La contraffazione dell’Olio d’Oliva non sarà più reato penale
Quando pensiamo di aver visto tutte le cose più brutte nella nostra vita dobbiamo costantemente e puntualmente ricrederci. L’articolo di Alberto Grimelli pubblicato su Teatro Naturale lascia totalmente increduli coloro che hanno fatto del sacrificio in campagna il proprio stile di vita. Si attendeva da tempo che il governo varasse il decreto legislativo con le sanzioni per violazioni del regolamento 29/2012, relativo alle norme di commercializzazione dell’olio di oliva. Non si attendeva però che il governo, dopo le polemiche sull’Italian sounding e le recenti inchieste giudiziarie, depenalizzasse il reato di contraffazione del Made in Italy. Vediamo cosa dice esattamente la bozza di decreto legislativo attualmente all’esame delle Camere che dovranno esprimere il proprio parere sul provvedimento. Articolo 4 (Designazione dell’origine) Salvo che il fatto non costituisca reato, chiunque non indica nell’etichetta degli “oli extra vergini di oliva” e degli “oli di oliva vergini” preimballati e nei documenti commerciali di detti…
Sognando il Made in Italy per un’Italia che fa bene agli italiani
La presente crisi investe ogni settore della nostra società ed economia. Non è una crisi puntiforme ma di sistema e come tale dovrebbe essere trattata e risolta. La Globalizzazione Economica introdotta in Italia dal 2001, se dapprima ha disgregato il sistema produttivo, con la liberalizzazione del commercio, l’apertura incondizionata delle frontiere, la delocalizzazione delle aziende italiane, l’iniqua concorrenza con paesi a diverso livello di sviluppo e standard di vita, recentemente ha provocato la sua completa degenerazione. Dal 2001 ad oggi infatti hanno chiuso, secondo Cerved, 270.000 aziende agricole e 600.000 imprese produttive e commerciali. Si può perciò parlare di ripresa senza la riattivazione delle attività produttive? Ci si chiede perciò quali misure dovremmo intraprendere per la ripresa socio-economica del nostro paese, e fornire i mezzi per la sussistenza e lo sviluppo. Sappiamo che è possibile ristabilire gli equilibri perduti con un progetto integrato e una visione lungimirante. Dal dibattito è…
Le Banche hanno il sorriso di chi non prova vergogna
Lontani i tempi in cui gli Istituti di credito sostenevano le nostre aziende per cadere oggi in un’amara realtà. Vi ricordate quando chiedevamo mutui ipotecari o chirografari e le banche vi “proponevano” il contemporaneo acquisto di azioni e/o obbligazioni dello stesso Istituto? Assenza di controlli degli Enti preposti, imperava solamente una prateria di omissioni e di truffatori con la cravatta. L’importante è ed era portar via tutto il patrimonio del cliente con il sorriso di chi non prova vergogna. Dalla competenza degli uffici agrari presso gli Istituti siamo passati alla totale incompetenza studiata appositamente per non costruire nessun dialogo con chi lavora. Meglio la finanza, meglio la fantasia piuttosto che sostenere l’economia poco redditizia di chi ha dedicato la propria vita al suo lavoro. Davanti alla vostra dissoluzione noi venderemo tutte le azioni, obbligazioni e fondi in nostro possesso perché non vi lasceremo godere del nostro sudore. Che Dio possa…
I giovani agricoltori pagheranno l’IMU
Anche se ci sembra di parlare di una classica telenovela sudamericana, tra l’indignato e lo sconcerto, oggi riportiamo l’articolo di Ruminantia trattante l’IMU agricola. La presidente dell’associazione “under 40” della Cia, Maria Pirrone, lancia un appello alla commissione Bilancio della Camera: “Prevedere, al comma 11 dell’art.1 della legge di Stabilità, la deroga al pagamento dell’Imu per i terreni condotti da giovani, sia affittati che dati in uso”. Dopo averla ricevuta dal Senato, la Camera dei Deputati si appresta ad approvare la Legge di Stabilità per il 2016. Escludendo la commissione Agricoltura di Palazzo Madama, purtroppo né la commissione Bilancio del Senato né la Commissione Agricoltura della Camera hanno accolto la richiesta di esenzione dei terreni dall’applicazione dell’Imu laddove vengano affittati o dati in uso ai giovani imprenditori agricoli. Riteniamo questa scelta una mancata occasione per rendere coerente il prezioso percorso fin qui svolto sia dalle Camere che dal Governo sul…
Il rilancio dell’agroalimentare passerà attraverso la GDO
Il rilancio dell’agroalimentare italiano passerà molto probabilmente per la Grande Distribuzione Organizzata; ne è pienamente convinto il Presidente dell’Istituto di Ricerca Prout Tarcisio Bonotto. Iniziamo per gradi! Pochi giorni fa il Presidente della nostra Associazione Nicola Gozzoli ha avanzato alla Commissione agricoltura della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica l’ipotesi di “imporre alla GDO (supermercati, ipermercati, catene commerciali) la definizione di una zona all’interno della parte alimentare del supermercato, con un nome specifico di fantasia da definire uguale per tutta la GDO, di dimensioni non inferiore ad un terzo della superficie destinata all’alimentare, concepita come corpo unico ben distinguibile e visibile da parte del consumatore, dove poter trovare esclusivamente prodotti italiani certificati (BIO, DOP, DOC, IGP, De.C.O., ecc) escludendo tutti i prodotti private label (a marchio del supermercato)“. Il Presidente Bonotto ritiene “la proposta di tutelare e valorizzare le produzioni locali destinando una parte specifica della superficie alimentare…
