La “Banca delle Terre Agricole” da la #terra solo ai #giovani che si vogliono affogare nei #debiti
L’articolo di Lorenzo Pelliconi, pubblicato su Agronotizie, può sicuramente, in un primo momento creare ottimismo in un settore, come il nostro, particolarmente travolto dalla crisi economica. I giovani italiani che vogliono ritornare alla campagna e/o proseguire l’attività famigliare hanno visto in questo provvedimento legislativo una speranza. Ma sarà così? Iniziamo con ordine a leggere questo articolo. Al via la Banca delle terre agricole, con un nuovo applicativo disponibile da ieri 15 marzo sul sito dell’Ismea: qui sono raccolte tutte le informazioni necessarie sulle caratteristiche naturali, strutturali e infrastrutturali dei terreni, e in allegato le modalità e le condizioni di cessione e di acquisto. L’obiettivo è quello di costituire infatti un inventario completo della domanda e dell’offerta dei terreni e delle aziende agricole italiane, valorizzando il patrimonio fondiario pubblico e riportando all’agricoltura anche le aree incolte. La novità presentata da Ismea ha quindi come focus la rimessa in circolo di capitali e investimenti…
Le Aziende #Agricole sono i #bancomat dei #ladri. Chi ci difenderà ?
L’immagine dell’articolo è ovviamente piccata come spesso sono i nostri articoli, si, perchè non c’è giorno dove qualcuno non denunci (o comunque subisca) un furto in agricoltura. Prediamo qualche esempio: I malviventi hanno colpito in un’azienda agricola di Gonzaga. Sul furto indagano i carabinieri (25/11/2016) Le imprese agricole e florovivaistiche del Brentino, frazione agricola tra Massarosa e Viareggio, non ce la fanno più. (23/11/2016) Furti nelle aziende e nelle abitazioni della frazione di Sala di Cesenatico (16/10/2016) Erano “specializzati” in furti nelle aziende agricole: denunciati quattro giovani romeni (12/10/2016) Il problema è sempre che non esiste più la certezza del reato e i ladri imperversano nelle nostre campagne, ovviamente lontane anche dagli occhi (pochi purtroppo) della legge, poichè si cerca sempre di tutelare i centri abitati (forse!). Inoltre come dicevamo, nessuno va in galera a lungo per un furto di apparecchiature agricole, se si riesce a farla franca però i soldi guadagnati sono reali,…
Ministero dell’Agroalimentare, 6 miliardi di credito e 70000 nuovi posti di lavoro, ma manca qualcosa…
E non è finita qui: I NUMERI – 6 miliardi di euro in 3 anni di credito dedicato per l’agroalimentare – 10 miliardi di euro di investimenti potenzialmente attivabili – 70 mila nuovi posti di lavoro stimati Siamo ancora alla spettacolarizzazione, al marketing, alla campagna elettorale anticipata, non pensate anche voi? Invece mi è piaciuto molto il messaggio riportato dal Presidente di Confederazione Italiana Agricoltori Scanavino, molto più vicino alla realtà e senza troppa euforia, parla dei problemi del settore in modo preciso e con la consapevolezza di chi vuole qualcosa di più di un proclama: Fonte GreenReport Il presidente della Confederazione italiana agricoltori, Dino Scanavino, è intervenuto sul protocollo d’intesa tra Mipaaf e Intesa San Paolo: «Accordo positivo per agevolare gli investimenti. Ancora 4 aziende agricole “giovani” su 5 hanno difficoltà nell’accesso ai finanziamenti. Più in generale, serve un progetto di rilancio organico a sostegno del comparto, che sconta ancora tante difficoltà, come…
Alleanza Ministero-Macellatori per far chiudere i Suinicoltori. L’#Italia al capolinea
Poche giorni fa gli allevatori suinicoli hanno ufficialmente ed amaramente preso atto dell’alleanza tra il Ministero delle Politiche Agricole guidato da Maurizio Martina e gli industriali titolari dei macelli. Pubblichiamo un articolo sconcertante apparso sul quotidiano Gazzetta di Mantova. Assemblea animata ieri in Borsa merci, con i suinicoltori di Confagricoltura riuniti per cercare una via d’uscita alla situazione di stallo che la Cun (Commissione unica nazionale) sta vivendo, situazione che di fatto ostacola la normale definizione del prezzo di vendita al chilo della carne suina. Il problema nasce perché i macellatori non hanno ancora nominato il loro rappresentante in seno al comitato dei garanti, cosa che impedisce alla Cun il regolare funzionamento. E ieri è arrivata anche una comunicazione dal Ministero delle politiche agricole, contattato telefonicamente dagli allevatori, che non ha dato notizie positive: «Se gli allevatori non entrano in commissione per protesta – questa la sintesi della telefonata –…