L’agricoltura non conta più nulla. Tutti dormono (sindacati compresi)
Mentre Zonin fa shopping a Milano, mentre le sindacali pensano a dove riporre le proprie natiche sotto il sole grazie ai “sudati” risparmi, mentre i politici persistono nella loro incapacità, la campagna annega nella disperazione. L’Italia delle bugie e l’Italia della realtà. E’ la cooperativa Trisaia di Rotondella ad aver diffuso queste foto il 20 giugno. “Ci sentiamo in dovere di denunciare – comunica la cooperativa Trisaia – uno dei fenomeni più gravi e spaventosi degli ultimi anni. Siamo arrivati davvero a un punto in cui l’agricoltore, che con fatica e sudore si impegna per l’intero anno a coltivare piante al fine di raccogliere e vendere i frutti, deve arrendersi di fronte a un sistema in cui egli non riesce nemmeno più a sostenere se stesso, figuriamoci una famiglia intera”. “Questo perché? Il motivo è molto semplice: l’agricoltura non conta più nulla per nessuno e nessuno si preoccupa di tutto…
#Latte: inciucio tra le #sindacali e gli #industriali per massacrare gli #allevatori
Vi ricordate quando Don Camillo davanti al Pretore, per scagionare Peppone dal reato di furto delle galline, disse che i comunisti fanno finta di litigare di giorno con i cattolici per poi andare in chiesa di notte? Questo è quello che succede tra le sindacali agricole e i noti industriali del latte. Di giorno fanno finta di litigare con manifestazioni, dichiarazioni, apparizioni TV, per poi andare a braccetto per condividere interessi comuni. In politica si userebbe la parola “inciucio“. Poche ore fa Coldiretti, Confagricoltura e Cia hanno modificato il prezzo latte minimo garantito indicato nel contratto sottoscritto con Italatte a marzo 2016; per i mesi settembre ed ottobre è stato previsto un prezzo di 32 cent/litro, per novembre 33 cent/litro, per dicembre 34 cent/litro. Il contratto sottoscritto a marzo dalle sindacali prevedeva si la durata di un anno, ma dimenticava (guarda caso!) un aggiornamento periodico del prezzo pagato dagli industriali,…