produttori Agricoli laziali (AS.P.AL.) si è riunita nell’assemblea dei soci in un incontro in cui sono state presentate le rivendicazioni e le prossime strategie. Queste le richieste sulle quali Aspal è pronta a dare battaglia, sottoscritte insieme ad altri movimenti e associazioni autonome del settore agricolo di altre regioni italiane: 1. Applicazione ed estensione delle clausole di salvaguardia nelle importazioni, così come scritto nel trattato Euro – Marocco, per la tutela dei produttori e consumatori locali; 2. Nuove regole sul commercio che diano equilibrio e trasparenza a tutta la filiera agro-alimentare; misure urgenti contro l’indebitamento delle nostre aziende, da concordare in Europa con la deroga ai vari trattati; 3. Garanzia che la spesa pubblica gestita da Regioni e Stato vada veramente a finire nelle tasche dei produttori veri, sostenendo il reddito e il lavoro degli stessi (Agea, PSR regionali e indennizzi contro la batteriosi del kiwi nel…
L’Italia deve restituire 7 milioni a #Bruxelles. Il #fallimento della nostra #burocrazia
Non è una barzellatta. Tutto vero. La burocrazia e l’organizzazione italiana fanno acqua da tutte le parti. Questa vicenda descritta da Alberto Gamberini lascia veramente l’amaro in bocca, vista anche l’attuale situazione in cui versa l’agricoltura italiana. Non siamo capaci di controllare a dovere come vengono spesi i soldi che Bruxelles destina all’agricoltura. Lo ha sancito il Tribunale della Ue, che con sentenza del 12 maggio ha condannato l’Italia a restituire quasi sette milioni di euro (per l’esattezza 6,886 milioni). Si tratta di una vicenda che risale al periodo compreso fra il 2006 e il 2009, quando furono previsti sostegni agli allevatori di bovini e ovini attingendo alle risorse messe a disposizione da vari fondi, come il Feoga (Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia), il Feaga (Fondo europeo agricolo di garanzia) e il Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale). Condizione vincolante quella di controllare la correttezza nella…
#Zaia firma un manifesto di #Coldiretti sull’#etichettatura, ma cosa firma?
Con un pizzico di meraviglia leggiamo (da una fonte più che ufficiale) dal sito della Regione Veneto, della firma di un “Manifesto sull’etichettatura” da parte del Governatore Luca Zaia. La firma è avvenuta nel corso di un incontro tra il Governatore del Veneto ed il Presidente di Coldiretti Veneto Martino Cerantola, presenti l’Assessore regionale all’Agricoltura e il Direttore dell’Organizzazione agricola Pietro Piccioni. Qualche domanda ce la poniamo? Cosa contiene quell’accordo? Nell’articolo (breve) non c’è scritto e non si parla in dettaglio del contenuto del Manifesto Vediamo la presenza del Presidente di Coldiretti Veneto, ma le altre sindacali? Le associazioni consumatori hanno avuto modo di visionare quel Manifesto? Un Manifesto non è una legge regionale ne tantomeno statale, il manifesto potrà mai “forzare” le imprese venete a mettere la provenienza delle materie prime, sapendo che sarebbe una martellata sulle mani nel caso acquistassero dall’estero? Non è che si tratta di una bella…
Lega – M5S propongono indicazione di origine in #etichetta, il PD la boccia. Gozzoli: “siamo all’imbecillità”
In questi mesi di attività avevamo visto parecchie cose disdicevoli ma ieri nel Senato della Repubblica abbiamo abbondantemente superato l’indecenza. Durante la discussione del DEF 2016 la Lega Nord, con il sostegno del M5S, ha proposto un emendamento per l’indicazione di origine delle materie prime in etichetta. Il Governo, notoriamente vicino a Confindustria, onde poter tutelare gli interessi delle multinazionali e degli amici industriali, ha deciso di bocciare l’emendamento. A darne notizia è stato il Sen. Luigi Gaetti dalla sua pagina facebook con il seguente post: Ieri è stato bocciato dalla maggioranza questo emendamento, durante la discussione del DEF 2016. Quando parleranno della tutela del Made in Italy ricordateglielo. (6-00184) 5.18 Respinto. Nella parte relativa agli impegni, dopo l’impegno n. 17, inserire il seguente; «a rendere obbligatoria l’indicazione in etichetta dell’origine della materia prima contenuta nei prodotti agroalìmentari, soprattutto a tutela delle produzioni del comparto lattiero-casearìo, al fine di garantire…
Puglia e Basilicata gridano la loro rabbia per la grave #crisi che sta colpendo l’#agricoltura italiana
