Tag Archives: Made in Italy

Si sa la “carne è debole” anzi, in questo caso, oseremo dire “siamo veramente dei fessi“. Facciamo il punto della situazione. Con la scusa delle turbolenze inglesi, ma sulla piazza italiana, la politica nostrana, molto amica dei bancari, ha deciso di dare altri aiuti alle banche italiane per un ammontare di 150 miliardi di euro. A parte che noi comuni mortali non riusciremo ad immaginare le dimensioni di una tal cifra, ci domandiamo del perchè noi contribuenti dobbiamo destinare le nostre tasse ad Enti privati. A tutti sono noti i casi delle banche che non solo hanno derubato i risparmi di una vita ma addirittura sono stati richiamati, con effetto immediato, tutti i finanziamenti erogati mettendo in ginocchio le imprese locali, di cui molte agricole. Nessuno ovviamente sarà punito grazie all’archiviazione d’ufficio dei fascicoli a carico dei manager bancari come il famoso Zonin; personaggi troppo importanti, troppo “immanicati”. Con buona…

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Continuano gli antipasti del TTIP. Ora tocca al pecorino. Come fanno i nostri politici a non vedere la distruzione delle nostre eccellenze agroalimentari? Il menefreghismo verso le produzioni del primario, condito da incapacità amministrativa, ha trasformato la politica nostrana in una vera e propria barzelletta. Perchè il nostro Ministero, attraverso le ambasciate, non opera un’azione di controllo e di tutela del Made in Italy nel mondo? A voi la risposta, a noi la certezza della vergogna. Grazie all’articolo de Il Giornale potremmo appendere uno scorcio sulla realtà delle patacche. Sulla busta il nome “pecorino” e una mucca sorridente a fare da accompagnamento. Cosa c’entri un bovino con il pecorino romano, non si capisce. Ma è quello che si vede sulle confezioni dei prodotti “taroccati” negli Usa, in Cina e nell’Est Europa e poi venduti come italiani. Anche se di nostrano non hanno nulla. Pecorino, il made in italy in ginocchio Oggi…

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C’è chi snobba l’argomento, c’è chi se ne frega, c’è chi ci guadagna, c’è chi non ne capisce niente e c’è chi dorme. Di quale settore sto parlando? Ovviamente l’agricoltura, comparto latte. Nessuna protesta, nessuna manifestazione e nessuna levata di scudi da parte Coldiretti, Confagricoltura e Cia. Sinceramente viene da domandarsi per quale motivo i sindacati vivono nell’oro mentre gli allevatori affogano; avete ancora intenzione di tesserarvi a queste strutture che non tutelano gli interessi dei produttori? Sicuramente l’articolo di Repubblica vi farà riflettere. Con il latte a 30 centesimi al litro il settore caseario ha dovuto subire un’emarrogia di 17mila posti di lavoro, tra i 10mila persi direttamente negli allevamenti e altri 7mila “bruciati” nell’indotto. “Un enorme calo dell’occupazione legato soprattutto al prezzo del latte, che oscilla attorno ai 30 centesimi di euro al litro ed è più basso di oltre il 25% rispetto ai costi, di poco superiori ai…

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Prima va in giro per l’Italia annunciando tutto il suo sostegno politico al rilancio ed alla difesa del Made in Italy per poi aiutare gli amici industriali della Coca Cola. Non è fantascienza, non sto parlando di un marziano. Il suo nome è Matteo Renzi. L’amicizia verso le multinazionali, a cui vengono concesse agevolazioni fiscali di ogni genere, è cosa oramai ben risaputa e, sicuramente concorderete con noi, alquanto inopportuna. Invece di aiutare la piccola e media impresa agricola ed agroalimentare del Belpaese il Presidente del Consiglio si diletta a visitare le multinazionali di turno con tanto di fotografi e giornalisti al seguito. “C’è una grande necessità di aprire il nostro territorio alle aziende che portano posti di lavoro ed è fondamentale che ci sia l’impegno di un giusto business ambientale, dal profondo del cuore grazie a Coca-Cola per questo investimento”. Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi, in visita…

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Il bellissimo scenario del GAL Terre di Murgia ad Altamura (BA) è stata la cornice del nuovo convegno organizzato dal Movimento Riscatto, all’interno della campagna “TE LO DO IO IL MADE IN ITALY”, dove si è tornati nuovamente a parlare di sicurezza alimentare, ma anche di riequilibrio dei prezzi agricoli alla produzione; oltre a parlare e dibattere di questi importantissimi argomenti, questo convegno è stato teatro di un nuovo progetto, presentato dagli agricoltori che ormai da più di un anno fanno vivere questo movimento agricolo, il “MERCATO PARALLELO DEL GRANO DURO “APPULO-LUCANO”, progetto fortemente voluto dal movimento, partorito principalmente per combattere i prezzi che, a fronte della vicina campagna di raccolta dei cereali, vede quotazioni che stanno precipitando giornalmente (si parla di prezzi che oscillano, per lo più in negativo, intorno ai 20,00 €/q.le). Presenti, oltre molti agricoltori arrivati delle zone limitrofe alla cittadina pugliese che ospita l’evento, rappresentati delle…

