Facce da #latte italiano 100%!
Con questa pubblicazione, la nostra associazione “Insieme per la terra”, ha deciso di iniziare una campagna di sensibilizzazione per il consumo del nostro latte italiano. Stiamo invitando tutti i nostri contatti, i nostri amici, conoscenti o simpatizzanti a partecipare a questa iniziativa. Bere latte italiano fa bene a noi e alla nostre aziende! Fa bene ai nostri bambini, li fa crescere sani e noi siamo sicuri di quello che consumano! Aiuta il nostro mercato, protegge il nostro Made in Italy e permette ai nostri allevatori di non essere schiavi delle multinazionali che ci vorrebbero sempre assoggettati ai loro voleri. Volete far parte di questa iniziativa? Queste sono le semplici e divertenti indicazioni da seguire: 1. recatevi presso il vostro distributore di latte crudo o presso il vostro allevatore di fiducia; 2. fatevi un bel selfie (non è obbligatorio che ci sia necessariamente il vostro bel faccino, a noi basta anche un braccio…);…
La #Coop sei tu, tranne nel #latte
La più grande catena distributiva italiana non finisce di stupire. Ovviamente negativamente. Ben lontani dal lasciarsi rassegnare alla morte delle nostre imprese agricole ed agroalimentari, ricoperti dal silenzio mediatico complice della cappa che attanaglia il Paese, ci siamo “armati” di cellulare con videocamera ed abbiamo iniziato la nostra inchiesta. Obbiettivo sapere se il latte ed i latticini Coop tanto reclamizzati sono fatti con materia prima italiana o straniera. Pazienza certosina, scaffale dopo scaffale, frigorifero dopo frigorifero, scandagliamo ogni prodotto alla ricerca della verità. Ebbene latte fresco, intero, parzialmente scremato e alta qualità riportano il logo “Da latte 100% italiano”. Nessun problema anche su ricotta, scamorza, scamorza affumicata, provolone, panna da cucina, mascarpone, mozzarelle e besciamella. Quando tutto sembrava in apparenza tranquillo grazie alla garanzia di italianità del latte Coop ecco che arriva una brutta sorpresa. Il latte UHT Coop è austriaco. La verità finalmente è venuta a galla.…
La rivolta del #latte contagia i #consumatori ed i #politici liguri. Addio cara e vecchia #Parmalat
Finalmente anche i politici liguri hanno deciso di sposare la causa del latte italiano. Difenderlo senza insulti e proclami. Basta recarsi come tutti i consumatori ad acquistare latte direttamente dagli allevatori. Detto, fatto. Auspichiamo vivamente che tutti i politici italiani possano dare questi esempi concreti di vicinanza ai nostri allevatori. Genova. Sono finiti in un’ora e mezza i 400 litri di latte proveniente dalle valli genovesi che questa mattina grazie all’iniziativa promossa da Assoutenti in collaborazione con Unicef è stato venduto in piazza De Ferrari a 50 centesimi. Tantissimi i genovesi in coda. Tra loro anche il sindaco di Genova Marco Doria con gli assessori comunali Emanuele Piazza e Pino Boero e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che con l’assessore alla tutela dei consumatori Gianni Berrino ha assaggiato l’ultima mezza bottiglia di latte soffermandosi a parlare con gli allevatori. “Sono qui per sostenere i produttori del nostro territorio…
Le ricette di Anna: #crema alla #vaniglia
Creme per farcire CREMA ALLA VANIGLIA Introduzione La crema alla vaniglia è un’ottimo sostituto della crema al burro per la farcia o la copertura di moltissime torte. E’ molto gradevole e delicata, oltre ad essere golosissima. La proviamo? Tempo di preparazione: 20 minuti (più il tempo di raffreddamento) Ingredienti 50 gr. farina “00” 500 ml. di latte intero freddo 450 gr. di burro 400 gr. di zucchero 6 gr. di vaniglia Preparazione Prelevate il burro dal frigorifero a portatelo a temperatura ambiente. Mettete in un pentolino il latte intero freddo e setacciategli all’interno la farina. Con una frusta amalgamate il tutto cercando di eliminare i grumi Mettete il composto sul fornello con fuoco basso e portate ad ebollizione per circa 10 minuti. Versate la crema ottenuta in un contenitore largo e basso e copritelo con la pellicola avendo cura di fare aderire la pellicola alla crema. Lasciate raffreddare. Sbattete il burro tagliato a dadini con…
Niente aiuti a chi usa #latte straniero
Dopo l’incontro realizzato ieri a Mantova a tutela del latte italiano riportiamo l’articolo apparso sul quotidiano Gazzetta di Mantova. MANTOVA. «Regione Lombardia deve ancora definire il bando per le misure dello sviluppo rurale destinato all’agroindustria. Per ora posso solo dire che, a costo di tenere fermi i fondi fino alla fine della legislatura, non saranno messi a disposizione soldi a quelle industrie che trasformano materia prima estera». Le parole sono dell’assessore regionale all’agricoltura Gianni Fava. C’è tempo fino a giugno, ma la linea è tracciata. «Non posso impedire a un’azienda di lavorare latte o in generale prodotto straniero – spiega l’assessore – ma non voglio dare soldi a chi lavora latte francese, polacco o lituano». Resta da misurare la praticabilità del provvedimento. È tecnicamente possibile inserire un criterio di questo tipo? L’Unione Europea lo approverebbe? «Questo lo vedremo – risponde Fava – c’è tempo. Se l’UE dovesse mettersi di traverso…
