#Etichette #Alimentari, ma come si leggono? – Sesta parte
Siamo al sesto episodio e stavolta di parlerà di beveraggi, nello specifico di acque minerali e di come possiamo adattare i nostri acquisti alle nostre abitudini alimentari e al nostro stato di salute. Ad esempio, per chi ha problemi di calcolosi, è sempre meglio evitare acque che hanno un residuo fisso troppo elevato, oppure per chi ha problemi renali può essere indicata un tipo di acqua che facilita la diuresi e così via. Etichetta delle Acque Minerali Parliamo oggi delle etichette delle acque minerali: in commercio ve ne sono un’infinità tra tipologie e marchi ma, al di là del nostro gusto personale tra liscia, gasata o… metà, è utile conoscere le informazioni sulla confezione in modo da poter scegliere l’acqua più adatta alle esigenze del nostro organismo, anche se il consiglio di Insieme per la Terra è quello di bere l’acqua di rubinetto, che rapidamente ricordiamo essere per legge la più controllata e…
#Etichette #Alimentari, ma come si leggono? – Quinta parte
Rieccoci alla nuova “puntata” del nostro viaggio nelle etichette alimentari, proviamo questa volta a fare degli esempi concreti, anche per poter avere un termine di paragone tangibile. Ecco qualche esempio di etichetta: uova, passata di pomodoro, carne, acqua minerale Etichetta delle Uova Parlando di uova, non fermatevi a ciò che trovate scritto sulla patinata confezione, quella è frutto di uno studio di Marketing, non rispecchia necessariamente quello che troverete dentro, sulle uova, sicuramente ci avrete fatto caso, c’è un codice stampato sul guscio (che in pochi sanno tradurre) ora Vi spieghiamo cosa significa e come leggerlo: Facciamo un esempio non basato sulla realtà: 3 IT 001 VR 036 La prima cifra indica il tipo di allevamento: 0 corrisponde al biologico, 1 a quello all’aperto, 2 a terra e 3 in batteria. Sappiate che lo 0 del biologico, indica sia l’alimentazione della gallina che lo spazio che ha a disposizione per razzolare, nel senso…
#Etichette #Alimentari, ma come si leggono? – Quarta parte
Siamo alla quarta parte della nostra lunga inchiesta su come leggere le etichette alimentari, parleremo di biologico e di come riconoscerlo tra i tanti, visto che i “tarocchi” non mancano!. PRODOTTI BIOLOGICI Arriviamo ora ad un argomento che a noi interessa molto: i cibi da coltivazioni biologiche. Come essere sicuri che quello che stiamo acquistando sia veramente biologico? In primis, di certo c’è solo la morte, purtroppo il mercato è zeppo di tarocchi, si parla di un 25%30%, occorre prestare molta attenzione all’etichetta: il regolamento CEE 2092/91 ha definito, criteri ben precisi a cui i produttori ed i trasformatori di prodotti biologici debbono necessariamente attenersi. Questo qui accanto è il logo ufficiale europeo che “dovrebbe” apparire sull’etichetta del prodotto biologico. Vi allego, per Vostra informazione, Decreto Ministeriale del 08 febbraio 2010 in materia di prodotto biologico. Può esservi utile! Ricordiamoci che per essere veramente tale, tutte le fasi di produzione devono seguire i criteri…
#Etichette #Alimentari, ma come si leggono? – Terza parte
Riprendiamo con la terza puntata la nostra inchiesta sulle etichette alimentari, questa parte inizia con un argomento per noi molto sentito, che è appunto la provenienza dei prodotti. Insieme per la Terra si batte proprio per avere una etichettatura chiara e completa, compresa l’indicazione di provenienza degli elementi che compongono il prodotto. Questo per chiarezza e correttezza nei confronti del consumatore, che in questo modo può scegliere se acquistare o meno l’uno o l’altro prodotto. Se questa regola vale per la vostra automobile, che sapete bene dove è stata costruita, perchè non deve valere anche per ciò che portate alla bocca? Una informazione per noi fondamentale e che dovremmo tutti imparare a tenere in considerazione come prima tra tutte le altre è la provenienza del prodotto: il nome del produttore, la sua sede e quella dell’impianto di produzione o confezionamento (se diversa) devono sempre apparire in modo chiaro e leggibile sulle…
#Etichette #Alimentari, ma come si leggono? – Seconda parte
