Tag Archives: Governo

L’ultima dichiarazione del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina che ha causato tachicardia agli agricoltori è quella rilasciata all’Informatore Agrario: «Per gli anticipi 2016 c’è un cronoprogramma che prevede il pagamento di 600 milioni di euro entro il 5 novembre a circa 450.000 beneficiari». Lo ha dichiarato il ministro Maurizio Martina in un’intervista a L’Informatore Agrario nella quale traccia un bilancio dell’azione del Mipaaf e del Governo in questi ultimi anni. Sempre in tema di PAC, riguardo la «dolorosa» vicenda dei pagamenti 2015 il ministro ha chiarito che «a oggi il 97% dei pagamenti 2015 è stato effettuato. Parliamo di 1,8 miliardi di euro. Sulla quota che rimane, circa 200 milioni di euro, ci sono alcune situazioni in via di rapida soluzione, perché legate a mancanze minori e facilmente sanabili». Tutto questo porta il discorso sui problemi di Agea nel gestire il sistema degli aiuti comunitari: dare efficienza ad Agea,…

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Prendiamo a braccetto la campagna di sensibilizzazione CONTRO il TTIP e CETA lanciata da Stop TTIP Italia, che sostanzialmente chiede di riempire le caselle di posta ed i Social ufficiali del Governo con questa iniziativa. Vi postiamo qui il loro appello giunto via News Letter: Al Consiglio Europeo di Bratislava, il 16 settembre, si parlerà dei destini del CETA e del TTIP in vista dell’incontro informale dei Ministri degli esteri il 23 settembre, sempre in Slovacchia. Per questo le reti della società civile #StopTTIP e #StopCETA hanno rilanciato la mobilitazione non per chiedere un semplice rinvio, ma lo stop ai negoziati TTIP e al processo di approvazione del CETA Continua con gli aggiornamenti a questo link: http://www.stop-ttip-italia.net ——————————————————————- Reagisci  il 16 settembre insieme alla Campagna StopTTIPItalia: Caro Matteo, stiamo scherzando? Scriviamo a Matteo Renzi matteo@governo.it, presidente@pec.governo.it Cinguettiamo insieme su Twitter contro l’iniziativa Italiana dalle ore 12 del 16 settembre con  @StopTTIP_Italia Tutte le istruzioni…

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Che lo Stato “lucri” sui cittadini non è cosa di oggi, abbiamo diversi esempi di come racimoli ingenti somme dai nostri vizi come il gioco, dagli antichi Totocalcio, Totip, Tris et similia, per arrivare ai moderni Gratta e Vinci milionari da 15€ al colpo ed il sempreverde Lotto. Altro vizio ben sfruttato dall’avido sistema è anche legato alle accise sul fumo e sugli alcoolici, interessante come lo Stato recepisca un utile immediato, per poi pagare le spese mediche ai colpiti da tumori, malattie cardiovascolari, dal recupero degli alcoolizzati in strutture specifiche o coloro che sono caduti nella rete del gioco patologico, con le varie macchinette mangiasoldi vedi Videopoker. Certamente i capitoli di spesa saranno differenti: il Ministero dell’Economia e della Finanze (ora AAMS) si incarica di raccogliere il gettito, chi poi raccoglierà le vittime del primo è il “povero” Ministero della Salute che dovrà ricostruire quel che ne resta. Ebbene, ulteriore “scempio e raccolto” in…

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Alle chiacchiere del Governo e del nostro Presidente del Consiglio Matteo Renzi siamo purtroppo oramai abituati ma ieri sera abbiamo superato il limite dell’indecenza. Indipendentemente dalle notizie uscite dalla conferenza stampa del nostro Premier, la realtà dei fatti parla di totale mancanza di rispetto dei cittadini italiani colpiti da questo tremendo fenomeno naturale. Il Governo non ha deliberato un decreto copia – incolla del DL 74 del 2012 approvato subito dopo il sisma emiliano. Questo decreto, poi convertito in legge, permetteva non solo il blocco automatico del pagamento delle rate di ogni finanziamento bancario (mutui, chirografari, improtestabilità cambiaria) ma anche il blocco del pagamento delle tasse, il blocco del pagamento delle forniture elettriche e di gas, il blocco di tutti i procedimenti giudiziari ad eccezione ovviamente di quelli di particolare gravità. Nel Decreto Legge 74 si parlava di un blocco assai contenuto incompatibile con i tempi tecnici di una normale…

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Non è un martire, non è una vittima di ingiustizie, è solo il carnefice degli agricoltori italiani. Lui? Il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, uomo che non conosce il settore primario italiano e che si affida per qualsiasi necessità ai sindacalisti nostrani. Dalla padella alla brace! Roma, 2.08.2016 – “La nomina di un nuovo commissario alla guida di Agea, principale erogatore di finanziamenti per l’agricoltura, segna il fallimento del ministro delle Politiche Agricole, Martina, che dall’inizio della Legislatura preferisce mettere ancora volta una toppa piuttosto che risolvere il problema della governance dell’Agenzia. Per questo oggi ci asterremo sul voto per la nomina di Gabriele Papa Pagliardini a nuovo commissario dell’Agea”. Lo affermano i deputati del M5S della Commissione Agricoltura. “È paradossale che finora l’unico atto del ministro delle Politiche Agricole, Martina, sia stato quello di cambiare il vertice da lui stesso nominato. Dalla nascita di Agea, con il decreto…

