I proverbi dei contadini
A volte usati, spesso dimenticati, frutto della saggezza popolare maturata nel tempo. Di cosa sto parlando? Dei proverbi e dei modi di dire del mondo contadino! Ve ne ricordate qualcuno in questo momento oppure vi viene naturale fare una citazione durante un vostro discorso? Da oggi 25 aprile 2022, giornata della liberazione, la nostra Fondazione Insieme per la Terra pubblicherà periodicamente sulle pagine social un proverbio contadino simbolo di tradizione, storia, cultura popolare italiana. Volete segnalarci il vostro proverbio preferito o quello che un vostro caro vi diceva spesso? Scriveteci senza alcun indugio alla nostra mail info@insiemeperlaterra.it Dr. Nicola Gozzoli Presidente Insieme per la Terra
Consigli: La lavorazione del terreno
Sebbene le tecniche e le conoscenze del terreno, nonché i macchinari, abbiano subito notevoli evoluzioni e progressi tecnologici evidenti, gli scopi sono rimasti gli stessi fin da quando l’uomo ha iniziato a coltivare il suolo: raggiungimento di un corretto equilibrio fra fase solida, aria ed acqua, formazione di una struttura adeguata allo sviluppo delle radici, interruzione della capillarità superficiale, interramento di concimi ed ammendanti, controllo delle erbe infestanti e interazione con le altre pratiche agronomiche. Generalmente si distinguono due classi di lavorazioni del terreno: principali e secondarie (o di affinamento). L’aratura è sicuramente la tecnica più diffusa e rappresentativa. La terra viene rovesciata, collocando lo strato superficiale, i sarmenti e le malerbe in profondità, mentre gli strati profondi vengono portati in superficie ed esposti all’azione degli agenti atmosferici. In rapporto alla forma dell’aratro, e in particolare del versoio, la fetta terrosa può subire uno sgretolamento più o meno intenso. In…
I prezzi crollano per il #produttore, crescono al #supermercato
Ditemi il nome di un prodotto alimentare e vi dimostrerò come le sue quotazioni in campagna sono crollate mentre al supermercato il prezzo sia praticamente stabile o addirittura si sia incrementato. Latte, carne, frutta e verdura; cambia il prodotto ma non la sorte. In un articolo dell’Unione Sarda si parla della situazione dei carcioficoltori del polo Serramanna-Samassi; prodotto straordinario colpito dalla speculazione commerciale indiscriminata. Milioni di capolini restano nei campi, non raccolti a causa del crollo dei prezzi, ma al consumatore un carciofo continua a costare molto, fino a un euro a pezzo. È il paradosso, nemmeno una novità nel panorama della commercializzazione dei prodotti agricoli, che caratterizza il mercato del carciofo sardo del dopo Capodanno. “I mercati sono saturi e il prezzo è crollato”, è il grido dei carcioficoltori del polo Serramanna-Samassi. Da 10 a 15 centesimi per un carciofo della varietà tema, poco di più per uno spinoso…