Europei 2016, un esempio di cattiva #alimentazione
I media e molti Governi descrivono l’Unione Europea come un esempio da seguire. La gente comune invece, Paese dopo Paese, chiede di allontanarsi o addirittura uscire da Eurolandia perchè ritiene di vivere non in un parco dei divertimenti ma in un parco dell’orrore. Gli europei di calcio hanno diffuso, secondo agroalimentarenews.it, scorrette abitudini alimentari ma che, grazie ai mass media ed al marketing, vengono idolatrate. Ovviamente alla salute ci si pensa dopo essendo gli effetti a scoppio tardivo rispetto all’euforia dello stadio di turno. Cresce in Italia la voglia di gelato per ogni turno superato dalla nazionale di calcio all’Europei 2016. Secondo Foodora, servizio di food delivery gourmet attivo in più di 33 città intorno al mondo, gli ordini di gelato sarebbero aumentati del 72% durante le prime due settimane del torneo. Il dato è estrapolato da un‘indagine più articolata riguardante le abitudini alimentari praticate dai cittadini europei nel corso…
#TTIP, per il momento non si farà, scarsa fiducia
Come spesso accade, è la Francia a metterci una pezza sull’indecisione Europea! Siamo molto contenti che gli accordi di libera circolazione tra USA e Europa TTIP ed il CETA, non si faranno più, lo leggiamo con vera soddisfazione sull’articolo del Wall Street Italia. Le nostre sensazioni su come avrebbe distrutto le economie europee (scusate l’egoismo, ma a noi interessa di più la nostra), il presidente del Consiglio francese Manuel Valls, poi sostenuto dal viceministro francese del commercio con l’estero Matthias Fekl hanno visto il giusto ed hanno visto lungo. Al contrario del nostro ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, che invece lo sponsorizzava, forse non aveva immaginato l’effetto “Hiroshima” che avrebbe avuto sui nostri mercati, per lui forse era importante farsi vedere dagli amici oltreoceano che era dalla loro parte, d’altronde si sa che l’Italia ancora paga i debiti di riconoscenza nei confronti di chi ha “liberato” la nazione dal nazismo, forse stava mostrando riconoscenza,…
Guerra al #Glifosato. L’Italia in sonnolenza
In tutta Europa si respira parecchio fermento attorno alla multinazionale Monsanto ma in particolare su un principio attivo denominato glifosato da lei prodotto. In Francia c’è una grande mobilitazione della società civile e politica contro l’uso degli OGM ma anche contro lo stesso Glifosato tanto da evidenziare drastici interventi ministeriali. Il Ministro francese dell’Ambiente, Ségolène Royal, ha chiesto all’Agenzia per la sicurezza sanitaria dell’alimentazione, dell’ambiente e del lavoro (Anses) di riesaminare la sicurezza dei prodotti fitosanitari che contengono glifosato e coformulanti della famiglia delle tallow amine (ammina di sego). Il Ministro ha anche chiesto di revocare entro la fine di marzo le autorizzazioni al commercio dei preparati fitosanitari contenenti questi cofurmulanti, che presentano particolari rischi. Il provvedimento potrebbe riguardare anche il famoso erbicida Roundup, prodotto da Monsanto, che contiene la miscela di glifosato e ammina di sego. La decisione del ministro fa seguito al parere pubblicato dall’Anses il 12 febbraio,…