Auguri ai volontari e agli amici della Fondazione Insieme per la Terra
Come oramai tutti voi sapete è nostra consuetudine fare nel giorno di Natale gli auguri di buone feste. In questo periodo storico particolarmente tormentato abbiamo cercato di realizzare iniziative associative e di mettere le basi per progetti a medio lungo termine; da una parte non sono mancate le mille difficoltà organizzative ma dall’altra abbiamo visto crescere, lungo il nostro cammino, la disponibilità di volontari ed amici. A tutti, come Presidente della Fondazione, vorrei dirvi grazie per la vostra umanità, per la vostra pazienza e per il vostro prezioso tempo che avete dedicato a questo piccolo Ente no profit. Non sarà semplice rilanciare e sostenere il settore primario italiano oltre a cercare di rispolverare il senso di Comunità troppo appannato in questa fase storica, ma noi ci siamo e ci saremo con tutte le nostre energie. Perché? Quello che ci spinge ogni giorno è solamente il nostro grande amore per la…
Prima la tassa sulla pioggia, poi quella sul sudore. Divampa la follia politica
Si sa nel nostro Paese spesso divampa l’imbecillità e l’arraffare ingiustificato. Nel mondo sportivo, come sostiene il Corriere della Sera, è arrivato da poche ore il balzello della tassa sul sudore. Visto questo precedente, burocratico e legale, non vi nascondiamo la nostra preoccupazione per un’eventuale estensione del provvedimento, seppur magari con altri nomi “commerciali”, al settore primario. Ogni giorno apprendiamo dai mass media di ritocchi al rialzo per luce, gas, autostrade, chi più ne ha più ne metta ! La nostra vita è dedicata principalmente al pagamento di una tassa vecchia o di un nuovo balzello, giusto per farci ricordare che il cittadino non ha più potere decisionale. Tutto calato dall’alto senza vedere la realtà quotidiana di noi comuni italiani. L’Italia dello sport di massa è una repubblica basata sulle tessere. Siamo tra le pochissime nazioni al mondo in cui, per partecipare a una manifestazione — agonistica o semplicemente ricreativa…
Lega – M5S propongono indicazione di origine in #etichetta, il PD la boccia. Gozzoli: “siamo all’imbecillità”
In questi mesi di attività avevamo visto parecchie cose disdicevoli ma ieri nel Senato della Repubblica abbiamo abbondantemente superato l’indecenza. Durante la discussione del DEF 2016 la Lega Nord, con il sostegno del M5S, ha proposto un emendamento per l’indicazione di origine delle materie prime in etichetta. Il Governo, notoriamente vicino a Confindustria, onde poter tutelare gli interessi delle multinazionali e degli amici industriali, ha deciso di bocciare l’emendamento. A darne notizia è stato il Sen. Luigi Gaetti dalla sua pagina facebook con il seguente post: Ieri è stato bocciato dalla maggioranza questo emendamento, durante la discussione del DEF 2016. Quando parleranno della tutela del Made in Italy ricordateglielo. (6-00184) 5.18 Respinto. Nella parte relativa agli impegni, dopo l’impegno n. 17, inserire il seguente; «a rendere obbligatoria l’indicazione in etichetta dell’origine della materia prima contenuta nei prodotti agroalìmentari, soprattutto a tutela delle produzioni del comparto lattiero-casearìo, al fine di garantire…
Il #TTIP raderà al suolo le nostre #eccellenze agroalimentari
Vi siete mai domandati cosa succederà quando il TTIP entrerà in vigore? Nel totale silenzio – assenso di buona parte della nostra politica e del mondo sindacale riportiamo l’articolo apparso sul sito di Beppe Grillo. Gli Stati Uniti gettano la maschera. Con il TTIP vogliono invadere il mercato europeo. Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha pubblicato un rapporto che analizza le conseguenze su import ed export per le due sponde dell’Atlantico qualora il TTIP venga approvato. I risultati sono impressionanti. Con il TTIP e la rimozione delle protezioni sanitarie nel commercio, il surplus europeo scenderebbe da 7,6 a 0,1 miliardi di euro. Gli Stati Uniti esporterebbero in Europa beni dal valore di oltre 9,5 miliardi di dollari. Le eccellenze dell’agricoltura europea verrebbero rase al suolo. A chi conviene, dunque, il TTIP? Sicuramente no a chi produce in Europa. L’obiettivo degli Stati Uniti è quello di rimuovere tutte le barriere…