La Coop dimentica la causa del #lavoro #nero. Dal dramma alla follia
L’iniziatica della Coop, ampiamente pubblicata dal Sole 24 Ore, ci lascia veramente sconcertati per non dire sconvolti. Andiamo per gradi. Combattere lo sfruttamento e l’illegalità lungo le filiere dell’agroalimentare. In particolare in quella dell’ortofrutta, tra le più vulnerabili ad azioni illecite, come lavoro nero, caporalato e truffe alimentari. Questo l’obiettivo di fondo della campagna «Buoni e Giusti Coop», presentata al ministero delle Politiche agricole, con la quale la prima insegna della grande distribuzione in Italia – 1.100 punti vendita e oltre otto milioni di consumatori soci – rinnova l’impegno in una lotta che vede direttamente schierato anche il governo. Non a caso il ministro, Maurizio Martina, intervenendo all’iniziativa ha ricordato: «Stiamo combattendo il caporalato e il lavoro nero con strumenti innovativi e attraverso una collaborazione di squadra tra istituzioni, imprese e associazioni ancora più stretta di quanto sia stato fatto finora. Questa campagna apre una strada importante ed è significativo…
Le nostre #proposte per rilanciare immediatamente il #prezzo
In questo marasma di politici e pseudo-tecnici incapaci a gestire la grave crisi economica e produttiva delle nostre eccellenze agroalimentari la nostra Associazione si prende la responsabilità, davanti a tutti voi, di fare delle proposte serie e concrete per rilanciare il prezzo. L’unico parametro che le sindacali e il mondo politico dovrebbero considerare è quello del prezzo dei prodotti alla campagna; solo se c’è un’adeguata remunerazione ci potrà essere attività imprenditoriale e futuro occupazionale. In sintesi ecco le nostre proposte: ETICHETTATURA -Definire obbligatoriamente l’origine del prodotto sia davanti alla confezione sia sul retro della confezione stessa; -Definire obbligatoriamente se il prodotto ha origine da un semilavorato (cagliata, concentrato) straniero; -Impedire l’utilizzazione del tricolore sulle confezioni del prodotto straniero; -Stabilire anni 5 di reclusione e chiusura dell’attività per chi ricorre alle truffe e contraffazioni alimentari. BORSA MERCI Modifica dei regolamenti delle quotazioni dei prodotti agricoli. In caso di mancato accordo tra…
Fava è pronto a dare battaglia sul #latte italiano
Che l’Assessore Gianni Fava fosse una persona determinata nel suo lavoro lo avevamo capito tutti quanti ma che addirittura facesse del latte una battaglia di contenuti e concretezze poche persone lo avrebbero immaginato. L’assessore agricolo più importante d’Italia, dopo l’inconcludenza romana sul prezzo del latte, ha deciso di rimboccarsi le maniche per rilanciare il settore lattiero caseario, a partire dalla Lombardia. In un comunicato stampa Fava anticipa il programma di lavoro che sarà attuato nei prossimi giorni. (Milano, 18 marzo) L’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, convocherà mercoledì 23 marzo a Mantova il Tavolo latte per affrontare tre temi: il ritiro del prodotto alla stalla, la gestione dell’emergenza aflatossine e le misure del Programma di sviluppo rurale (Psr) destinate all’agroindustria. “Ho invitato a partecipare le organizzazioni sindacali di rappresentanza, il mondo cooperativo, Assolatte e l’Aop Latte Italia per affrontare tre questioni che ritengo essere molto urgenti – ha annunciato Fava…
Martina pronto a dare battaglia per difendere la #moratoria sui debiti, non il #prezzo
Come un condottiero e guerriero vichingo, il Ministro Martina è pronto a difendere e lottare per ottenere la moratoria dei debiti delle Aziende Agricole. Si, avete capito bene! L’obbedienza cieca ed assoluta di un Ministro della Repubblica ad un sindacato italiano appare sconcertante. Di fatto si ascolta solo una parte sindacale trascurando l’altra parte come se venisse stilata una lista di agricoltori classificati come buoni o cattivi, se volete di seria A o B. Nessuno ricorda che per pagare i debiti serve un prezzo dei prodotti agricoli adeguato. L’agricoltore e l’allevatore è il primo imprenditore nel Belpaese ad investire nella propria attività, ovviamente se riesce a guadagnare dal proprio lavoro. Qui si assiste solo ad una spremitura delle attività costruite in generazioni di lavoro. Nessuno sa ascoltare l’unica e reale esigenza che hanno le nostre attività: il prezzo. – ROMA – “Il settore del latte sta attraversando una crisi che…
Il TTIP e i cento pericolosi produttori e distributori di #integratori alimentari
Cosa succederebbe se fosse già in vigore il TTIP? Viene sinceramente da porsi questa domanda nel leggere certe notizie che vengono dagli USA. Il sistema italiano di controlli preventivi su tutti i prodotti alimentari, dall’allevamento alla coltivazione, dalla lavorazione al prodotto finito, è il più efficiente, articolato ed impegnativo d’Europa. Come possiamo constatare dall’articolo apparso su Il Fatto Quotidiano possiamo constatare che di tutt’altro genere è il sistema dei controlli preventivi realizzati negli USA, dove vengono realizzati prevalentemente controlli a posteriori. Dopo un’indagine durata un anno, il Dipartimento della Giustizia statunitense e sei agenzie federali hanno avviato cause civili e penali contro oltre cento produttori e distributori di integratori alimentari potenzialmente pericolosi, perché contengono ingredienti diversi da quelli indicati in etichetta o riportano indicazioni salutiste o per il trattamento di malattie, non supportate da adeguate prove scientifiche. Undici capi d’accusa sono stati contestati alla società texana USPlabs. L’azienda è stata…
