L’abbattimento dei #bovini è stato chiesto dai #sindacati agricoli
Tutti avevano giurato di non sapere nulla, descrivendo la notizia come una bufala. Tutti i politici e tutti i sindacalisti hanno taciuto per il loro quieto vivere. Tipica situazione dove vige il proverbio popolare “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”. Secondo il progetto Copa – Cogeca (European Farmers European Agri-Cooperatives) con sede a Bruxelles dal titolo “ELENCO DI OPZIONI PER AFFRONTARE LE DIFFICOLTÀ ATTUALI NEL MERCATO DEL LATTE” apprendiamo che: Le disposizioni dell’articolo 222 del regolamento sull’OCM sono state rese disponibili a quelle organizzazioni di produttori, organizzazioni interprofessionali e cooperative nel settore lattierocaseario che intendono pianificare la propria produzione. Per il momento, non sembra ci siano risultati positivi, anche per via del fatto che non ci sono incentivi finanziari per questa misura. Gli Stati membri hanno la possibilità di utilizzare fondi nazionali (aiuti di stato). Tuttavia, alcuni di essi non sono in grado di trovare le risorse…
UE: troppo #latte, meglio abbattere i #bovini. Poche ore al via libera
L’annuncio è atteso nelle prossime ore. A Bruxelles tutto è pronto. Come anticipato nel nostro articolo “Soldi UE agli Allevatori che chiudono. La fine del #latte italiano” l‘UE deciderà ufficialmente di dare un sostanzioso contributo per abbattere i bovini così da ridurre il numero degli allevamenti. Sapremo importo del beneficio e procedura da seguire. I Paesi che beneficeranno maggiormente saranno la Germania e la Polonia; sull’Italia, grazie alla presenza di numerose DOP, l’impatto della misura sarà probabilmente limitato alle stalle produttrici di latte alimentare. Saranno efficaci queste misure? Sicuramente sarà l’occasione giusta per eliminare buona parte della struttura produttiva europea, di una buona parte della protesta sociale e politica oltre di riduzione degli impiegati e dirigenti negli uffici sindacali e delle strutture agricole pubbliche. Dr. Nicola Gozzoli Presidente Insieme per la Terra
#Latte, lettera aperta all’On. Marco Carra
Preg.mo On. Marco Carra, visto il suo ruolo di componente della Commissione Agricoltura Camera dei Deputati, le scriviamo questa lettera pubblica per chiederle alcune informazioni relativamente al comparto latte. In sintesi: 1. TAVOLO PREZZO LATTE Sul tavolo del prezzo del latte istituito presso il Ministero delle Politiche Agricole sembra caduto un drastico velo di silenzio. A che punto sono le trattative? Arenate? Chiuse? Concluse? Non ritiene la necessità di valutare la possibilità di riportare il tavolo a Milano dove era iniziato? Le nostre Aziende hanno bisogno di concretezze e di notizie certe. 2. CENTESIMO LATTE Il pagamento del centesimo del latte tanto promesso ed annunciato dai mass media quando verrà eseguito? Questa tempistica politica purtroppo è ben lontana dalla tempistica che i nostri allevamenti hanno; provvedimenti di questo tipo necessitano di meccanismi più rapidi. 3. NAZIONALIZZAZIONE PARMALAT Lei o il Governo hanno mai valutato la possibilità di nazionalizzare l’azienda Parmalat…
#Virgilio, 50 anni con #Belen al modico #costo di 50.000 euro
Mentre il settore zootecnico è travolto dalla peggiore crisi dal dopo guerra ad oggi, al Cibus il Consorzio Latterie Virgilio festeggia in pompa magna i suoi primi cinquantanni. Sicuramente vi domanderete cosa ci sia di strano o addirittura cosa ci sia di male. Il problema è che, per chiudere in bellezza l’ultima giornata espositiva al Cibus, la Virgilio ha chiamato la showgirl Belen Rodriguez, pagando un cachet di “soli” 50.000 euro. Da una parte la Virgilio paga il “latte della solidarietà” degli allevatori nostrani 0,20 cent/litro e dall’altra paga una somma da capogiro a Belen per pochi minuti di apparizione allo stand. Probabilmente servire due piatti di risotto, tagliare la torta e fare selfie sarà stato per Belen un compito veramente molto impegnativo e particolarmente stancante, tanto da giustificare un compenso del genere. Ci domandiamo cosa pensano gli allevatori di questa iniziativa che, ovviamente, è stata pagata proprio con il loro…
Carrefour, la #GDO dove l’italianità è poco di #casa
Il nostro viaggio inchiesta lungo lo stivale è oggi approdato alla Carrefour. Obbiettivo verificare quanti prodotti a marchio della GDO sono italiani o spacciati per italiani grazie al marketing. Entriamo nel negozio Carrefour situato nel centro di Mantova Capitale della Cultura Italiana anno 2016. In un primo momento siamo stati confortati nel trovare nei banchi frigo insalata mista 100% italiana e crescenza fatta con latte italiano. Fuori frigo abbiamo notato anche confezioni di uova a marchio Carrefour. Su tutte le confezioni, grazie a loghi appositamente studiati, viene posta in risalto l’italianità dei prodotti. Dopo la prima impressione positiva veniamo subito colpiti dalla disinvoltura ingannevole con cui viene confezionata la pasta a marchio Carrefour, sicuramente non italiana. Grazie alla dicitura “Tutto il sapore ed i colori della cucina tradizionale” il marketing riesce praticamente a trasformare il “piombo in oro”. Volete magari dissetarvi con una buona spremuta di arance rosse straniere o…