Ecco come l’On. Cova (PD) sbeffeggia gli #allevatori italiani
Che la politica fosse distante dalla realtà e dalle esigenze quotidiane dei nostri allevatori è oramai cosa saputa e consolidata; mai però avevamo immaginato come onorevoli del calibro dell’On. Paolo Cova, componente della Commissione Agricoltura Camera dei Deputati, sbeffeggiasse con sarcasmo indefinibile, i seri problemi, per non dire incubi, che il settore lattiero caseario sta vivendo. Riportiamo ora una parziale corrispondenza tra una nota cooperativa mantovana di raccolta latte denominata Cozoman, nella figura del Presidente Lorenzi Ernesto, e l’On. Paolo Cova. Consigliamo di bere prima una forte dose di camomilla concentrata. LORENZI, 29 febbraio 2016: Buongiorno, da Vs. comunicazione ci informate, ma già lo sapevamo,che gli industriali propongono contratti al di sotto dei costi di produzione, il problema enorme però non è più il prezzo bensì il ritiro, buona parte del latte dal 01-04-2016 è stato disdettato e resterà INVENDUTO ALLA STALLA tutto questo grazie alla Vostra lungimiranza, inoltre avete…
Il #TTIP raderà al suolo le nostre #eccellenze agroalimentari
Vi siete mai domandati cosa succederà quando il TTIP entrerà in vigore? Nel totale silenzio – assenso di buona parte della nostra politica e del mondo sindacale riportiamo l’articolo apparso sul sito di Beppe Grillo. Gli Stati Uniti gettano la maschera. Con il TTIP vogliono invadere il mercato europeo. Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha pubblicato un rapporto che analizza le conseguenze su import ed export per le due sponde dell’Atlantico qualora il TTIP venga approvato. I risultati sono impressionanti. Con il TTIP e la rimozione delle protezioni sanitarie nel commercio, il surplus europeo scenderebbe da 7,6 a 0,1 miliardi di euro. Gli Stati Uniti esporterebbero in Europa beni dal valore di oltre 9,5 miliardi di dollari. Le eccellenze dell’agricoltura europea verrebbero rase al suolo. A chi conviene, dunque, il TTIP? Sicuramente no a chi produce in Europa. L’obiettivo degli Stati Uniti è quello di rimuovere tutte le barriere…
Flop del Consiglio UE agricolo. Dopo il crollo di Schengen finisce l’#agricoltura europea
Ieri si è consumato l’ultimo atto fallimentare della politica europea. Tutto previsto, tutto inevitabile. Purtroppo. Solite discussioni e nulla di fatto. Il popolo agricolo aspettava risposte serie ed efficaci ma come sempre l’inconcludenza UE ha preso il sopravvento. La facciata è quella di raccontare buone intenzioni e grandi impegni ma la realtà è che l’Europa ha raggiunto il capolinea di un viaggio durato troppo a lungo. E’ oramai necessario intervenire immediatamente con l’attivazione delle clausole di salvaguardia e con una politica sanitaria onde bloccare i prodotti stranieri alla dogana. O ridiamo un adeguato respiro alle nostre eccellenze o le nostre campagne saranno preda di uno spopolamento che non ha eguali. Riportiamo il comunicato stampa del nostro Ministero, scritto ovviamente in politichese. “Gli interventi proposti sul latte sono insufficienti. Manca una visione strategica su come affrontare concretamente e in misura strutturale la questione lattiero casearia. L’aumento degli aiuti di stato, fuori…
Soldi UE agli Allevatori che chiudono. La fine del #latte italiano
Saranno delle voci di corridoio, semplici dicerie, o verità in arrivo? Il tam tam mediatico che si è generato non è di certo cosa di poco conto. L’indiscrezione trapelata dai gruppi degli allevatori autoconvocati di whatsapp parla di un contributo medio dell’UE di 3.800 euro per vacca abbattuta nel caso che l’allevatore cessi l’attività. Sarebbe questa quindi la soluzione adottata dalla nostra amata Europa per chiudere definitivamente le piazze rivoltose essendo il latte pagato al di sotto del prezzo di costo. Con un solo colpo di spugna si chiederebbe il problema dell’eccessiva produzione di latte, dello stoccaggio di burro e formaggi, dei ricorsi legali, dei litigi politici. Giocare sulla disperazione degli Allevatori, se tutto dovesse essere confermato, rappresenterebbe un disprezzo indecente verso i sacrifici di vita e di lavoro realizzati magari da generazioni. Quanti di noi non prenderebbero la calcolatrice in mano per fare quella moltiplicazione mai immaginata prima? Quanti…