La fuga dimenticata dei giovani laureati
Il Sole 24 Ore pubblica un articolo che riapre le polemiche sui giovani “fannulloni” italiani: Se negli anni del secondo dopoguerra a migrare era soprattutto giovane manodopera proveniente dalle aree rurali del Mezzogiorno, oggi sono laureati e studenti universitari (immatricolati fuori regione) a spostarsi dalle regioni meridionali e insulari, verso il centro-nord del Paese. Sono insomma i cosiddetti “best and brightest”- spiega lo studio curato da Gaetano Vecchione dell’università Federico II di Napoli – a fare la scelta di migrare. In particolare negli ultimi 15 anni il saldo della migrazione intellettuale italiana è risultato pesantemente negativo per le regioni del Mezzogiorno. Per effetto dei trasferimenti verso il Centro-Nord, si contano circa 200.000 laureati in meno tra i residenti del Mezzogiorno, senza considerare la crescente quota di pendolari a medio e lungo raggio. Il fenomeno ha assunto «connotazioni preoccupanti» – spiega l’indagine- , soprattutto se si considera che nel 2015 ben…
La fuga dei nostri #pensionati all’estero. La #civiltà in decadenza
I nostri anziani chiedono, dopo una vita di sacrifici e di rinunce, di poter passare gli ultimi anni di vita in tranquillità. In Italia, sia in campagna sia in città, la tranquillità è negata. Anziani che frugano nei cassonetti dell’immondizia a cercare qualcosa da mangiare, anziani che rinunciano agli esami clinici perchè la lista di attesa della mutua è troppo lunga e non possono permettersi di andare a pagamento, anziani che devono scegliere se con la minima pagare la bolletta o aiutare i propri figli. Un’Italia ridotta al silenzio ed alla fame. Massacrante è l’articolo di Mario Valenza apparso su Il Giornale. La grande fuga dei pensionati a Tenerife. In centinaia si sono trasferita sull’isola per godersi l’assegno senza tassazioni, riscoprendo così i piaceri della vita. Una di loro è Maria Teresa Tomaselli: “Quando stavo per vendere anche un gioiello che mi ha regalato mio marito – spiega a LaStampa,…