Tag Archives: PAC

Oggi vogliamo fare il punto della situazione con la lettera aperta di Mirco Zecchini, un agricoltore nonchè Presidente dell’associazione NostrAgricoltura, pubblicata sul sito Il Nuovo Agricoltore. Come Associazione Insieme per la Terra non possiamo che condividere questa posizione. E voi cosa ne pensate ? Se dobbiamo credere alla stampa, alla politica nazionale e alle organizzazioni agricole, il futuro dei nostri giovani è nell’agricoltura. Su cosa si basi tale idea diffusa è difficile da capire, dato che gli attuali imprenditori agricoli professionisti non riescono neppure a garantirsi il presente: l’agricoltore deve districarsi con le banche sempre più esigenti, con una burocrazia asfissiante, con la difficoltà dei mercati e soprattutto con i conti che non tornano quasi mai; il settore sta perdendo forza in assi strategici come il lattiero-caseario, il cerealicolo, il suinicolo. Questo futuro personalmente lo vedo davvero difficile. Non tutti possono aprire una malga in montagna o allevare qualche gallina…

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“La Regione fa i proclami, ma i problemi restano ed a rimetterci sono sempre gli agricoltori. ConfColtivatori esprime il proprio disappunto per la difficile situazione che tormenta le aziende agricole calabresi. Dietro le passerelle e le belle parole, purtroppo c’è la cruda realtà. Con ciò si vuole significare che le conferenze e le manifestazioni organizzate dalla Regione Calabria, spesso nelle sedi del P.D., per presentare il nuovo PSR, sono solo un modo per camuffare una triste realtà. E’ pressoché inutile nei convegni dire e tentare di far capire, che il mondo agricolo vive nel mondo dell’eldorado, il comparto agricolo, purtroppo, soffre una crisi economica senza precedenti, anche e soprattutto per colpa della politica. Le Istituzioni ed i loro rappresentanti sovente rimangono sordi di fronte alle problematiche che attanagliano i vari comparti. Non è più tollerabile infatti che qualche centinaio di aziende, ancora lamentano il mancato pagamento dei titoli PAC 2015…

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Cari titolari di Aziende Agricole, cercate di non morire o almeno resistete fino a quando in Agea non si faccia maggiore chiarezza sulle procedure da seguire per il passaggio della titolarità agli eredi. Più la burocrazia è farraginosa e maggiore saranno i costi a carico degli eredi; in un epoca di vacche magre magari sarebbe auspicabile un drastico snellimento delle procedure. Con la circolare AGEA.2016.16382 vengono individuate le procedure da attivare per il subentro degli eredi nel caso di decesso del titolare di diritti all’aiuto nell’ ambito dei pagamenti PAC. La procedura indicata nella circolare si applica esclusivamente in caso di decesso della persona fisica titolare dell’azienda e del fascicolo aziendale (non riguarda quindi i casi di “affitto col morto” che hanno creato problemi talvolta rilevanti nel recente passato). La medesima procedura può essere eseguita esclusivamente dall’erede legittimo o testamentario, persona fisica, o dalla comunione ereditaria composta da tutti gli…

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L’articolo di Roberto Bartolini pubblicato su Il Nuovo Agricoltore boccia senza ombra di dubbio l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA). Come sempre la realtà è ben diversa dalle chiacchiere ministeriali. Gli agricoltori italiani sono ormai ben consapevoli che devono garantire, oltre ai prodotti che ci servono per vivere, anche alcuni benefici ambientali a fronte di pagamenti specifici previsti dalla nuova Pac. «I veri problemi degli agricoltori nascono però dall’incertezza delle norme e dalle inefficienze informatiche di Agea», tuona Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia, che riporta tre esempi di ciò che non funziona e che qualcuno al Ministero dovrebbe mettere a posto in vista della domanda 2017. La questione dell’erba medica Dal 2016 l’erba medica e le leguminose foraggere sono “coltura” e non sono classificate come “erba o altre piante da foraggio”. Questo cambiamento ha finito per penalizzare molto l’Italia, soprattutto nelle zone di produzione del Parmigiano Reggiano e dei…

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Le parole di Angelo Frascarelli, docente dell’Università di Perugia, cadono come macigni sulla politica del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina. L’analisi puntuale e dettagliata non può che essere assolutamente condivisibile. Il 6 luglio il Parlamento ha approvato il cosiddetto “Collegato agricolo”, dopo due anni dalla sua presentazione. Il 21 luglio la Camera dei deputati ha approvato il decreto “Enti locali”, che contiene alcuni interventi per il settore agricolo. In un mese sono andati in porto due importanti provvedimenti per il settore agricolo e per la filiera agroalimentare. È un vero cambiamento o solo un’operazione di facciata? Gli interventi contenuti in questi due atti normativi sono numerosi: alcuni sono di contenuto molto tecnico e di dettaglio: diritto di prelazione per lo Iap, birre artigianali, presidi sanitari e denunce apicoltura, sistema informativo del biologico, servitù, professione di manutentore del verde, esclusione dai rifiuti degli sfalci e delle potature del verde pubblico…

