L’#agricoltura arranca e serve un #rinnovamento dalle fondamenta. Chi fa la prima mossa?
L’agricoltore, si sa, sopporta male le critiche e tanto meno i rimproveri, ma come si dice… “Quando ci vuole, ci vuole”. E Angelo Frascarelli, in un editoriale comparso nel mese di luglio sull’Informatore Agrario, da profondo conoscitore del mondo agricolo non è andato tanto per il sottile. Una critica da interpretare come forte stimolo Frascarelli ha scritto, in conclusione del suo articolo: Gli imprenditori e la politica devono impegnarsi per un’agricoltura più produttiva, più innovativa, aperta al cambiamento, con più aggregazione, con filiere più organizzate, con più capacità tecniche e gestionali. Gli imprenditori agricoli hanno la più grande responsabilità, si lasciano strumentalizzare e preferiscono non guardare la realtà fino in fondo, perché non hanno la forza di un cambiamento radicale di mentalità, di intraprendere un percorso di nuovo protagonismo sui mercati e si limitano alla lamentela. Bisogna prendere atto della realtà e darsi da fare. E tutti devono cambiare, dagli…
Norme incerte e inefficienza informatica di #Agea, l’incapacità di #Martina
L’articolo di Roberto Bartolini pubblicato su Il Nuovo Agricoltore boccia senza ombra di dubbio l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA). Come sempre la realtà è ben diversa dalle chiacchiere ministeriali. Gli agricoltori italiani sono ormai ben consapevoli che devono garantire, oltre ai prodotti che ci servono per vivere, anche alcuni benefici ambientali a fronte di pagamenti specifici previsti dalla nuova Pac. «I veri problemi degli agricoltori nascono però dall’incertezza delle norme e dalle inefficienze informatiche di Agea», tuona Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia, che riporta tre esempi di ciò che non funziona e che qualcuno al Ministero dovrebbe mettere a posto in vista della domanda 2017. La questione dell’erba medica Dal 2016 l’erba medica e le leguminose foraggere sono “coltura” e non sono classificate come “erba o altre piante da foraggio”. Questo cambiamento ha finito per penalizzare molto l’Italia, soprattutto nelle zone di produzione del Parmigiano Reggiano e dei…