L’agricoltura non conta più nulla. Tutti dormono (sindacati compresi)
Mentre Zonin fa shopping a Milano, mentre le sindacali pensano a dove riporre le proprie natiche sotto il sole grazie ai “sudati” risparmi, mentre i politici persistono nella loro incapacità, la campagna annega nella disperazione. L’Italia delle bugie e l’Italia della realtà. E’ la cooperativa Trisaia di Rotondella ad aver diffuso queste foto il 20 giugno. “Ci sentiamo in dovere di denunciare – comunica la cooperativa Trisaia – uno dei fenomeni più gravi e spaventosi degli ultimi anni. Siamo arrivati davvero a un punto in cui l’agricoltore, che con fatica e sudore si impegna per l’intero anno a coltivare piante al fine di raccogliere e vendere i frutti, deve arrendersi di fronte a un sistema in cui egli non riesce nemmeno più a sostenere se stesso, figuriamoci una famiglia intera”. “Questo perché? Il motivo è molto semplice: l’agricoltura non conta più nulla per nessuno e nessuno si preoccupa di tutto…
Le #bugie sindacali riescono a trasformare gli orti in #aziende agricole
Diciamoci la verità, quanti di voi hanno visto e letto articoli sui quotidiani o sul web che parlano di questo famoso ritorno dei giovani alla terra? La Coldiretti, in generale tutte le sindacali, hanno trasformato, grazie ai media con sete di buone notizie, una speranza in realtà. Una speranza che avrebbe significato, per le nostre amate sindacali, nuove partite iva, nuove contabilità da tenere, nuovi servizi, insomma cassa a volontà! Invece questa speranza si è fermata al palo; solo l’11% della popolazione agricola attiva in Lombardia, la regione agricola più attiva, ha meno di 40 anni. Allora è qui che accade il miracolo: parlare in modo ossessivo dei giovani che vanno a vivere in campagna, aggiungendo quel “dire non dire” così da creare lo scoop giornalistico. Praticamente riuscire a trasformare un orto in attività agricola che possa sostenere economicamente la propria famiglia. Sono sempre più numerosi i giovani che sia…
Crollano le vendite dei #trattori del 38%. E la #ripresa dove sta ?
Mentre i nostri TG nostrani si contendono il primato della notizia economica con cui si annuncia una vivace ripresa del PIL, pari allo zero e virgola, la produzione dei trattori usati nelle nostre campagne continua inesorabilmente a cadere. Ma si sa il vizio del nostro politico del momento è quello prima di annunciare la ripresa, salvo poi, resosi conto che la realtà numerica è ben diversa, rettificare attribuendo colpe fantasiose a destra o a sinistra, mai su se stessi. L’articolo piccante e provocatorio del Dr. Bartolini da uno spaccato particolare dell’attuale situazione: I dati ufficiali indicano che nel lontano 2006 sono stati 30 mila i trattori immatricolati nel nostro paese, mentre a distanza i dieci anni il 2016 si dovrebbe chiudere con un dato al di sotto delle 18 mila unità. Dunque un calo vistoso delle vendite, pari al -38%. Le cause? La diminuzione dei redditi degli agricoltori, la chiusura…
Cresce il #biologico, ottime prospettive per il #futuro
Oggi con Roberto Bartolini faremo un viaggio nel mondo del biologico per capire sia l’andamento di mercato sia la presenza di opportunità concrete per il futuro. I consumatori ci credono e gli agricoltori rispondono. Il mercato totale del biologico vale 4.310 milioni di euro, con una crescita in un solo anno del 16%, e offre lavoro a 60 mila operatori (nostro record in Europa), che sono aumentati in un anno del 8,2%. Già oltre 1,5 milioni di ettari coltivati Negli ultimi dieci anni hanno chiuso 1,5 milioni di aziende agricole convenzionali, mentre le biologiche crescono: siamo già a 1,5 milioni di ettari coltivati (+7,5% rispetto allo scorso anno), che vuol dire +37% rispetto al 2011. Al Sana di Bologna, la più importante manifestazione del settore, girando tra gli stand si è visto che il “bio” è un settore sempre più vivace e che stimola l’agricoltore, che si impegna ad aumentare…
Agricoltori, dobbiamo difendere da soli il nostro #lavoro e il nostro #futuro
Oggi vogliamo fare il punto della situazione con la lettera aperta di Mirco Zecchini, un agricoltore nonchè Presidente dell’associazione NostrAgricoltura, pubblicata sul sito Il Nuovo Agricoltore. Come Associazione Insieme per la Terra non possiamo che condividere questa posizione. E voi cosa ne pensate ? Se dobbiamo credere alla stampa, alla politica nazionale e alle organizzazioni agricole, il futuro dei nostri giovani è nell’agricoltura. Su cosa si basi tale idea diffusa è difficile da capire, dato che gli attuali imprenditori agricoli professionisti non riescono neppure a garantirsi il presente: l’agricoltore deve districarsi con le banche sempre più esigenti, con una burocrazia asfissiante, con la difficoltà dei mercati e soprattutto con i conti che non tornano quasi mai; il settore sta perdendo forza in assi strategici come il lattiero-caseario, il cerealicolo, il suinicolo. Questo futuro personalmente lo vedo davvero difficile. Non tutti possono aprire una malga in montagna o allevare qualche gallina…
Facce da #latte italiano 100%!
Con questa pubblicazione, la nostra associazione “Insieme per la terra”, ha deciso di iniziare una campagna di sensibilizzazione per il consumo del nostro latte italiano. Stiamo invitando tutti i nostri contatti, i nostri amici, conoscenti o simpatizzanti a partecipare a questa iniziativa. Bere latte italiano fa bene a noi e alla nostre aziende! Fa bene ai nostri bambini, li fa crescere sani e noi siamo sicuri di quello che consumano! Aiuta il nostro mercato, protegge il nostro Made in Italy e permette ai nostri allevatori di non essere schiavi delle multinazionali che ci vorrebbero sempre assoggettati ai loro voleri. Volete far parte di questa iniziativa? Queste sono le semplici e divertenti indicazioni da seguire: 1. recatevi presso il vostro distributore di latte crudo o presso il vostro allevatore di fiducia; 2. fatevi un bel selfie (non è obbligatorio che ci sia necessariamente il vostro bel faccino, a noi basta anche un braccio…);…