#Etichette alimentari, che sia la #svolta oppure il solito #fumo negli occhi?
Appena letto il titolo e le prime 2 o 3 frasi dell’articolo di “Unione Nazionale Consumatori” ci stavamo per commuovere, finalmente abbiamo una etichettatura sincera? Stiamo per sapere da dove arriva quello che mangiamo? Vuoi davvero che stavolta l’Unione Europea che è sponsorizzata e sorretta da capitali privati, faccia l’interesse dei consumatori e non degli industriali? Avevamo proprio le lacrime agli occhi!! Poi però abbiamo iniziato a divorare l’articolo per meglio capire cosa è stato davvero deciso e un pò ci siamo “smontati”, una serie di “se” che ti fanno passare l’euforia, anche se restiamo fiduciosi sul fatto che gli industriali non faranno MAI pressione su Bruxelles per una legge che potrebbe fargli perdere qualche milione di euro. Perchè mai dovrebbero farlo? Alla fine c’è di mezzo la salute e la possibilità di scelta delle persone che, si sa, è primaria importanza per l’industria del cibo! Porremo alla Vostra attenzione un…
Carrefour, la #GDO dove l’italianità è poco di #casa
Il nostro viaggio inchiesta lungo lo stivale è oggi approdato alla Carrefour. Obbiettivo verificare quanti prodotti a marchio della GDO sono italiani o spacciati per italiani grazie al marketing. Entriamo nel negozio Carrefour situato nel centro di Mantova Capitale della Cultura Italiana anno 2016. In un primo momento siamo stati confortati nel trovare nei banchi frigo insalata mista 100% italiana e crescenza fatta con latte italiano. Fuori frigo abbiamo notato anche confezioni di uova a marchio Carrefour. Su tutte le confezioni, grazie a loghi appositamente studiati, viene posta in risalto l’italianità dei prodotti. Dopo la prima impressione positiva veniamo subito colpiti dalla disinvoltura ingannevole con cui viene confezionata la pasta a marchio Carrefour, sicuramente non italiana. Grazie alla dicitura “Tutto il sapore ed i colori della cucina tradizionale” il marketing riesce praticamente a trasformare il “piombo in oro”. Volete magari dissetarvi con una buona spremuta di arance rosse straniere o…
Pam Panorama, la #GDO che insulta i #produttori e #consumatori italiani
Dopo le nostre inchieste realizzate sui latticini a marchio Coop a Mantova e quella sul pomodoro Mutti a Parma siamo andati a Bologna. Obbiettivo capire se la Grande Distribuzione Organizzata denominata Pam Panorama parla italiano o meno. Muniti di fotocamera iniziamo il nostro viaggio nel supermercato di Via Marconi, cuore della finanza della Bologna buona. Vi ricordate quando segnalavamo l’uso improprio del tricolore nel logo della LIDL, una GDO che commercializza prevalentemente prodotti stranieri? Ebbene questa situazione si ripete anche in questo caso. Parliamo di un uso improprio e dal sapore beffardo della nostra bandiera che rappresenta la nostra storia ed i nostri valori indipendentemente come politicamente la possiate pensare. Dalle insalate ai fagioli a marchio Pam Panorama non vi è presente nessuna dicitura e/o simbolo che faccia capire se questi prodotti siano italiani. Addirittura sulla parte riferita alla qualità posta sul retro della confezione la trattazione dell’origine italiana del…
La #GDO può sostenere l’#eccellenza agroalimentare italiana
In questi anni la Grande Distribuzione Organizzata ha lavorato intensamente sia per soppiantare definitivamente il negozio sotto casa, sia per imporre al produttore prezzi in campagna da fame. L’immagine pubblica che la GDO ha saputo creare è ben diversa dalla realtà quotidiana. Da una parte leggiamo grandi codici deontologici ed innumerevoli offerte 3X2 e, dall’altra parte, prodotti a marchio della catena distributiva assolutamente stranieri con il dichiarato obbiettivo di uccidere le nostre imprese. Cosa può fare in concreto la GDO per sostenere o meglio rilanciare le nostre eccellenze agroalimentari italiane? La nostra Associazione propone: – la definizione di una zona all’interno della parte alimentare del supermercato, con un nome specifico di fantasia da definire uguale per tutta la GDO, di dimensioni non inferiore ad un terzo della superficie destinata all’alimentare, concepita come corpo unico ben distinguibile e visibile da parte del consumatore, dove poter trovare esclusivamente prodotti italiani certificati (BIO,…
Le nostre #proposte per rilanciare immediatamente il #prezzo
In questo marasma di politici e pseudo-tecnici incapaci a gestire la grave crisi economica e produttiva delle nostre eccellenze agroalimentari la nostra Associazione si prende la responsabilità, davanti a tutti voi, di fare delle proposte serie e concrete per rilanciare il prezzo. L’unico parametro che le sindacali e il mondo politico dovrebbero considerare è quello del prezzo dei prodotti alla campagna; solo se c’è un’adeguata remunerazione ci potrà essere attività imprenditoriale e futuro occupazionale. In sintesi ecco le nostre proposte: ETICHETTATURA -Definire obbligatoriamente l’origine del prodotto sia davanti alla confezione sia sul retro della confezione stessa; -Definire obbligatoriamente se il prodotto ha origine da un semilavorato (cagliata, concentrato) straniero; -Impedire l’utilizzazione del tricolore sulle confezioni del prodotto straniero; -Stabilire anni 5 di reclusione e chiusura dell’attività per chi ricorre alle truffe e contraffazioni alimentari. BORSA MERCI Modifica dei regolamenti delle quotazioni dei prodotti agricoli. In caso di mancato accordo tra…