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L’analisi puntuale e precisa, pubblicata su Agronotizie, dell’Assessore lombardo Gianni Fava permette sicuramente di fare il punto del momento storico in cui viviamo. La Brexit deve farci riflettere. Non entro nel merito della decisione di un popolo sovrano. La democrazia si accetta, non si commenta. Fanno pensare, tuttavia, le posizioni di alcuni leader britannici per i quali “l’Unione è stata una buona idea, ma non è più giusta per noi”. L’errore politico più grave che l’Europa oggi potrebbe compiere è quello di arroccarsi sdegnosamente nel proprio sé, girandosi dall’altra parte o – peggio ancora – criticando le scelte di un Paese che forse non ha mai avuto uno slancio convintamente europeista, ma che fino al 23 giugno scorso ne faceva pienamente parte. Lascio valutazioni di carattere più generale ad altri, limitandomi ad alcune osservazioni in merito all’agricoltura, materia peraltro che è stata alla base dell’Europa. Se non l’unica, è stata…

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Si sa la “carne è debole” anzi, in questo caso, oseremo dire “siamo veramente dei fessi“. Facciamo il punto della situazione. Con la scusa delle turbolenze inglesi, ma sulla piazza italiana, la politica nostrana, molto amica dei bancari, ha deciso di dare altri aiuti alle banche italiane per un ammontare di 150 miliardi di euro. A parte che noi comuni mortali non riusciremo ad immaginare le dimensioni di una tal cifra, ci domandiamo del perchè noi contribuenti dobbiamo destinare le nostre tasse ad Enti privati. A tutti sono noti i casi delle banche che non solo hanno derubato i risparmi di una vita ma addirittura sono stati richiamati, con effetto immediato, tutti i finanziamenti erogati mettendo in ginocchio le imprese locali, di cui molte agricole. Nessuno ovviamente sarà punito grazie all’archiviazione d’ufficio dei fascicoli a carico dei manager bancari come il famoso Zonin; personaggi troppo importanti, troppo “immanicati”. Con buona…

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Il Presidente di Insieme per la Terra Nicola Gozzoli non usa mezzi termini nell’affermare “è necessario lanciare un appello a tutte le forze politiche ed a tutti gli uomini di buona volontà per unire le proprie energie per lanciare una proposta di legge di iniziativa popolare per uscire dall’Europa prima che questa uccida definitivamente il nostro agroalimentare”. “Da quando è nata l’Unione Europea la nostra agricoltura ha imboccato la via del non ritorno. Abbiamo assistito ad una svalutazione del nostro sudore, del nostro lavoro, dei nostri sacrifici, di proporzione inimmaginabile. Non esiste un prodotto che non sia ottenuto sotto costo con il risultato che o si chiude o ci si impicca. I debiti, dati dagli investimenti fatti nelle aziende agricole e dati dalla caduta dei prezzi dei nostri prodotti, rimangono comunque da pagare”. “Gli agricoltori sono stati lasciati soli dai politici nostrani e dalle sindacali agricole italiane. Nessun rappresentante tutela…

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Ecco cosa producono i nostri politici nazionali ed europei. Ci sono aziende che non percepiscono un centesimo da oltre due anni e gli scienziati della politica agricola cosa fanno? Allungano i tempi per il pagamento della P.A.C.!!!! ConfColtivatori invita le Aziende a ribellarsi, prendiamo esempio dagli agricoltori francesi, scarichiamo il letame sotto la porta del ministero (la minuscola è d’obbligo) guidato da chi ha saputo solo organizzare una fiera a Milano. PAC: HOGAN ESTENDE SCADENZA PER PAGAMENTI DIRETTI DAL 30 GIUGNO AL 15 OTTOBRE 4253 – Bruxelles, (agra press) – il commissario Phil HOGAN ha oggi “confermato la sua intenzione di estendere la data entro cui gli stati membri possono effettuare i pagamenti diretti senza riduzioni del tasso di rimborso da parte dell’U.E.. Di fatto, questa misura estende la scadenza per i pagamenti diretti dal 30 giugno al 15 ottobre”. Ne da notizia un comunicato, aggiungendo che “l’iniziativa di HOGAN…

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Fortunatamente c’è qualcuno che ha a cuore il mondo agricolo, uno ogni tanto. Non siamo così fortunati da avere tanta attenzione mediatica come accade per il petrolio, per le automobili, per le banche… a noi in pochi ci tengono veramente come focus della propria attività. Scontato e riduttivo sarebbe dire “Beh, è il suo assessorato, è ovvio che ci pensi lui” perchè abbiamo ben altri esempi che fanno pensare esattamente il contrario, oppure di persone che, pur non essendo tecnici o esperti del settore, siedono in posizioni importanti e legiferano sotto dettatura. Fortunatamente dicevo, noi abbiamo Gianni Fava in Lombardia che riesce a portare avanti i nostri interessi, stando dall’altra parte della scrivania rispetto a noi. Ecco l’articolo di Matteo Bernardelli (Ufficio stampa di Gianni Fava) che Vi riportiamo con piacere: (Piubega/Mn, 3 maggio) “Dal 10 maggio pagheremo la Pac, ma sul tema non dovete fidarvi di chi non racconta…

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