Continua il nostro articolo sulle etichette alimentari, fornendovi l’elenco delle sostanze “buone” e quelle che sarebbe meglio evitare per la salvaguardia della nostra salute. Riprendiamo da dove ci eravamo interrotti con gli Antiossidanti: Antiossidanti Antoossidanti innocui Antiossidanti da evitare E300 Acido ascorbico E310 Gallato di propile E301 Ascorbato di sodio E311 Gallato di d’ottile E302 Ascorbato di calcio E312 Gallato di dodecile E304 Palmitato di ascorbile E315 Acido eritorbico E306 Estratto ricco in tocoferolo E316 Eritorbato di sodio E307 Alfatocoferolo E320 Butilidrossianisolo e butilidrossitoluolo E308 Gammatocoferolo E321 Idrossitoluene Butilato E309 Deltatocoferolo E322 Lecitina di soja Correttori di acidità Correttori di acidità innocui Correttori di acidità da evitare E325 Lattato di sodio E338 Acido fosforico (penalizza l’assimilazione di calcio) E326 Lattato di potassio E339 Fosfato di sodio E327 Lattato di calcio E340 Fosfato di potassio E330 Acido citrico E341 Fosfato di calcio E331 Citrati di sodio E350 Malati di sodio…
Etichette Alimentari, ma come si leggono? – Prima parte
Più volte nella nostra pagina Facebook, ci hanno chiesto lumi su come leggere le etichette sui prodotti alimentari (in questa rubrica, parleremo solo di queste poichè è quello di cui ci occupiamo maggiormente), in effetti non sembra così semplice leggere le intrigate tabelle, elenchi in sigle e codici che non rendono sicuramente chiaro che tipo di cibo viene messo nei nostri piatti. Speriamo di riuscire a mettere un po di chiarezza con questo articolo. COSA DEVONO INDICARE? Dall’anno 1982 è obbligatorio per legge recare in etichetta l’elenco degli ingredienti, in modo chiaro e visibile. Dopo un decennio, finalmente arriva il Decreto Legislativo n° 109 del 27/01/1992, che è il testo vigente e stabilisce i criteri per le etichette dei prodotti alimentari preconfezionati, rivisto poi con il Decreto Legislativo 23 giugno 2003, n. 181. Iniziamo allora col vedere cosa dovrebbe contenere un’etichetta alimentare a norma di legge: Denominazione di vendita Ingredienti Additivi…
I consigli di Matteo: abbiamo un #destino tracciato ?
Secondo gli antichi il nostro destino era tracciato in tutto e per tutto dalle Parche, figure mitologiche figlie di Zeus, che tessevano e guidavano il destino degli uomini con un filo. Oggi sappiamo che non è così grazie all’epigenetica ad esempio. Non tutto è scritto, le nostre scelte in termini di stile di vita, quindi anche alimentazione ed allenamento possono influenzare la nostra salute, le nostre aspettative di vita ed il nostro aspetto fisico. In pillole: – fornisci la tua dispensa di casa acquistando alimenti di alta qualità prodotti da aziende attente alle materie prime che utilizzano; – per gli integratori alimentari serve anche maggiore attenzione, affidati solo a leader di settore in grado di certificare la propria qualità; – oggi sappiamo che lo stile di vita influenza l’aspettativa e la qualità della nostra esistenza terrena. Evita gli eccessi in generale; – fai attività fisica senza auto convincerti che non…
Nella #patria della #polenta il Friuli vuole fermare la #coltivazione del #mais
Nell’articolo di Roberto Bartolini appare ancora una volta quanto sia distante la nostra attività quotidiana dalla politica. Decidere di cambiare, per non dire sconvolgere, l’attività delle nostre Aziende da comodi uffici senza nemmeno capire l’entità e gli effetti dei provvedimenti stabiliti. L’Italia della teoria e l’Italia del fare. La Regione Friuli Venezia Giulia, dopo mesi e mesi di gestazione, sta per emanare il bando relativo alla misura M 10 dei nuovi PSR, che riguarda i “Pagamenti agroclimatici ambientali” suddivisi in varie sottomisure, tra le quali una è dedicata all’introduzione della semina su sodo (premio pari a 600 euro/ha /anno), della minima lavorazione e dello strip-till (premio pari a 534 euro/ha/anno) e un’altra alla diversificazione colturale detta “No mais” (premio di 298 euro/ha/anno). A dirla così sembra un beneficio per gli agricoltori friulani, ma le cose non stanno esattamente in questo modo, perché bisogna leggere tra le righe il lungo elenco…
L’#alimentazione nella #scuola italiana: la #Commissione #Mensa
Quando si parla di refezione scolastica a moltissimi di noi, che hanno frequentato le mense scolastiche negli anni ’80, viene in mente quel potente odore di pasta al sugo che “infestava” le narici fin dalle 8.30 del mattino. Da quegli anni ad oggi le cose sono decisamente cambiate, ma non tutti i genitori sono al corrente di cosa mangino i propri figli. I menù che vengono offerti ai nostri bambini sono redatti in base alle linee guida proposte dalle ASL di competenza e successivamente sottoposti al nulla-osta delle stesse. Le tabelle dietetiche proposte dall’ASL prevedono la scelta giornaliera tra tre/quattro menù diversi e la scelta del menù può essere effettuata direttamente dalla scuola. A tal proposito, negli ultimi anni è nato un importante organo all’interno degli istituti che prevedono il servizio mensa: la Commissione Mensa. La Commissione Mensa è normalmente formata dai rappresentanti dei genitori degli alunni che usufruiscono del…