Tag Archives: PAC

Si sa, dove circola denaro arrivano le sindacali agricole italiane. Avete presente quando gli orsi vengano attirati dal miele? Stessa situazione accade anche nei comodi e costosissimi uffici sindacali. La notizia riportata da Il Punto Coldiretti è ricca di spunti, giusti giusti da analizzare nel dettaglio. La riforma della Politica Agricola Comune deve rispondere alle nuove sfide che deve affrontare l’Unione Europea con misure che sappiano valorizzare la distintività territoriale delle produzioni, premiare l’occupazione nelle campagne ed escludere insostenibili rendite. Lo sostiene la Coldiretti in riferimento alla Consultazione pubblica sul futuro della Politica agricola comune (Pac) lanciata dal Commissario Phil Hogan per raccogliere contributi per la definizione delle future priorità della Pac dopo il 2020 che riguardano ben 44 milioni di persone occupate nell’agroalimentare europeo di cui 22 milioni in agricoltura, tra imprenditori e dipendenti. La PAC viene sempre descritta come la riforma del secolo. Non a caso usano parole…

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Gira e rigira siamo sempre alle solite: creare nuova burocrazia per l’apparato italiano. Scrivere in modo semplice e comprensibile la nuova riforma PAC appare impresa particolarmente ardua per due motivi principali: – maggiore è il groviglio burocratico, maggiore è il ricorso a tecnici sindacali della situazione; – chi partecipa alla stesura non ha mai lavorato un giorno della propria vita in campagna, quindi non può conoscere cosa vuol dire subire questa oppressione burocratica. De Castro o qualunque altro politico, come ben riporta l’Informatore Agrario, parla di semplificazione, ammettendo di fatto la giungla burocratica creata ad hoc per il settore primario italiano ed europeo. La PAC varata nel 2013, secondo De Castro, continua a mostrare dei limiti in almeno due ambiti distinti: per quanto riguarda gli strumenti per rispondere alle crisi e per ciò che concerne gli oneri burocratici. Per quanto riguarda questi ultimi un esempio chiaro ci viene fornito dal…

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Quest’oggi non vogliamo essere noi i relatori della situazione paradossale che sta vivendo il nostro Settore in questo periodo, ma vogliamo dare voce ad un amico che ha a che fare con le Sindacali ogni giorno, ha un lavoro di tipo tecnico assistenziale alle Aziende Agricole. Siccome non ama i protagonismi, preferisce non firmare l’articolo a suo nome, lo chiameremo Andrea, eccoVi il suo sfogo: A mio avviso AGEA ha fatto solo il proprio dovere, (e secondo me, male) perché l’erogazione degli anticipi era già prevista per norma già prima del sisma e non hanno fatto nulla di eccezionale, più o meno come anni precedenti. Il Ministero eviti di fare paragoni con gli anni passati, che sono stati disastrosi, perché le aziende che negli anni passati hanno preso i soldi con notevole ritardo se lo ricordano e a nulla servono i comunicati stampa per far vedere quanto sono bravi, che…

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Siamo veramente basiti ed amareggiati, ieri sera abbiamo pubblicato l’articolo relativo alla conclusione dei pagamenti PAC [rif: Concluso anticipo PAC 2016] più che per polemizzare sul ritardo visto che siamo alle porte del 2017, l’abbiamo fatto per informazione e per (credevamo) per una volta, portare una buona notizia. Invece siamo stati sommersi da decine di lettori della nostra Pagina Facebook e anche altre dove distribuiamo i nostri articoli, di lamentele sul fatto che ancora non sono stati erogati gli anticipi di cui sopra. Ma come? Il MIPAAF si pavoneggia con le menzogne? Avevano scritto in questa pagina che Vi riportiamo: Concluso pagamento anticipi Pac 2016: 1 miliardo di euro agli agricoltori dove afferma appunto che aveva terminato attraverso AGEA di erogare la PAC!! Sono balle? Ma poi in fondo recita: Riguardo ai pagamenti relativi alle campagne degli anni precedenti Agea ha predisposto un piano operativo per il controllo di tutte le istanze di…

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Il MIPAAF rende noto che hanno concluso il 28/11 il pagamento degli anticipi della Domanda unica PAC dell’anno 2016. Il valore pagato da AGEA è di oltre un miliardo di Euro per circa 500.000 aziende agricole italiane, per circa 100.000 piccoli agricoltori sono stati erogati 47 milioni di Euro. La cosa positiva è che sono stai erogati ulteriori 69 milioni di Euro alle circa 33.000 aziende agricole operanti nelle zone colpite dal terremoto del Centro Italia in agosto u.s. Martina dichiara quanto segue: “È un sostegno concreto alle aziende particolarmente importante soprattutto per chi è stato colpito dagli eventi sismici che hanno interessato il centro del nostro Paese. Parliamo di risorse fondamentali ora a disposizione delle aziende agricole per il loro lavoro e la loro crescita”. Fortunatamente e finalmente AGEA ha anche predisposto un piano per il ricontrollo delle istanze con anomalie che erano state presentate dagli agricoltori, per il…