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Dopo l’iniziativa contro il latte straniero di Parmalat-Galbani e dei suini stranieri, Progetto Nazionale ha proseguito la sua battaglia in difesa dell’agroalimentare italiano con un’iniziativa mirata alla Coop. L’Associazione Progetto Nazionale rivendica ufficialmente l’azione politica di protesta all’interno dei supermercati “Coop” nei capoluoghi delle province di Mantova, Reggio Emilia e Modena. Ancora non ci è chiaro cosa significhi la frase passata agli onori delle pubblicità televisive “La Coop Sei Tu”, quando sugli scaffali troviamo prodotti marchiati con la medesima sigla, ma di provenienza straniera. Vogliamo smascherare l’escamotage propagandistico frutto di un disegno politico europeo, che tramite messaggi ingannevoli sulle confezioni, bypassa la provenienza della merce rifilando al consumatore prodotti esteri. Questo gioco al ribasso va a scapito della qualità e delle nostre eccellenze, oltreché danneggiare l’economia italiana riducendo il mercato interno e l’offerta dei nostri agricoltori e delle aziende nostrane. Purtroppo constatiamo che nel Belpaese la difesa delle nostre eccellenze…

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Ai più la notizia potrebbe sembrare surreale per non dire fantascientifica. Invece è tutto vero! Il più grande sindacato italiano non solo ha abbandonato i propri associati nel baratro della crisi che attanaglia le nostre campagne ma addirittura appoggia una campagna di sostegno all’agricoltura internazionale. L’iniziativa promossa da FOCSIV consiste nel dare, su donazione di due euro, un kg di riso italiano per raccogliere fondi per lo sviluppo dell’agricoltura extra UE, a partire dall’Africa. Obbiettivo secondario è quella di lottare contro il caporalato. Parte lo spot televisivo e si intasano i media suonando la riscossa per aiutare concretamente queste popolazioni. Tutti sintonizzati su UnoMattina e su Rainews. Dopo tutto questo buonismo saremo curiosi di sapere quali iniziative ha fatto e sta attualmente facendo Coldiretti per impedire l’importazione di riso di bassa qualità per es. dalla Cambogia. Mentre i nostri risicoltori non sanno come affrontare il crollo delle quotazioni del riso,…

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Continuano le barzellette sull’indicazione di origine indicata in etichetta. Appelli, buone intenzione, promesse su promesse ma dopo anni nessun risultato concreto da parte dei nostri Eurodeputati. Incredibile la carrellata di appelli e indignazioni relativamente al falso Made in Italy della situazione, ma nessuno fa qualcosa di concreto. Sorge spontanea una domanda: ma è mai possibile che le sindacali e le nostre forze politiche non riescano a fare un lavoro di squadra? BRUXELLES – Nuovo appello dell’Europarlamento alla Commissione europea per l’introduzione dell’etichettatura di origine obbligatoria per tutti i prodotti alimentari a base di carne, ma anche latte e prodotti caseari. L’Assemblea di Strasburgo ha approvato in questo senso una risoluzione, non vincolante, con 422 voti a favore, 159 contrari e 68 astensioni, chiedendo di valutare lo stesso obbligo anche per i prodotti ‘monoingrediente’ come passata di pomodoro, zucchero o riso, e per gli ingredienti che costituiscono piu’ del 50% di…

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In questi mesi di attività avevamo visto parecchie cose disdicevoli ma ieri nel Senato della Repubblica abbiamo abbondantemente superato l’indecenza. Durante la discussione del DEF 2016 la Lega Nord, con il sostegno del M5S, ha proposto un emendamento per l’indicazione di origine delle materie prime in etichetta. Il Governo, notoriamente vicino a Confindustria, onde poter tutelare gli interessi delle multinazionali e degli amici industriali, ha deciso di bocciare l’emendamento. A darne notizia è stato il Sen. Luigi Gaetti dalla sua pagina facebook con il seguente post: Ieri è stato bocciato dalla maggioranza questo emendamento, durante la discussione del DEF 2016. Quando parleranno della tutela del Made in Italy ricordateglielo. (6-00184) 5.18 Respinto. Nella parte relativa agli impegni, dopo l’impegno n. 17, inserire il seguente; «a rendere obbligatoria l’indicazione in etichetta dell’origine della materia prima contenuta nei prodotti agroalìmentari, soprattutto a tutela delle produzioni del comparto lattiero-casearìo, al fine di garantire…

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Mentre in Italia si opera una forte speculazione sul prezzo del grano grazie ad importazioni indiscriminate calcolate a tavolino, il mondo sindacale e politico operano il disinteresse più totale sulla tematica. Avete mai sentito proposte autorevoli in merito? Vige la filosofia di Confindustria: realizzare il massimo profitto con materie prime straniere da usare per creare il Made in Italy. Scompare la trasparenza con il consumatore. Profitto per gli amici industriali e crisi drammatica sul prezzo remunerato agli agricoltori italiani. L’Italia dell’indecenza e dell’ingordigia non finisce mai di stupire. Punto di discussione il granaio italiano, da difendere dall’invasione estera secondo gli agricoltori, non sufficiente per la produzione made in Italy a parere dei pastai. Insomma la situazione è a un punto di stallo. Quello che è sicuro però che la pasta rimane l’orgoglio italiano nel mondo e il veicolo migliore -secondo il parere di autorevoli esperti- per far conoscere tutti gli…

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