#Latte, eccessiva speculazione non eccessiva produzione
Va bene guardare il bicchiere mezzo pieno, ma a volte l’esagerazione supera l’immaginazione. In questi giorni i vari mass media hanno raccontato e giustificato il crollo del prezzo del latte come un risultato dell’eccessiva produzione italiana. L’Agenzia Ansa scrive: “Il mercato del latte vaccino è sempre più complesso e concorrenziale. E nell’Europa a 28 l’aumento della produzione, fra l’11 e il 13%, si abbina a un calo della domanda, con conseguente discesa dei prezzi“. Tra il dire ed il non dire, tra uno studio di qualche illuminato o della profezia del personaggio del momento, la colpa del crollo del prezzo risulta sempre ad esclusivo carico dell’agricoltore. Il principio cardine è che la piccola impresa deve morire mentre deve sopravvivere l’agricoltore di grande dimensioni, senza debiti, magari amico dell’amico. Nel leggere l’agenzia Ansa infatti troviamo un’ottima supposta: “A fotografare la crisi delle stalle e degli allevatori è, oggi a Roma, il…
Caos #latte, la capitolazione del Ministro Martina
Dal Responsabile dell’Ufficio Stampa dell’Assessorato lombardo all’Agricoltura Dr. Matteo Bernardelli arriva la conferma di quanto purtroppo noi allevatori avevamo oramai compreso: il settore del latte è nel caos. In questi mesi stiamo assistendo a continue incomprensibili attività legislative, conflitti di competenza istituzionali, importazioni massicce di latte da Olanda e Paesi del nord Europa, crollo delle quotazioni del latte spot, interventi sospensivi dei Tribunali regionali, silenzio ed assenza dell’attività sindacale, annunci politici poi smentiti dai fatti, assenza di una programmazione a medio – lungo termine, assoluta indifferenza della politica romana oltre al tramonto dell’attività di Agea. L’unica cosa certa è la percezione di un totale smarrimento per tutti gli addetti al settore e l’impossibilità di qualsiasi programmazione per il futuro. (Roma, 10 febbraio) La richiesta dell’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, di convocare urgentemente il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, e Agea per un’audizione in Conferenza delle Regioni sul tema…
#Lactalis “pugnala” alle spalle i propri #allevatori
In questi giorni ci siamo sentiti ribadire, in tutte le salse, che i problemi del prezzo del latte erano risolti dopo l’incontro romano per la definizione del paniere di voci utilizzate nel nuovo meccanismo ideato dal Ministero. Oggi si scopre che il braciere è ancora caldo, anzi letteralmente bollente. Secondo Agricolae in queste ore si sta verificando una situazione paradossale. Si rimette tutto in discussione per il prezzo del latte alla stalla. Lactalis sembra disdica l’accordo per evitare che si rinnovi automaticamente. L’industria del latte avrebbe inviato infatti – da quanto apprende AGRICOLAE – una lettera alle aziende fornitrici per comunicare che dal primo di aprile ritratterà sul prezzo del latte. Il contratto verrebbe dunque in questo caso disdettato per evitare che si rinnovi automaticamente a 36 centesimi (cifra non riportata nella lettera). La Lactalis è comunque disponibile a rinegoziare l’accordo – si legge – e invita a mettersi in…
#Latte, un accordo molto amaro
Accordo trionfale sul prezzo del latte o bufala mediatica? Grazie al comunicato ministeriale possiamo fare il punto della situazione. Andiamo per ordine. Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è svolta oggi a Roma la prima riunione del Comitato consultivo previsto dall’accordo di filiera per il sostegno al comparto lattiero caseario siglato al Ministero a novembre. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti delle organizzazioni agricole, dell’industria, delle cooperative e della grande distribuzione. Particolarmente controverso è proprio questa parte del comunicato dove non si comprende con esattezza le parti presenti; infatti fino a pochi giorni fa un qualsiasi rappresentante che non partecipava e sottoscriveva gli accordi stabiliti, approfittava della sua assenza per rinnegare quanto sottoscritto dalle altre parti partecipanti. Credete che tutte le parti siano accorse volontariamente ed appassionatamente al Ministero? Vorrebbe dire che qualcosa sicuramente non funziona! È stato definito il sistema base di indicizzazione del…
#Latte: il 2016 sarà l’anno dei 25 cent ?
L’articolo di Quale Formaggio descrive la grande difficoltà del settore lattiero caseario e delle pessime prospettive per l’anno in corso; sinceramente gli allevatori non sanno se buttare tutto il lavoro di generazioni nelle ortiche o vedere il bicchiere mezzo pieno. Le istituzioni romane quando comprenderanno la necessità di predisporre un vero e proprio piano di rilancio del lattiero caseario italiano? È già trascorso un mese e mezzo dall’annuncio sul nuovo prezzo del latte (37 centesimi di euro al litro) fatto dal ministro Martina al termine del tavolo interprofessionale del 26 novembre, presso il Mipaaf. Un accordo dal respiro corto, come lo definimmo allora, che scadrà il 28 febbraio, data oltre la quale le prospettive si fanno davvero oscure per gli allevatori italiani. Come già lo sono nel resto d’Europa. Mentre da noi non si va oltre le nuove accuse che l’assessore lombardo Gianni Fava muove al ministro Martina (leggi qui),…