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Non so voi ma i rebus ci fanno venire un gran mal di testa. Il Nuovo Agricoltore analizza nel tempo, attraverso continui esempi concreti, la regolamentazione relativa alla PAC. Per carità, forse a causa della nostra inossidabile diffidenza, ma non vi sembra che questa burocrazia sia studiata appositamente per costringere l’agricoltore a ricorrere all’assistenza sindacale? Prendiamo il caso di un’azienda agricola di 50 ettari che ha ricevuto i titoli Pac solo su 20 ettari, perché gli altri 30 sono affittati sino al 2017. Cosa succede al termine del contratto di affitto? Il proprietario del fondo spalmerà i titoli anche sugli altri 30 ettari? La normativa PAC non prevede di poter spalmare i titoli assegnati sugli altri ettari che attualmente sono in affitto, perché i nuovi titoli della PAC sono stati assegnati facendo riferimento alla domanda Pac del 15 giugno 2015. Dunque il numero di titoli assegnato rimane tale sino al 2020. L’unica…

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Per capire una domanda PAC serve, giusto il caso di dirlo, un vero e proprio navigatore satellitare. La mente contorta dei tecnici che hanno dato vita ad una regolamentazione così articolata sarebbe da premiare con un vero e proprio Nobel. Potremmo fare semplicemente gli agricoltori seguendo le buone pratiche agricole e non i burocrati della situazione ? Secondo la nuova Pac, un terreno a riposo (definito “set aside” o “maggese”) anche per più anni è una superficie ammissibile ai pagamenti diretti (pagamento di base e greening) ed è considerato a tutti gli effetti seminativo. L’agricoltore quindi non ha l’obbligo di praticare alcuna coltivazione, purchè rispetti gli impegni della condizionalità e del greening. Cosa deve assicurare un terreno a riposo Per poter incassare la Pac, la gestione di un terreno a riposo deve assicurare: Il mantenimento del terreno in buone condizioni agronomiche e ambientali. Un’attività minima come per esempio trinciatura, erpicatura, sfalcio.…

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Mentre il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina riduce, a sua discrezione, l’acconto PAC dal 70% al 30%, la Coldiretti confonde le acque omettendo appositamente la verità ai suoi associati. L’indifferenza glaciale con cui annuncia il regolare pagamento della PAC, come da disposizioni europee, è tutto riportato nel suo giornale on line denominato Il Punto Coldiretti: Dai primi giorni di novembre scatteranno i pagamenti degli anticipi della Domanda Unica di Pagamento (DUP) presentata dagli agricoltori per l’anno 2016. Con il Regolamento Ue 2016/1617 la Commissione ha, infatti, autorizzato gli Stati membri a versare fino al 70% dei pagamenti diretti richiesti nel 2016. L’Organismo Pagatore Agea ha così disposto l’erogazione dell’anticipo del 70% dei Pagamenti diretti spettanti a ciascun agricoltore. Un provvedimento fortemente sollecitato da Coldiretti che rappresenta una boccata d’ossigeno per le aziende agricole soprattutto dopo il crollo dei prezzi dei prodotti agricoli. In Italia l’ammontare dei pagamenti diretti spettanti…

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L’ultima dichiarazione del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina che ha causato tachicardia agli agricoltori è quella rilasciata all’Informatore Agrario: «Per gli anticipi 2016 c’è un cronoprogramma che prevede il pagamento di 600 milioni di euro entro il 5 novembre a circa 450.000 beneficiari». Lo ha dichiarato il ministro Maurizio Martina in un’intervista a L’Informatore Agrario nella quale traccia un bilancio dell’azione del Mipaaf e del Governo in questi ultimi anni. Sempre in tema di PAC, riguardo la «dolorosa» vicenda dei pagamenti 2015 il ministro ha chiarito che «a oggi il 97% dei pagamenti 2015 è stato effettuato. Parliamo di 1,8 miliardi di euro. Sulla quota che rimane, circa 200 milioni di euro, ci sono alcune situazioni in via di rapida soluzione, perché legate a mancanze minori e facilmente sanabili». Tutto questo porta il discorso sui problemi di Agea nel gestire il sistema degli aiuti comunitari: dare efficienza ad Agea,…

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Tutti sappiamo non solo che la burocrazia, la regolina di turno, non ci abbandona mai, ma addirittura la supremazia dei cavilli fanno si che la voglia di lasciare abbandonato il proprio piccolo pezzo di terra si faccia largo. Il caso che ci sottopone Roberto Bartolini nel suo articolo lascia veramente perplessi. Come può un piccolo imprenditore sopportare costi di questo genere ? Tutto è organizzato per dare lavoro ad un plotone di impiegati e burocrati che, magari, non hanno mai visto e non hanno mai lavorato in un’azienda agricola. Il regime Pac per i piccoli agricoltori prevede un pagamento annuale forfettario che sostituisce tutti i pagamenti diretti, per un importo massimo di 1250 euro. Se un agricoltore ha aderito al regime dei piccoli agricoltori, non può stipulare un contratto di affitto di terra e titoli, a meno che non receda dal regime dei piccoli agricoltori per poi affittare la sua…

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