La #PAC può essere estesa ai #terreni dati in affitto ?
Non so voi ma i rebus ci fanno venire un gran mal di testa. Il Nuovo Agricoltore analizza nel tempo, attraverso continui esempi concreti, la regolamentazione relativa alla PAC. Per carità, forse a causa della nostra inossidabile diffidenza, ma non vi sembra che questa burocrazia sia studiata appositamente per costringere l’agricoltore a ricorrere all’assistenza sindacale? Prendiamo il caso di un’azienda agricola di 50 ettari che ha ricevuto i titoli Pac solo su 20 ettari, perché gli altri 30 sono affittati sino al 2017. Cosa succede al termine del contratto di affitto? Il proprietario del fondo spalmerà i titoli anche sugli altri 30 ettari? La normativa PAC non prevede di poter spalmare i titoli assegnati sugli altri ettari che attualmente sono in affitto, perché i nuovi titoli della PAC sono stati assegnati facendo riferimento alla domanda Pac del 15 giugno 2015. Dunque il numero di titoli assegnato rimane tale sino al 2020. L’unica…
Voucher: #Poletti indica la soluzione nel #limitarne l’uso, ottimo modo per tornare al #sommerso!
La politica da segni di incapacità ad ogni frase che esce dalle loro bocche, è evidente che sono persone che non hanno nemmeno idea di cosa voglia dire LAVORARE, non hanno MAI gestito un’azienda o passato la notte a pensare a come pagare tutto e portare a casa qualcosa per dar da mangiare ai propri figli. Come possano fare leggi sul lavoro se non sanno cosa sia?? Leggere le conclusioni raggiunte da Poletti fa cadere le braccia: “Il testo correttivo del decreto del Jobs act approvato definitivamente lo scorso 23 settembre e che sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale il prossimo 7 ottobre lascia invariato questo quadro normativo infatti nel testo definitivo è stata eliminata la disposizione originariamente inserita che prevedeva la non applicabilità del limite dei 2.000 euro al settore agricolo. Questo limite si applica a tutti i settori e quindi anche a quello agricolo”. Poi Martina e Renzi fanno…
In caso di #morte servirà un manuale per il subentro degli #eredi nella #PAC
Cari titolari di Aziende Agricole, cercate di non morire o almeno resistete fino a quando in Agea non si faccia maggiore chiarezza sulle procedure da seguire per il passaggio della titolarità agli eredi. Più la burocrazia è farraginosa e maggiore saranno i costi a carico degli eredi; in un epoca di vacche magre magari sarebbe auspicabile un drastico snellimento delle procedure. Con la circolare AGEA.2016.16382 vengono individuate le procedure da attivare per il subentro degli eredi nel caso di decesso del titolare di diritti all’aiuto nell’ ambito dei pagamenti PAC. La procedura indicata nella circolare si applica esclusivamente in caso di decesso della persona fisica titolare dell’azienda e del fascicolo aziendale (non riguarda quindi i casi di “affitto col morto” che hanno creato problemi talvolta rilevanti nel recente passato). La medesima procedura può essere eseguita esclusivamente dall’erede legittimo o testamentario, persona fisica, o dalla comunione ereditaria composta da tutti gli…
Fallimento della #politica del Ministro #Martina, smascherata la bugia sulla #semplificazione
Le parole di Angelo Frascarelli, docente dell’Università di Perugia, cadono come macigni sulla politica del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina. L’analisi puntuale e dettagliata non può che essere assolutamente condivisibile. Il 6 luglio il Parlamento ha approvato il cosiddetto “Collegato agricolo”, dopo due anni dalla sua presentazione. Il 21 luglio la Camera dei deputati ha approvato il decreto “Enti locali”, che contiene alcuni interventi per il settore agricolo. In un mese sono andati in porto due importanti provvedimenti per il settore agricolo e per la filiera agroalimentare. È un vero cambiamento o solo un’operazione di facciata? Gli interventi contenuti in questi due atti normativi sono numerosi: alcuni sono di contenuto molto tecnico e di dettaglio: diritto di prelazione per lo Iap, birre artigianali, presidi sanitari e denunce apicoltura, sistema informativo del biologico, servitù, professione di manutentore del verde, esclusione dai rifiuti degli sfalci e delle potature del verde pubblico…
I giovani in #agricoltura, il libro delle fiabe di #Coldiretti
La diffusione delle statistiche della Coldiretti non ha fine. Grazie al Sole 24 Ore vengono propinati con grande enfasi notizie sul mondo giovanile in agricoltura. Obbiettivo del sindacato è aumentare i tesseramenti, aprire nuove partite iva con i relativi fascicoli aziendali; praticamente nuovi polli da spennare, ovviamente senza alcun offesa per i polli! L’alleanza tra il sindacato e Confindustria lascia veramente perplessi, per non dire inorriditi. Ma davvero i “gialli” e gli industriali pensano di trattarci come persone prive della capacità di pensare e ragionare? Le nuove tecnologie non sono certamente l’obbiettivo prioritario a cui tendere essendo molto più importante la capacità di usare il proprio bagaglio formativo ed intellettivo a tutela delle chiacchiere diffuse ad arte da certi personaggi. Cresce il lavoro agricolo e punta a una sempre maggiore qualificazione e innovazione. Nei primi tre mesi dell’anno c’è stato un vero e proprio boom per gli under 35 con…
#Agricoltori come #polli da spennare
Succede però, che col passare degli anni, vuoi per il profondo groviglio burocratico creato ad hoc per il mantenimento delle fitte reti politico-clientelari, vuoi per la dipendenza sempre più forte del settore agricolo agli aiuti Europei (complice la forte congiuntura di mercato dei prodotti), il comparto politico delle organizzazioni professionali agricole ha iniziato a perdere smalto, facendo spazio ad un assetto quasi del tutto dirigistico. Perché c’è da far quadrare bilanci e portare a casa soldi, affinché, da buone succursali della politica, alimentino il loro sistema chiuso, autopoietico e autoreferenziale. Nulla di nuovo, fin qui si può dire, uno degli apparati classici all’Italiana, di quelli duri a morire, salvo forti scossoni. Il problema però è che l’agricoltura vive di sussidi e muore di burocrazia. Ed è qui che subentra un conflitto di interessi elefantiaco. Già, perché purtroppo, ai tavoli verdi si siede un direttore di una OP (magari con un…
Gasolio #agricolo: da luglio la trafila si allunga, gli #agricoltori dovranno #aspettare!
