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L’Oscar della bugia sicuramente dovrebbe essere vinto dal Presidente Renzi e dal Ministro Martina. Non passa giorno nel vedere novità politico – economiche proiettate su slide a Palazzo Chigi per poi scoprire, dopo solo qualche ora, una situazione completamente opposta a quella annunciata. Il settore primario, come tutti gli altri settori, si è completamente stancato degli attuali governanti, definibili non solo bugiardi, ma assolutamente incapaci nella loro attività, tra l’altro particolarmente remunerata. ROMA – Equitalia cambia nome. Ma non casa. Troppo difficile inglobarla nell’Agenzia delle entrate, per vincoli costituzionali, contrattuali e forse di buon senso. Così, l’ultima soluzione, accarezzata dal governo, è quella di trasformare Equitalia in una partecipata pubblica, magari al 100% proprio dall’Agenzia (ora è al 51%, l’altro 49% dell’Inps). Una società per azioni, come ora. Nel perimetro fiscale, come ora. Libera di mantenere i più vantaggiosi contratti bancari, come ora, ai suoi 7.917 dipendenti. Ma con un…

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Alle barzellette politiche nostrane purtroppo non riusciamo ad abituarci ! L’Informatore Agrario annuncia infatti si l’importante decisione dell’Unione Europea di procedere ad anticipare buona parte della PAC 2016, aiutando di fatto le Aziende Agricole colpite da grave crisi economica, ma dall’altra fa emergere l’impossibilità economica delle casse istituzionali ad affrontare tale spesa. Anche quest’anno l’UE ha dato la possibilità ai Paesi membri di derogare dalla prevista tempistica per la liquidazione dei pagamenti diretti e, per dare respiro all’asfittica situazione di cassa delle imprese agricole dei diversi settori in difficoltà, è stata concessa la possibilità di anticipare fino al 70% degli importi, anziché utilizzare l’aliquota del 50% indicata dal regolamento. L’Italia ha deciso di avvalersi di questa possibilità e a tale fine ha predisposto due atti amministrativi: la nota Mipaaf indirizzata ad Agea con la quale sono state impartite le direttive ministeriali per la messa in atto delle procedure, e la…

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Ma come vi seguono? Ma come fate a dirlo? Semplice, il 5 ottobre scorso abbiamo scritto l’articolo sulla “sparizione” del Decreto sull’etichettatura obbligatoria che tanto abbiamo chiesto negli ultimi mesi e che sembrava essere oramai alla firma e dopo 10 giorni scarsi, eccolo qui! Martina il 15 ottobre dichiara: “È un passo atteso da anni che ci consentirà di valorizzare il lavoro dei nostri allevatori e di tutta la filiera lattiero casearia. L’Italia si pone all’avanguardia in una sperimentazione sulla massima trasparenza dell’informazione al consumatore. Il nostro obiettivo è che questa legge sia poi estesa a tutta l’Unione europea, dando così più strumenti di competitività e tutela del reddito ai produttori. Ringrazio il Commissario UE Vytenis Andriukaitis per la sensibilità e l’attenzione verso un provvedimento che, insieme a quello francese, non ha precedenti”. Dal Decreto sono esclusi i prodotti già sotto la tutela dei marchi IGP e DOP che hanno…

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Abbiamo cercato ovunque, sulla stampa ordinaria e settoriale, anche sul sito del MIPAAF, ma niente… è definitivamente perso, peccato poteva essere una buona leva per mettere le cose a posto, ma CASUALMENTE è finito piegato in 4 sotto alla gamba di un tavolo per eliminare il traballio in qualche istituzione pubblica, non può che essere andata così! Nonostante i soldi spesi (ovviamente nostri) manifestazioni con proclami biblici, urlatori nelle piazze italiane, scriba che scrivevano come ossessi della trovata geniale di Martina e Coldiretti (che noi abbiamo proposto almeno 4 o 5 volte prima di loro) dell’etichettatura dei prodotti derivati dal latte, il tutto in diretta TV, ma non c’è stato nulla da fare, s’è perso nella selva del MIPAAF, crediamo fermamente che si siano perse le tracce tra le baggianate di Renzi e quelle del Ministro delle Politiche Agricole! Ecco l’articolo dove i giovani prodi Coldiretti proclamavano la vittoria sulla nebbia,…

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Il Renzi Show, quello delle promesse mai mantenute, continua imperterrito ovviamente in terra amica, all’assemblea di Coldiretti, interviene con questa frase: “Dopo aver cancellato lo scorso anno Irap e Imu agricole, abbiamo previsto un ulteriore elemento nella legge di stabilità: la parte di Irpef agricola sarà cancellata a partire dal 2017: bisogna restituire il giusto valore alla terra e a chi la lavora”. Siccome la mangiatoia è la stessa, ecco a breve la nota del MIPAAF:  “Nella prossima legge di Bilancio infatti abbatteremo ai fini Irpef le rendite catastali dei terreni agricoli. Dopo l’abolizione di Imu e Irap con questo intervento realizziamo la più grande operazione di sgravio fiscale per l’agricoltura mai fatto in Italia”, direttamente dallo scranno del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, che pare voglia eliminare l’IRPEF agricola dal prossimo bilancio. Forse Renzi, che evidentemente pensa di poter fare quello che vuole, visto che il passo che sta segnando…