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Se il Governo nazionale non interviene immediatamente, ben 26 milioni di euro di fondi comunitari, di cui 4 milioni per la Calabria, annualmente dal 2014 al 2020, verranno sottratti ad allevatori e proprietari e restituiti a Bruxelles. La possibilità del pascolamento per conto terzi è stata introdotta con la revisione della PAC 2006. Il suo obiettivo era, ed è, quello di favorire, non solo gli allevatori, ma anche gli agricoltori proprietari che, a prescindere dalla produzione, garantiscono la tutela del patrimonio paesaggistico. Questa pratica è stata regolata dal 2006 al 2013, ma a causa di una circolare di Agea con la quale si era deciso di sostenere solo il pascolamento diretto in modo da colpire pochi disonesti, c’è stato un blocco per l’anno 2014. Dal 2015 il pascolamento per conto terzi è stato nuovamente reintrodotto, ma il blocco legislativo causato per il 2014 (l’anno di riferimento per la formazione dei…

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Una volta li chiamavano sindacati agricoli, ora sindacati politici. Una volta si occupavano dell’attività agricola ed agroalimentare, tutelando il lavoro e le aziende associate; ora, invece, l’occupazione preferita è la sondaggistica per definire quanti turisti partono per le vacanze e quanti panettoni gli italiani mangeranno a Natale. Grazie ad un colpo di spugna i noti sindacati agricoli si sono dimenticati della crisi economica che vivono i propri associati; poche chiacchiere e poco tempo dedicato al problema della svalutazione dei prezzi dei prodotti in campagna oltre alla realizzazione di un finto interesse mediatico all’argomento del momento. Per il mantenimento dei privilegi e degli emolumenti milionari si è resa necessaria l’obbedienza al Governo del momento, culminata con l’adesione al “SI” referendario di ottobre. Agli associati, trasformati in numeri progressivi nei propri registri, rimangono le salate fatture dei servizi sindacali da pagare; la crescita delle tariffe negli ultimi anni è stata talmente elevata…

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Caporalato

Leggiamo l’articolo di Agricolae dove vengono riportati tutti gli interventi fatti dalle varie parti che sono intervenute all’Academy 2016 “Impresa e lavoro in agricoltura” e ci rendiamo conto che quelli che decideranno per noi, ci azzeccano poco con le criticità del lavoro agricolo, lo conoscono ma non così approfonditamente da poter legiferare su un problema “radicale” come quello del caporalato, che ha origini lontane nel tempo e ha una funziona sociale. Anche se è una cosa comunque negativa, permette alla gente di lavorare e agli agricoltori di poter adempiere ai compiti, senza sobbarcarsi di spese e burocrazia che non si possono permettere. Leggiamo uno ad uno gli interventi: Mario Guidi Presidente di Confagricoltura: l’agricoltura emerge sui media solo come caporalato e voucher. Una criminalizzazione del settore indiscriminata e ingiusta, che getta discredito su ogni sua parte. I dati evidenziati poi sul caporato e lo sfruttamento del lavoro lasciano alcune perplessità.…

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A dicembre 2015 il nostro “caro” gasolio agricolo agevolato aveva toccato il minimo storico, grazie al prezzo del petrolio sceso ai minimi storici, toccando i 67 centesimi al litro (fonte Borsa Merci di Modena, per carichi fino a 5000 lt). Ovviamente, in vista dell’estate e dello statistico picco della domanda per le partenze degli italiani per le ferie, ecco che puntualmente il prezzo del petrolio, e di conseguenza dei derivati, riprende a crescere molto rapidamente. Il mercato del petrolio è uno dei pochi che si permette di aumentare i prezzi ancor prima che la domanda inizi a crescere, solo basandosi su fini statistici, storici e lo fa indistintamente su ogni tipologia di prodotto derivato. Detto in soldoni, una regolamentazione del mercato, magari concordando una linea di prodotto il sui prezzo rimanga pressoché stabile anche al variare del prezzo del petrolio, proprio non s’è “pensato” di farla. Per esempio, l’Autority per…

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In questi mesi di attività avevamo visto parecchie cose disdicevoli ma ieri nel Senato della Repubblica abbiamo abbondantemente superato l’indecenza. Durante la discussione del DEF 2016 la Lega Nord, con il sostegno del M5S, ha proposto un emendamento per l’indicazione di origine delle materie prime in etichetta. Il Governo, notoriamente vicino a Confindustria, onde poter tutelare gli interessi delle multinazionali e degli amici industriali, ha deciso di bocciare l’emendamento. A darne notizia è stato il Sen. Luigi Gaetti dalla sua pagina facebook con il seguente post: Ieri è stato bocciato dalla maggioranza questo emendamento, durante la discussione del DEF 2016. Quando parleranno della tutela del Made in Italy ricordateglielo. (6-00184) 5.18 Respinto. Nella parte relativa agli impegni, dopo l’impegno n. 17, inserire il seguente; «a rendere obbligatoria l’indicazione in etichetta dell’origine della materia prima contenuta nei prodotti agroalìmentari, soprattutto a tutela delle produzioni del comparto lattiero-casearìo, al fine di garantire…

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