UCAS: Ufficio Complicazione Affari Semplici Così dovremmo chiamare l’ufficio lombardo che ha partorito un tale decreto! Si, perchè da luglio, la presentazione della domanda per l’ottenimento del gasolio agricolo a prezzo agevolato, non passerà più dai CAA in formato elettronico, ma andrà richiesta in formato CARTACEO (evviva l’innovazione!!), questo ovviamente non potrà che allungare i tempi di rilascio dei buoni che potrà arrivare anche a 20 giorni! Di seguito cosa cambierà (fonte: Ufficio Stampa CONFAI Lombardia) Cosa cambia. Con le nuove regole, dal 1° luglio prossimo la presentazione della domanda di carburante agevolato e delle relative schede giustificative non saranno più inoltrate dai CAA (Centri di assistenza in agricoltura) in formato digitale, ma si ritornerà alla compilazione cartacea. Confai appunto ribadisce: “Comprendiamo i motivi alla base del cambiamento – afferma Sandro Cappellini, coordinatore nazionale di Confai – ma siamo preoccupati per il possibile allungamento dei tempi di assegnazione del carburante,…
Le nostre #proposte per rilanciare immediatamente il #prezzo
In questo marasma di politici e pseudo-tecnici incapaci a gestire la grave crisi economica e produttiva delle nostre eccellenze agroalimentari la nostra Associazione si prende la responsabilità, davanti a tutti voi, di fare delle proposte serie e concrete per rilanciare il prezzo. L’unico parametro che le sindacali e il mondo politico dovrebbero considerare è quello del prezzo dei prodotti alla campagna; solo se c’è un’adeguata remunerazione ci potrà essere attività imprenditoriale e futuro occupazionale. In sintesi ecco le nostre proposte: ETICHETTATURA -Definire obbligatoriamente l’origine del prodotto sia davanti alla confezione sia sul retro della confezione stessa; -Definire obbligatoriamente se il prodotto ha origine da un semilavorato (cagliata, concentrato) straniero; -Impedire l’utilizzazione del tricolore sulle confezioni del prodotto straniero; -Stabilire anni 5 di reclusione e chiusura dell’attività per chi ricorre alle truffe e contraffazioni alimentari. BORSA MERCI Modifica dei regolamenti delle quotazioni dei prodotti agricoli. In caso di mancato accordo tra…
Cercheremo la #PAC sulla luna ?
Nella giornata di lunedì il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Maurizio Martina ha incontrato a Bruxelles il Commissario Europeo all’Agricoltura Phil Hogan. L’argomento principale del giorno è stata la PAC. Ecco il comunicato diffuso dall’Ufficio Stampa del Ministero: Al centro del confronto c’è stato il tema della semplificazione della Pac, con particolare riferimento agli adempimenti del greening e sul regime di gestione del rischio. Il Ministro ha poi sottolineato la necessità di un ulteriore monitoraggio dell’andamento del mercato del latte a livello europeo e l’urgenza di ulteriori interventi. A tale proposito il Commissario Hogan ha comunicato che verranno ripartite a breve anche a favore dell’Italia le quote residue dello stoccaggio privato di formaggi che non sono state utilizzate dagli altri Paesi. “Abbiamo chiesto ad Hogan – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – di andare avanti con decisione sul fronte della semplificazione della Pac. I nostri agricoltori hanno…
#Agriturismi al bivio
Molte Aziende Agricole hanno trasformato totalmente o magari solamente integrato la propria attività introducendo l’agriturismo su una parte degli edifici rustici posseduti. Le associazioni sindacali, prima promotrici della realizzazione dell’alta specializzazione monotematica produttiva aziendale per poi convertirsi nella promozione della diversificazione aziendale, hanno visto nel settore agrituristico la carta vincente per il rilancio economico del primario. Vuoi la crisi economica che attanaglia l’intero stivale, vuoi l’eccessiva burocrazia o addirittura lo sviluppo e radicamento di fenomeni malavitosi, la presenza turistica ha segnato un drastico calo in ogni regione. Nel solo 2015 in Maremma hanno chiuso più di 70 agriturismi registrando il peggior risultato in tutta la Toscana. Nell’articolo di Cristiano Bernacchi si delinea il quadro di una situazione veramente difficile: “C’era una volta il boom degli agriturismi, trainato in Toscana dal Senese e dalla Maremma.” “La “bella” formula. Immersione nella natura, quiete, cibo genuino e prezzi modici. È questa l’alchimia degli…