Consigli tecnici per ridurre l’abbandono dei #terreni agricoli mentre la #politica vende “fumo”
Ai buoni consigli ovviamente non rinunceremo mai, perchè, nella vita, c’è sempre qualcosa di utile e importante da imparare. Il Nuovo Agricoltore, nell’articolo che sotto troverete, parla di un approccio lavorativo diverso così da contenere i costi delle lavorazioni. Avvicendamenti più lunghi possibili (si evitano la stanchezza del suolo e la nascita di infestanti difficili), massimo divario tra Produzione Lorda Vendibile e costi (e non massima PLV e basta), scelta mirata delle varietà in funzione del luogo di coltivazione. Sono le tre regolette di base per frenare l’abbandono dei terreni agricoli in collina e ritornare a fare reddito anche in queste zone; un aspetto vitale per un paese come il nostro che ha la maggior parte delle terre coltivabili in aree interne difficili. La scienza e la tecnica ci sono di conforto in questo ragionamento ed Enrico Bonari, accademico di lungo corso con una formidabile esperienza pratica sulle difficili aree…
Consigli tecnici per ridurre l’abbandono dei #terreni agricoli mentre la #politica vende “fumo”
Ai buoni consigli ovviamente non rinunceremo mai, perchè, nella vita, c’è sempre qualcosa di utile e importante da imparare. Il Nuovo Agricoltore, nell’articolo che sotto troverete, parla di un approccio lavorativo diverso così da contenere i costi delle lavorazioni. Avvicendamenti più lunghi possibili (si evitano la stanchezza del suolo e la nascita di infestanti difficili), massimo divario tra Produzione Lorda Vendibile e costi (e non massima PLV e basta), scelta mirata delle varietà in funzione del luogo di coltivazione. Sono le tre regolette di base per frenare l’abbandono dei terreni agricoli in collina e ritornare a fare reddito anche in queste zone; un aspetto vitale per un paese come il nostro che ha la maggior parte delle terre coltivabili in aree interne difficili. La scienza e la tecnica ci sono di conforto in questo ragionamento ed Enrico Bonari, accademico di lungo corso con una formidabile esperienza pratica sulle difficili aree…
La “Banca delle Terre Agricole” da la #terra solo ai #giovani che si vogliono affogare nei #debiti
L’articolo di Lorenzo Pelliconi, pubblicato su Agronotizie, può sicuramente, in un primo momento creare ottimismo in un settore, come il nostro, particolarmente travolto dalla crisi economica. I giovani italiani che vogliono ritornare alla campagna e/o proseguire l’attività famigliare hanno visto in questo provvedimento legislativo una speranza. Ma sarà così? Iniziamo con ordine a leggere questo articolo. Al via la Banca delle terre agricole, con un nuovo applicativo disponibile da ieri 15 marzo sul sito dell’Ismea: qui sono raccolte tutte le informazioni necessarie sulle caratteristiche naturali, strutturali e infrastrutturali dei terreni, e in allegato le modalità e le condizioni di cessione e di acquisto. L’obiettivo è quello di costituire infatti un inventario completo della domanda e dell’offerta dei terreni e delle aziende agricole italiane, valorizzando il patrimonio fondiario pubblico e riportando all’agricoltura anche le aree incolte. La novità presentata da Ismea ha quindi come focus la rimessa in circolo di capitali e investimenti…