Tag Archives: Giorgio Bissoli

Dalla realtà siamo passati alla bufala! E’ questo quanto è accaduto in queste ore nel nostro Paese. La Legge di Stabilità appena approvata il 22 dicembre conferma che saranno esentati dal pagamento dell’IMU solamente i IAP e CD che hanno l’essenziale requisito di essere contemporaneamente proprietari e conduttori del terreno. Da questa agevolazione sono ovviamente esclusi tutti i giovani agricoltori che hanno affittato i terreni per lo svolgimento della propria attività, spesso dai propri genitori e/o parenti. Sfogliando on line i siti d’informazione leggiamo “VIA IMU E IRAP DAI TERRENI AGRICOLI. 600 milioni di euro di risparmio per le aziende agricole con l’eliminazione totale delle due imposte.“. La bufala, ampiamente riportata anche da altri siti, è assolutamente lontana dalla realtà. Toni durissimi del Presidente del Movimento Riscatto Francesco Mastromarco: “A che serve protestare, ormai l’Imu agricola è diventata legge!!”, questo ci siamo sentiti dire quando a febbraio è nato il…

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E’ la domanda che si sono posti gli operatori del primario al teatro Verdi di Buscoldo di Curtatone (MN). Autorevole ed eccezionale la presenza di relatori illustri come Gianni Fava, Assessore all’Agricoltura della Lombardia, il Sen. Luigi Gaetti, Vicepresidente della Commissione Agricoltura al Senato, e l’On. Marco Carra, componente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati. Riportiamo un breve riassunto degli interventi: Gianni Fava “Non entro nel merito del prezzo sottoscritto fra alcuni sindacati agricoli e la rappresentanza industriale, anche se non posso non sottolineare che se avessimo chiuso l’accordo a fine luglio in Lombardia, applicando la tabella indicizzata che poi il governo ha fatto propria, oggi avremmo un accordo a 38,5 centesimi, senza bisogno di ricorrere ai fondi pubblici, che avrebbero così potuto sostenere anche la crisi della suinicoltura e delle carni bovine. Se gli allevatori sono contenti, sta bene anche a me”. L’assessore lombardo ha voluto però spiegare…

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La presente crisi investe ogni settore della nostra società ed economia. Non è una crisi puntiforme ma di sistema e come tale dovrebbe essere trattata e risolta. La Globalizzazione Economica introdotta in Italia dal 2001, se dapprima ha disgregato il sistema produttivo, con la liberalizzazione del commercio, l’apertura incondizionata delle frontiere, la delocalizzazione delle aziende italiane, l’iniqua concorrenza con paesi a diverso livello di sviluppo e standard di vita, recentemente ha provocato la sua completa degenerazione. Dal 2001 ad oggi infatti hanno chiuso, secondo Cerved, 270.000 aziende agricole e 600.000 imprese produttive e commerciali. Si può perciò parlare di ripresa senza la riattivazione delle attività produttive? Ci si chiede perciò quali misure dovremmo intraprendere per la ripresa socio-economica del nostro paese, e fornire i mezzi per la sussistenza e lo sviluppo. Sappiamo che è possibile ristabilire gli equilibri perduti con un progetto integrato e una visione lungimirante. Dal dibattito è…

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