Agricoltura e la truffa chiamata “Equitalia”
Migliaia sono gli operatori del settore primario colpiti, in modo più o meno importante, dalle cartelle di Equitalia. Come sempre, grazie ai soliti amici giornalisti televisivi e della carta stampata, abbiamo appreso una svolta epocale nel rapporto tra Equitalia ed il comune cittadino. Invece, tanto per cambiare, “il lupo perde il pelo ma non il vizio”. A cosa mi riferisco? Provate a leggete l’intervista apparsa su Il Giornale del Dr. Lino Ricchiuti, Presidente del Popolo delle Partite Iva. Tanto, troppo. In modo smisurato. “Alla fine aziende e contribuenti finiscono col dover versare interessi triplicati e da usura”, dice Lino Ricchiuti, leader del movimento politico “Popolo Partite Iva”. “Adesso ne abbiamo le prove”. Il corpo del reato è un documento ufficiale emesso dall’Agenzia delle Entrate-Riscossioni. Si tratta della “definizione agevolata di cartella esattoriale” che spiega ad un anonimo contribuente quanto è l’importo dovuto al Fisco una volta aderito alla famosa “rottamazione”…
EQUITALIA – Il #lupo… cambia il pelo, ma non il #vizio
Si, il Lupo che cambia il pelo è Equitalia, che lupo resta ma cambia nome in “Agenzia delle Entrate-Riscossione”. In pratica hanno preso la prima e l’hanno rovesciata dentro l’altra e gli hanno cambiato nome. Oramai Equitalia si era macchiata di inadempienze, errori clamorosi, riscossioni al limite del taglieggiamento, abusi d’ogni genere che solo con l’aiuto di Striscia la notizia si riuscivano a risolvere e, dulcis in fundo, anche qualche decina di suicidi. Visto che in Italia quando si cambia qualcosa lo si fa sempre in peggio, dal primo luglio p.v. il lupo avrà un altro strumento coercitivo per rientrare delle mancate entrate. Potrà accedere e prelevare dai Vostri conti correnti direttamente senza bisogno di passare dalla Magistratura. Questo nuovo superpotere arriva direttamente dalla nuova struttura, in primis non si tratta più di una Società per azioni, ma un organo istituzionale, un ente pubblico economico con evidenti cambiamenti giuridici. Inoltre essendo…
Ripartiamo con un Piano Agricolo Nazionale
In un periodo di totale smarrimento sociale, di assenza di tutele sindacali, di predominio e sopruso delle multinazionali agroalimentari e della grande distribuzione organizzata, la nostra Associazione ha deciso di elaborare una serie di linee guida non solo per focalizzare gli attuali problemi ma anche per accendere una luce in fondo a questo interminabile tunnel. Questa bozza di linee guida abbiamo deciso di chiamarla Piano Agricolo Nazionale. Vogliamo parlare di: -Biodiversità; -Regolamento per la tutela e valorizzazione dei prodotti tipici locali e per l’istituzione della Denominazione Comunale di Origine (De.C.O.); -Green Economy; -Organismi Geneticamente Modificati (OGM); -Giovani; -Imprenditoria agricola femminile; -Principio della Localizzazione; -Mercati contadini; -Tutela idrogeologica del territorio; -Sburocratizzazione ed informatizzazione; -Riduzione costi aziendali; -Crif, Equitalia / Agenzie o Enti con attività similare e Tribunali; -Banche; -Mass Media; -Grande Distribuzione Organizzata (GDO); -Consorzi Agrari; -Politica Agricola Comune (PAC); -Pagamenti agricoli; -Terremoti e calamità naturali; -Ministero delle Politiche Agricole; -Comitato Agricolo…