PAC Lombardia, Fava: “l’onestà intellettuale non ha casa nel Pd”
E’ proprio il caso di dire che siamo passati dal braciere ad un vero e proprio incendio! Poche ore fa l’Ufficio Stampa dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lombardia ha diffuso la passionale dichiarazione di Gianni Fava nei confronti del Partito Democratico regionale. (Milano, 2 dicembre) “L’onestà intellettuale non ha casa nel Pd e per averne l’ennesima prova basta leggere l’interrogazione strumentale dei consiglieri del Pd che, anziché chiedere spiegazioni al loro ministro Maurizio Martina sui ritardi di Agea, puntano, con la scorrettezza che li contraddistingue abitualmente, a scaricare le responsabilità su Regione Lombardia”. Non ci sta l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, ai giochi dei consiglieri regionali del Pd e alle insinuazioni di ritardi sui pagamenti della Pac dovuti a responsabilità regionali. “Mentre il ministro Martina fa danni – continua Fava – noi aiutiamo gli agricoltori lombardi da soli. Il risultato del lavoro dell’assessore Massimo Garavaglia e l’impegno in prima persona…
Quattro chiacchiere con la tua Azienda
Quante volte avete pensato di raccontare l’attività della vostra Azienda Agricola e/o agroalimentare ad un vasto pubblico? Prendete la tastiera del vostro pc e scriveteci di cosa vi occupate, del vostro lavoro e dei vostri prodotti! Basta una semplice mail a info@insiemeperlaterra.it Sicuramente potrete pensare che sia una iniziativa banale ma molto spesso le nostre Aziende peccano di una carenza d’informazione verso l’esterno; siamo così impegnati nel nostro lavoro, ricoperti di sacrifici quotidiani, che ci illudiamo che il consumatore possa capire quello che proviamo e che viviamo in questo periodo di crisi economica. Raccontare la verità non serve chissà quale coraggio o magari chissà quale papiro descrittivo. Noi siamo i custodi del territorio e delle tradizioni che i nostri avi ci hanno donato. Comunicare in una società che spesso ci rilega in un mondo bucolico vuol dire crescere dentro e fuori di noi. Dr. Nicola Gozzoli Presidente Insieme per la…
Nel Lazio l’agricoltura è gestita dai Rom
Attoniti e sconcertati nell’apprendere la notizia diffusa da Askanews esprimiamo tutta la nostra perplessità. “Il combinato disposto di cervellotiche norme europee e delle delibere sconclusionate della Giunta Zingaretti ha prodotto un risultato sconcertante. Nel Comitato di garanzia del Piano di Sviluppo rurale (Psr) deve sedere un ‘rappresentante degli interessi Rom’. Parliamo di un comitato che gestisce la bellezza di 780 milioni di euro”. Lo denuncia Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra. “Che c’entrano i Rom ad accertare l’attuazione del Psr? Per la Giunta ‘ce lo chiede l’Europa’. Ma quali competenze ci sono – argomenta Storace – per inserirli in un organo istituzionale? Perché, a partire dalla Mogherini fino a Zingaretti, non si è chiesto conto di questa stupidaggine comunitaria? Nessuna regione italiana ha i Rom nel comitato di sorveglianza. Chi non è riuscita a resistere all’imperativo (fasullo) dell’Europa al massimo ha il…
Ripartiamo con un Piano Agricolo Nazionale
In un periodo di totale smarrimento sociale, di assenza di tutele sindacali, di predominio e sopruso delle multinazionali agroalimentari e della grande distribuzione organizzata, la nostra Associazione ha deciso di elaborare una serie di linee guida non solo per focalizzare gli attuali problemi ma anche per accendere una luce in fondo a questo interminabile tunnel. Questa bozza di linee guida abbiamo deciso di chiamarla Piano Agricolo Nazionale. Vogliamo parlare di: -Biodiversità; -Regolamento per la tutela e valorizzazione dei prodotti tipici locali e per l’istituzione della Denominazione Comunale di Origine (De.C.O.); -Green Economy; -Organismi Geneticamente Modificati (OGM); -Giovani; -Imprenditoria agricola femminile; -Principio della Localizzazione; -Mercati contadini; -Tutela idrogeologica del territorio; -Sburocratizzazione ed informatizzazione; -Riduzione costi aziendali; -Crif, Equitalia / Agenzie o Enti con attività similare e Tribunali; -Banche; -Mass Media; -Grande Distribuzione Organizzata (GDO); -Consorzi Agrari; -Politica Agricola Comune (PAC); -Pagamenti agricoli; -Terremoti e calamità naturali; -Ministero delle Politiche Agricole; -Comitato Agricolo…
Il “paradiso” secondo Coldiretti
A leggere quanto pubblicato nel sito della Coldiretti con l’articolo “Lavoro: Coldiretti, al via 20mila posti per giovani in agricoltura” porta la mia mente a ripercorrere quanto detto da Senofonte: la povertà concettuale e di espressione, l’atteggiamento incivile, la smania di accattivarsi a tutti i costi il consenso, accompagnata da una rozza e ridicola ostentazione di sé si colgono in modo più evidente negli altri quando ascoltiamo che non quando parliamo. La descrizione paradisiaca di questi PSR, trascurando i costi anticipati richiesti da Coldiretti, lasciano veramente sgomenti per non dire totalmente increduli. La mancanza della descrizione di tutta l’infinità dei requisiti richiesti per l’accesso ai finanziamenti permette da una parte di scrivere un’articolo gioioso o meglio tragicomico e dall’altra nascondere la realtà amara della fuga dei nostri giovani dal settore primario. Di questo paradiso sinceramente non ce ne facciamo nulla! Ci sono opportunità di insediamento nell’ agricoltura italiana per almeno…