#Latte, eccessiva speculazione non eccessiva produzione
Va bene guardare il bicchiere mezzo pieno, ma a volte l’esagerazione supera l’immaginazione. In questi giorni i vari mass media hanno raccontato e giustificato il crollo del prezzo del latte come un risultato dell’eccessiva produzione italiana. L’Agenzia Ansa scrive: “Il mercato del latte vaccino è sempre più complesso e concorrenziale. E nell’Europa a 28 l’aumento della produzione, fra l’11 e il 13%, si abbina a un calo della domanda, con conseguente discesa dei prezzi“. Tra il dire ed il non dire, tra uno studio di qualche illuminato o della profezia del personaggio del momento, la colpa del crollo del prezzo risulta sempre ad esclusivo carico dell’agricoltore. Il principio cardine è che la piccola impresa deve morire mentre deve sopravvivere l’agricoltore di grande dimensioni, senza debiti, magari amico dell’amico. Nel leggere l’agenzia Ansa infatti troviamo un’ottima supposta: “A fotografare la crisi delle stalle e degli allevatori è, oggi a Roma, il…
I prezzi crollano per il #produttore, crescono al #supermercato
Ditemi il nome di un prodotto alimentare e vi dimostrerò come le sue quotazioni in campagna sono crollate mentre al supermercato il prezzo sia praticamente stabile o addirittura si sia incrementato. Latte, carne, frutta e verdura; cambia il prodotto ma non la sorte. In un articolo dell’Unione Sarda si parla della situazione dei carcioficoltori del polo Serramanna-Samassi; prodotto straordinario colpito dalla speculazione commerciale indiscriminata. Milioni di capolini restano nei campi, non raccolti a causa del crollo dei prezzi, ma al consumatore un carciofo continua a costare molto, fino a un euro a pezzo. È il paradosso, nemmeno una novità nel panorama della commercializzazione dei prodotti agricoli, che caratterizza il mercato del carciofo sardo del dopo Capodanno. “I mercati sono saturi e il prezzo è crollato”, è il grido dei carcioficoltori del polo Serramanna-Samassi. Da 10 a 15 centesimi per un carciofo della varietà tema, poco di più per uno spinoso…
Come la #Coop fa #affari sulla #schiena dei propri #fornitori
Esistono varie forme di commercio, quello elettronico, quello porta a porta, quello legale, illegale, formale, didattico e poi c’è quello “squalo”, che è precisamente quella forma di sciacallaggio che se ne infischia dell’etica in favore del mero guadagno, che non ci pensa 2 volte a far “andare a bagno” i propri fornitori pur di lucrare il più possibile senza MAI “smenarci” nulla, anzi… L’esempio ben lo coglie con quello che ha fatto COOP ben spiegato in questi 2 articoli: Il Giornale e Dagospia che parlano sostanzialmente dello stesso caso. Quando un cliente chiede al proprio fornitore, sapendo di avere la forza dell’unico (o del maggiore) cliente, di adottare delle politiche di sconti suicida, sa bene che lo sta sfruttando oltre le sue possibilità, tanto da fargli accumulare un mancato guadagno di 600.000 euro in 6 anni (quindi 100.000 euro l’anno). Questo come: Coop decideva di lanciare un’offerta su un prodotto, ma a…
#Frutta e #verdura gestite dalla #Mafia
Semplicemente agghiacciante l’articolo di Carmelo Riccotti La Rocca pubblicato pochi giorni fa su Il Mattino di Sicilia. «Arriva un botto di fine anno per il mercato ortofrutticolo di Vittoria, un “tappo” di 3 milioni di euro circa, chi paga? Mi raccomando massima omertà e corsa a chi arriva prima». Questo è un post pubblicato ieri da Maurizio Ciaculli, presidente regionale di Altragricoltura e imprenditore agricolo, da sempre impegnato nella lotta alla criminalità. Questa lotta lo ha portato a perdere quasi tutto quello che aveva, il lavoro, molti amici e ad essere costantemente sotto il mirino della criminalità, che lui chiama senza mezzi termini mafia. Ad Agosto il capannone di Maurizio Ciaculli, che ha una delle aziende ortofrutticole più grandi e importanti di Vittoria, è stato dato alle fiamme andando a distruggere vent’anni di lavoro e sacrifici fatti da un uomo che da sempre ha lavorato nella produzione e commercializzazione di…
Il rilancio dell’agroalimentare passerà attraverso la GDO
Il rilancio dell’agroalimentare italiano passerà molto probabilmente per la Grande Distribuzione Organizzata; ne è pienamente convinto il Presidente dell’Istituto di Ricerca Prout Tarcisio Bonotto. Iniziamo per gradi! Pochi giorni fa il Presidente della nostra Associazione Nicola Gozzoli ha avanzato alla Commissione agricoltura della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica l’ipotesi di “imporre alla GDO (supermercati, ipermercati, catene commerciali) la definizione di una zona all’interno della parte alimentare del supermercato, con un nome specifico di fantasia da definire uguale per tutta la GDO, di dimensioni non inferiore ad un terzo della superficie destinata all’alimentare, concepita come corpo unico ben distinguibile e visibile da parte del consumatore, dove poter trovare esclusivamente prodotti italiani certificati (BIO, DOP, DOC, IGP, De.C.O., ecc) escludendo tutti i prodotti private label (a marchio del supermercato)“. Il Presidente Bonotto ritiene “la proposta di tutelare e valorizzare le produzioni locali destinando una parte specifica della superficie alimentare…