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L’articolo di Roberto Bartolini pubblicato su Il Nuovo Agricoltore boccia senza ombra di dubbio l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA). Come sempre la realtà è ben diversa dalle chiacchiere ministeriali. Gli agricoltori italiani sono ormai ben consapevoli che devono garantire, oltre ai prodotti che ci servono per vivere, anche alcuni benefici ambientali a fronte di pagamenti specifici previsti dalla nuova Pac. «I veri problemi degli agricoltori nascono però dall’incertezza delle norme e dalle inefficienze informatiche di Agea», tuona Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia, che riporta tre esempi di ciò che non funziona e che qualcuno al Ministero dovrebbe mettere a posto in vista della domanda 2017. La questione dell’erba medica Dal 2016 l’erba medica e le leguminose foraggere sono “coltura” e non sono classificate come “erba o altre piante da foraggio”. Questo cambiamento ha finito per penalizzare molto l’Italia, soprattutto nelle zone di produzione del Parmigiano Reggiano e dei…

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Nonostante i teatrini oramai, passateci il termine, banali del Ministro Martina e di Coldiretti con il suo superpagato presidente Moncalvo, il prezzo del grano non riprende quota, spinto verso il basso dalla spregiudicata speculazione in atto. Ora Martina promette un “finanziamento” di 10 milioni di Euro per dare l’avvio di un piano nazionale cerealicolo. Beh, scusate se ci permettiamo un’insolenza: ma buongiorno! A parte che con 10 milioni, ci compriamo manco le ruote dei trattori che servirebbero, ma poi perchè spendere soldi, ancora, a pioggia, male e SICURAMENTE gestiti da Coldiretti che dovrà dividere secondo quote di dubbia qualità e trasparenza… E’ oramai OVVIO che non serve un “finanziamentino” tanto per far vedere che si spendono i soldi, così ai TG possono dimostrare che “fanno”, serve un Piano Agricolo Nazionale che contempli le molteplici aree di questo settore e, con CORAGGIO (parola oramai presente solo nel dizionario elettronico, insito negli smartphone di…

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Le parole dell’Assessore all’Agricoltura della regione Lombardia Gianni Fava non lasciano dubbi: “Ancora una volta l’Unione europea si rivela lontana dalle esigenze della zootecnia. Non una parola per la suinicoltura, minacciata da listini inadeguati e dal blocco alle esportazioni russe. Quanto alla proposta del secondo Pacchetto Latte, avanzata oggi dal commissario europeo Phil Hogan, contestiamo un intervento economico del tutto insufficiente e inadeguato a incidere sulle quotazioni della materia prima”. Aggiunge poi: “Manca organicità agli interventi – accusa Fava – e non si è tenuta in minima considerazione la capacità produttiva e i fabbisogni interni ai singoli Stati, mentre non è stato fatto alcun cenno all’Ocm latte”. Infine: “All’Italia vengono destinati 20,9 milioni di euro – annota Fava – contro i 22 della Polonia, i 30 del Regno Unito, i 49,9 della Francia e i 57,9 milioni della Germania. Non mi pare si possa definire un grande successo negoziale, ma…

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Le parole di sdegno hanno un limite quando la speculazione prevarica sull’umanità, sulla coerenza e sulla concorrenza leale (se mai c’è stata in questo settore), siamo al tracollo definitivo, il MIPAAF ha fallito, al solito, innaffiare soldi su un terreno arido non ha che favorito la speculazione, aumentando le produzioni e quindi abbassando ancora il prezzo. Gli industriali non sembrano proprio dell’idea di scendere a patti ed i Sindacati, di fatto non esistono, non una parola. (Milano, 30 marzo) “Nei limiti delle disponibilità del bilancio regionale e in accordo con tutte le parti coinvolte nella filiera, mi riservo di proporre, in una prossima seduta di giunta, eventuali ulteriori misure che si ritenessero necessarie al fine di evitare situazioni drammatiche, che potrebbero portare a conseguenze non preventivabili tanto sul mercato quanto per le  imprese lombarde”. Si conclude così l’informativa di giunta illustrata oggi a Palazzo Lombardia al governatore Roberto Maroni, dall’assessore…

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Ieri si è consumato l’ultimo atto fallimentare della politica europea. Tutto previsto, tutto inevitabile. Purtroppo. Solite discussioni e nulla di fatto. Il popolo agricolo aspettava risposte serie ed efficaci ma come sempre l’inconcludenza UE ha preso il sopravvento. La facciata è quella di raccontare buone intenzioni e grandi impegni ma la realtà è che l’Europa ha raggiunto il capolinea di un viaggio durato troppo a lungo. E’ oramai necessario intervenire immediatamente con l’attivazione delle clausole di salvaguardia e con una politica sanitaria onde bloccare i prodotti stranieri alla dogana. O ridiamo un adeguato respiro alle nostre eccellenze o le nostre campagne saranno preda di uno spopolamento che non ha eguali.  Riportiamo il comunicato stampa del nostro Ministero, scritto ovviamente in politichese. “Gli interventi proposti sul latte sono insufficienti. Manca una visione strategica su come affrontare concretamente e in misura strutturale la questione lattiero casearia. L’aumento degli aiuti di stato, fuori…

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