Il Movimento Riscatto e la Rete Dei Municipi Rurali chiedono al governo di dichiarare lo “Stato di crisi” e annunciano lo “Sciopero nazionale per la terra” #Cambiareverso. Questo è il grido di rabbia levatosi durante la manifestazione interregionale organizzata dal Movimento Riscatto e dalla Rete Dei Municipi Rurali, che nelle prime ore del giorno 14 marzo ha visto protagonisti, radunati nel parcheggio del Centro Commerciale Ipercoop di Matera-Borgo Venusio, 300 trattori provenienti da diverse città della Puglia e della Basilicata; non ancora del tutto archiviata la questione dell’Imu Agricola, gli attivisti di Riscatto, mettono nuovamente i trattori in strada, questa volta per chiedere sia al Governo centrale sia ai Governi Pugliesi e Lucani, di dichiarare lo “STATO DI CRISI” dell’ intero comparto agricolo, proseguendo di fatto la lunga serie di vertenze incominciate esattamente un anno fa. Il 14 marzo, all’ombra del Consiglio Europeo dei Ministri dell’Agricoltura tenutosi a Bruxelles, il…
L’#olio italiano barattato con l’amicizia tunisina
A volte si preferisce non esternare quello che si prova, impossibilitati a parlare e pensare perchè increduli e sconcertati. Questo è il caso di oggi, dopo aver letto Catania.BlogSicilia. Questo baratto, già precedentemente anticipato, quanto ci costerà in termini economici, occupazionali e sociali ? L’importante, ironicamente parlando, è che paghi sempre il primario italiano ! Via libera del Parlamento europeo all’incremento della quota d’import dell’olio di oliva tunisino in regime di esenzione fiscale nel mercato comunitario. La decisione, votata stamani, con 500 voti favorevoli, 107 contrari e 42 astensioni, diventa definitiva e rischia di assestare un duro colpo al comparto olivicolo siciliano. Nelle scorse settimane a più riprese alcuni eurodeputati hanno tentato di scongiurare questa decisione attraverso degli emendamenti contrari all’incremento dell’import. “Il mercato europeo sarà letteralmente sommerso da 70 mila tonnellate di olio tunisino in più all’anno e senza alcun dazio – spiega l’europarlamentare Salvo Pogliese che ha dato…
In #Sicilia i Sindaci chiedono lo stato di #crisi agricola
La Sicilia agricola e stanca ha deciso di ribellarsi. Riportiamo l’articolo apparso sul sito siciliafan.it Agricoltura in ginocchio. È un grido di dolore quello degli imprenditori siciliani che lavorano nel settore. Mentre l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici ribadisce l’intenzione di portare le loro istanze al governo siciliano, il Comitato Donne Per L’Agricoltura, in sinergia con 25 sindaci, chiede l’intervento all’esecutivo nazionale. In un comunicato stampa si legge: “È stato stilato e controfirmato un documento da 25 sindaci siciliani, durante un’assemblea presso la Fiera Emaia di Vittoria, alla presenza di migliaia di cittadini agricoltori della Sicilia orientale. Si chiede l’apertura dello stato di crisi. I sindaci hanno stilato le richieste da porre al ministro Martina, i produttori le hanno ascoltate ma si è deciso di prendere tempo. A breve i capigruppo si riuniranno per decidere se appoggiare le proposte dei sindaci o stilarne delle nuove, poi ci comunicheranno data e luogo…
#Agricoltura, il silenzio dei #TG
Veritiera, puntuale e condivisibile è l’analisi di Roberto Bartolini pubblicata su Il nuovo agricoltore. Il recente fatto di cronaca del mancato pagamento dell’acconto Pac 2015 per moltissimi agricoltori non ha trovato nemmeno una minima citazione in alcun giornale o servizio televisivo. E dire che si tratta di quattrini promessi e dovuti a molti cittadini e non recapitati dalla Pubblica Amministrazione nei tempi stabiliti, per mancanza di fondi, per i soliti intoppi burocratici o non si sa per quale altro motivo. Fatto sta che se una cosa del genere, che riguarda migliaia di persone, avesse interessato qualsiasi altro settore diverso dall’agricoltura, ne avremmo sentito parlare per giorni. Ma si sa, purtroppo, anche se ci sediamo regolarmente a tavola più o meno tre volte al giorno, tutti danno per scontato che ciò che mangiamo c’è e ci sarà sempre, come l’aria che respiriamo e l’acqua che beviamo. Così ben pochi si preoccupano…
L’#agricoltura in crisi d’#acqua
Oltre alla crisi economica il settore primario si trova ad attraversare anche una spaventosa crisi idrica. Nel silenzio generale dei media spunta un servizio giornalistico che “tocca con mano” questa crisi idrica che sta attanagliando le nostre campagne. Gli agricoltori bagnati dal fiume Mincio sono già stati avvisati con riunioni pubbliche che la fornitura di acqua saranno interrotte dal 15 giugno con il rischio concreto di non raccogliere nulla sulle proprie terre; infatti il Lago di Garda deve essere mantenuto a certi livelli per scopo turistico. In sintesi meglio mettere in ginocchio l’agricoltura locale piuttosto che fare un torto ai turisti tedeschi. Calcisticamente parlando Germania 1 – agricoltura italiana 0. Il Ticino è sotto il consueto livello stagionale di almeno un metro e mezzo mentre dal Po emergono distese infinite di sabbia. Dovunque, grazie a questa siccità, sono emersi relitti di imbarcazioni affondate e rovine di località sommerse causa costruzioni…