#Latte, Fava vuole riprendere la trattativa sul #prezzo
Le redini del tavolo sul prezzo del latte? Tutto a Milano, parola dell’Assessore Regionale Gianni Fava. Dopo la lettera del Presidente di Insieme per la Terra Dr. Nicola Gozzoli pubblicata ieri mattina, il numero uno dell’agricoltura lombarda rompe il silenzio “romano” per difendere tutti gli allevamenti lombardi ed italiani. (Lnews – Milano, 10 mag) “Si torni a negoziare partendo dal percorso interrotto il 25 luglio scorso. Pensare di risolvere il problema a Roma è sbagliato, serve riportare il tavolo a Milano. Anche gli industriali sono interessati a una tregua sul tema. Ma non possiamo raccontarle a chi produce, servono risposte immediate, visto che non abbiamo strumenti normativi di tutela. Il ministro ha fallito, basta guardarsi attorno, i fatti lo dicono”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, che ieri sera è intervenuto al convegno sulle problematiche del comparto lattiero organizzato nell’ambito della Fiera di Borghetto Lodigiano (Lodi). Appuntamento molto…
Prezzo #Latte, lettera aperta al Ministro Maurizio Martina
Preg.mo Ministro Martina, le scriviamo questa lettera pubblica per chiederle esplicitamente aggiornamenti relativamente al tavolo aperto sul prezzo del latte. Da mesi noi allevatori stiamo aspettando delle risposte che non solo tardano ad arrivare ma sembrano scomparse in una densa nebbia. Le sindacali ed il mondo industriale si sono chiusi in un complice silenzio assordante che non può più essere accettato da chi lavora in campo. Sta per caso allungando i tempi di confronto con l’auspicio di una maggiore chiusura di allevamenti italiani? Vogliamo la verità, adesso non domani. Dr. Nicola Gozzoli Presidente Insieme per la Terra
#Zaia firma un manifesto di #Coldiretti sull’#etichettatura, ma cosa firma?
Con un pizzico di meraviglia leggiamo (da una fonte più che ufficiale) dal sito della Regione Veneto, della firma di un “Manifesto sull’etichettatura” da parte del Governatore Luca Zaia. La firma è avvenuta nel corso di un incontro tra il Governatore del Veneto ed il Presidente di Coldiretti Veneto Martino Cerantola, presenti l’Assessore regionale all’Agricoltura e il Direttore dell’Organizzazione agricola Pietro Piccioni. Qualche domanda ce la poniamo? Cosa contiene quell’accordo? Nell’articolo (breve) non c’è scritto e non si parla in dettaglio del contenuto del Manifesto Vediamo la presenza del Presidente di Coldiretti Veneto, ma le altre sindacali? Le associazioni consumatori hanno avuto modo di visionare quel Manifesto? Un Manifesto non è una legge regionale ne tantomeno statale, il manifesto potrà mai “forzare” le imprese venete a mettere la provenienza delle materie prime, sapendo che sarebbe una martellata sulle mani nel caso acquistassero dall’estero? Non è che si tratta di una bella…
Granarolo: diminuisce il #prezzo del #latte agli #allevatori per comprare la #gastronomia vegetale Conbio
Una volta era l’Azienda simbolo del Made in Italy. Stiamo parlando di Granarolo, la regina del latte fresco italiano. Dopo aver iniziato il confezionamento e la vendita del latte UHT straniero in nome dell’utile e del profitto, l’Azienda bolognese ha deciso di lanciarsi nel mercato della gastronomia vegetale. Andiamo per ordine. Ruminantia ha annunciato che “A fine marzo 2016 la francese Italatte (Gruppo Lactalis Italia) ha ridotto il prezzo del latte alla stalla indicizzando il prezzo a quello medio europeo al quale aggiungere 4 centesimi, i premi qualità e l’IVA. Ad oggi (Marzo 2016) il prezzo medio del latte in Europa e di euro 28.58/ kg 100. Anche se Lactalis ha una presenza predominante (circa il 25%) sul mercato italiano, con marchi prestigiosi come Galbani, Vallelata, Invernizzi, Cademartoli, Parmalat e President, tutti noi abbiamo sperato in un episodio isolato, ossia la scelta di una multinazionale straniera alla quale poco importa…
Latte: #Parmalat impone prezzi da fame anche in #Australia
Nella giornata di oggi siamo venuti a conoscenza che la nostra “amata” multinazionale Parmalat sta imponendo prezzi da fame anche in Australia (con l’articolo di Parma Quotidiano); ci siamo voluti documentare un pò più approfonditamente ed abbiamo dovuto ammettere che è tutto vero! Prendiamo l’articolo della Agenzia di stampa ABC australiana (a dire il vero l’articolo è datato Febbraio 2016) ed apprendiamo che il metodo è lo stesso, ovviamente ben collaudato in Italia, perchè non usarlo anche in Australia? “Parmalat is reluctant to discuss it with farmers other than to say, ‘These are the arrangements and you sign or you don’t!’” La frase in se dice già il tipo di approccio monopolista “Parmalat è riluttante a discutere con gli allevatori: ‘Questi sono gli accordi e tu puoi firmarli o meno’” – Se volessimo dare esplicita traduzione: se ti va bene è così, altrimenti è così lo stesso. Poi ancora: “But…